Utente:Armando TROJANO/Sandbox

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Armando D’Alterio Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza Durata mandato: in corso dal 26 luglio 2017. Predecessore: Massimo Lucianetti.

Dati generali Titolo di studio Laurea in giurisprudenza Università degli Studi di Napoli Federico 2^ Lingue straniere: inglese, francese, spagnolo Professione: Magistrato ""funzioni svolte dal 26/7/2017 alla data attuale: Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza;

Dal 25.5.2009 al 25.7.2017:

Procuratore capo presso la Procura distrettuale antimafia presso il Tribunale di Campobasso ; Funzioni svolte dal 18/1/2007 al 24/5/2009: Vice capo dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Funzioni svolte dal 12/4/2004 al 17/1/2007: Presso Corte d’Appello Napoli, quale consigliere.

-  Segretario Generale della  Rete europea di formazione giudiziaria  REFG/EJTN ( nomina deliberata dall’assemble plenaria della Rete, in Tessalonica  su candidatura proposta dal CSM e dall’Ecole nationale de la Magistrature): anni 2003-2005.

- Dal 1999 al 2002: Componente del Comitato Scientifico del Consiglio Superiore della Magistratura, competente per la formazione dei magistrati;

Funzioni svolte dal 9/10/1984  all’ 11/4/2004:

Presso Procura della Repubblica Tribunale Napoli, quale sostituto procuratore addetto alle sezioni Criminalità organizzata ( 1984-1991) DDA ( Direzione distrettuale antimafia: 1992-2001) Misure di prevenzione. Funzioni svolte dall’attribuzione delle funzioni al g. 8/10/1984: presso Tribunale di Savona, quale giudice." "Attualmente Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza, svolge funzioni di supervisione delle Procure della Repubblica del Distretto di Potenza. Precedentemente, quale magistrato presso la Procura della Repubblica di Napoli, Direzione distrettuale antimafia, ha condotto indagini sui clan Gionta, D’Alessandro, Nuvoletta, Imparato, Fontanella e numerosi altri clan del vesuviano partenopeo, ottenendo centinaia di condanne. Ha riaperto le indagini sull’omicidio di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra per gli articoli di cronaca giudiziaria che scriveva, ottenendo la condanna, quali mandanti, di Angelo Nuvoletta e Maurizio Baccante, e di Donnarumma Gabriele nonché di Cappuccio Ciro, Armando Del Core, Gaetano Iacolare, quali esecutori. Ha narrato la genesi e lo svolgimento delle indagini svolte per l’omicidio Siani nel testo “La stampa addosso” pubblicato in allegato a Repubblica di Napoli in data 21 settembre 2020. Come Procuratore capo in Campobasso ha svolto complesse indagini sulla criminalità amministrativa molisana per reati di corruzione, abuso d’ufficio e peculato. In Campobasso, ha anche ottenuto la condanna di un cittadino somalo che, in un campo raccolta profughi in Molise, istigava i rifugiati nord africani alla “Jihad”; questa indagine definita “magistrale” dal Procuratore nazionale antimafia dr. Franco Roberti, in un’intervista del 7 agosto 2016 al Mattino di Napoli. E’ autore di numerose pubblicazioni in materie giuridiche in riviste specializzate italiane e straniere fra cui, per la “Ecole nationale de la magistrature” francese: “ L’impartialitè du juge en Italie; per la “Fiscalia general” spagnola, “El fiscal en Italia”. Con l’università inglese di Kent collabora nel settore “Organized crime in Italy”. Ha collaborato con l’università cinese di Kaifeng ( Repubblica popolare cinese) tenendo lezioni sull’ordinamento giuridico italiano e sul contrasto della criminalità organizzata. "