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CESARE AUGUSTO e LA FALSA CREDENZA SULLA ROMA DI MARMO[modifica | modifica wikitesto]
Augusto, secondo Svetonio, si vantava di aver ereditato una città, ovvero Roma che era costruita con materiali rozzi e di averla trasformata in una città di lusso: "ho trovato una città di mattoni, ne lascio una di marmo". Tuttavia, parole e fatti non coincisero del tutto. Recentemente, grazie alla tecnologia moderna, è stato possibile esplorare virtualmente l'evoluzione di Roma durante il suo dominio. Diane Favro, esperta di architettura romana all'Università della California a Los Angeles, insieme ai suoi colleghi, ha utilizzato la modellazione procedurale per analizzare i cambiamenti della città tra il 44 a.C. e il 14 d.C. Questa tecnica permette di creare rapidamente modelli tridimensionali basati su parametri limitati, consentendo agli studiosi di esaminare la città nel suo complesso. Il modello più recente, accessibile online, consente agli utenti di esplorare Roma interattivamente e di visualizzare gli edifici in marmo, indicati in rosa, esistenti durante il principato di Augusto. Tuttavia, secondo Favro, è probabile che i cittadini romani credessero sinceramente che l'imperatore stesse trasformando la città in marmo. Con l'avvio delle cave di marmo di Carrara poco prima del suo regno e la Pax Romana che garantiva pace e prosperità, Augusto commissionò numerosi edifici maestosi che richiesero decenni per essere completati. Questo portò i cittadini a vedere il trasporto di blocchi di marmo per la città, contribuendo alla percezione di una trasformazione radicale, anche se in realtà i cambiamenti non furono così significativi.
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