Utente:Asi albi/Sandbox/voce1

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La fontana della Fortuna chiamata anche di Piazza Grande prende il nome dalla statua rinascimentale posta al suo centro, raffigurante la Dea romana Fortuna eponima di Fano e dalla sua collocazione nel centro storico, precisamente in Piazza xx Settembre. A primo impatto salta all'occhio la notevole dislocazione asimmetrica della fontana rispetto al centro della piazza, questo perchè se fosse stata collocata lì l'acqua proveniente dall'acquedotto romano non si sarebbe garantita la fuoriuscita (questo punto non è chiaro e manca una nota che indichi la fonte da dove avete preso questa notizia).

Fu costruita fra il 1550 e il 1576 ma non ne viene riconosciuto alcun autore. L'unica possibile risalenza si puo' attribuire al fiorentino Bernardo Buontalenti. (senza fonte!). Invece la statuetta posta al centro della fontana è opera dell'urbinate Donnino Ambrosi. La sua fusione risale al 1593 ma, considerata troppo nuda, venne collocata in una nicchia nel Palazzo dei Priori e sostituita da un grande vaso in bronzo; solo nel 1611 fu collocata nella fontana per poi essere di nuovo sostituita da una copia cementizia ed essere collocata nel Museo Civico dove oggi si trova. Questa statua in realtà, al contrario di quanto affermano molti profani d'arte, ha nulla a che fare con la statua della Dea Fortuna, posta invece nell'antico tempio pagano da cui trasse il nome la città.

Tutta la Fontana subì vari interventi di restauro: uno ottocentesco (1841) dal quale si ricavava un bel disegno un altro dell'inizio del secolo scorso (1919) ed infine il più recente (del 2003).Nella prima restaurazione si aggiunsero ventiquattro cippi di pietra formanti un poligono e collegati fra loro nella cima da barre di ferro tranne in qusttro punti simmetrici in cui è consentito il passaggio; tutto ciò per impedire ai cavalli di abbeverarsi alla fontana in quanto ciò avrebbe provocato gravi danni all'acqua e quindi agli abitanti della Gran Piazza che a quei tempi, poichè privi di pozzo si procuravano dell'acqua direttamente da lì.

La struttura è caratterizzata dall'ampio bacino costruito con marmi policromi rosei, gialli e grigi con una coppa centrale attornata da quattro leoni accucciati, di marmo giallo disposti su basi rettangolari che alludono a scogli marini e dalle bocche dei leoni fuoriesce acqua; la loro base è quadrangolare in rosso di Verona ed è decorata da conchiglie, fiori e festoni. Quest' ultima sorregge anche un catino (un tempo chiamato fruttiera) altrettanto decorato sotto al bordo con quattro maschere di putti attraverso la cui bocca cade dell'acqua nella sottostante vasca. Al di sopra di questo troviamo quattro delfini zampillanti acqua accostati ad una sfera su cui si eregge la statua della fortuna dell'Ambrosi. Osservando attentamente la statua si nota un incongruenza tra il velo e i capelli della dea fortuna:il primo va gonfiato dal vento in un senso,gli altri nel senso contrario.

Voci correlate

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