Utente:Arinepi/Sandbox
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La razza Trait du Nord risale al XIX secolo e trova origini nella Francia nord occidentale, nata precisamente nella regione dell'Hainaut e sviluppata nei vari dipartimenti di Pais de Calais, Aisne, Oise, Somme e Seine-et-Marne[1].
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]La creazione della razza nel 1850 fu motivata dall'esigenza agricola della trazione animale nei campi, l'utilizzo nell'industria e nelle miniere di carbone per il trasporto di minerali di ferro[1]. La necessità di un cavallo da tiro pesante rapido[2], caratteristica specifica del Trait du Nord, fu messa in atto dall'incrocio di diverse razze appartenenti alla famiglia del "ramo Ardenno-Flammingo"[3]. Inizialmente furono incrociate la razza da tiro Ardennese e il Belga da Tiro, per creare un cavallo forte in grado di trainare carichi molto pesanti nonostante le ripide pendenze, quindi caratterizzato da un'elevata rusticità[4] ed un temperamento docile[5]. Ciò nonostante, risultò comunque troppo pesante, lento e poco agile nei movimenti. Per ovviare a questa mancanza e donare più eleganza alla razza venne nuovamente incrociato con il Boulonnais[6].
Ebbe un enorme successo per la sua specificità in ambito agricolo, sebbene ebbe un progressivo riconoscimento come razza distinta dall'Ardennese, questo per la grande influenza che quest'ultimo ebbe sul primo e per la grande rimescolanza genetica[7].
Evoluzione
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome variò molto in base all'epoca e al suo utilizzo.
Nel 1900 Il Trait du Nord fu considerato indispensabile per l'utilizzo durante la prima e la seconda guerra mondiale, sia per il lato bellico, sia per la produzione agricola in Francia. In questi anni si svolsero delle gare da tiro dove a questo cavallo fu riconosciuto l'appellativo di "Ardennays, type du nord[5]. Successivamente però, gli agricoltori si munirono di attrezzature meccaniche e questo portò ad una diminuzione drastica dell'allevamento di questa razza, tanto da arrivare agli anni '70 ad un pericolo di estinzione. Con il crollo della trazione animale e la necessità di una ristrutturazione della politica nel 1965, fu cambiato il nominativo di Trait du Nord, assegnato nel 1903, in "Trait Ardennais du Nord". Nel 1980 il suo utilizzo venne convertito nel mercato della carne, considerato l'unico sbocco economico per questa razza. Ma la massiccia diminuzione del consumo di carne equina dopo gli anni '70, contribuì ad un'ulteriore riduzione di capi allevati[8].
Nel 1992 grazie ad una riqualificazione nell'equitazione per il tempo libero e per il lavoro, permise la sopravvivenza di questa razza nordica. Con il decreto pubblicato l'11 marzo 1994 nella gazzetta ufficiale gli fu riassegnato l'appellativo di Trait du Nord[5].
Venne proibita poi successivamente, attraverso un'altra ordinanza del 1996, la caudectomia, ovvero il taglio della coda, in tutti i cavalli da tiro[9]
Fu introdotto anche nel 1997 il PMRE, ovvero il "Premio per le razze minacciate di abbandono". A questo contributo ne beneficiarono tutti gli allevatori che si presero in carico l'acquisto e il riutilizzo di questa razza, con un conseguente riconoscimento compreso tra i 100 e i 150 euro[10].
Venne inoltre fondata nel 1998 un'associazione specifica per il Trait du Nord da degli allevatori: "Les amis du trait du Nord". L'obiettivo principale di questa associazione è la salvaguardia di questa razza introducendola in nuovi mercati per permetterne la diffusione in più settori, quali il settore agricolo e l'equitazione ricreativa[7]; oltre all'utilizzo in alcune aree forestali fragili che necessitano di disboscamento, per preservarne la biodiversità[11].
MANIFESTAZIONI
Nel 1995 al cavallo Trait du Nord fu riconosciuto il titolo di vincitore dell'International Workhorse Trophy a Parigi e il primo premio per il sollevamento pesi nel 2010[12].
Partecipa ogni due o tre anni alla Route du Poisson, la più grande staffetta equina d'Europa, a Parigi, ovvero una commemorazione del XIX secolo sul percorso che veniva fatto da Boulogne a Parigi per portare il pesce fresco[13].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze equine più note del mondo, ISBN : 88-418-0054-2.
- ^ Atlante delle razze di Cavalli, Trait du Nord, su agraria.org.
- ^ Razze equine di Francia, ISBN 2-85557-481-1.
- ^ Cavalli le razze di tutto il mondo, ISBN 88-04-30349-2.
- ^ a b c Histoire du Trait du Nord, su trait-du-nord.com.
- ^ Cavalli le razze di tutto il mondo, ISBN 88-04-30349-2.
- ^ a b Bernardo, Isabella, Les races de chevaux et de poneys, ISBN 978-2-84416-338-7.
- ^ Mavre Marcel, Attelages et attelées: un siècle d'utilisation du cheval de trait, ISBN 978-2-85557-115-7.
- ^ Sylvie Brunel e Bénédicte Durand, Il cavallo, energia del futuro?, in resoconto di una conferenza del festival internazionale della geografia a Saint-Dié-des-Vosges, 2007.
- ^ [www.chevalmag.com I nostri pesi massimi allo zoo?] .
- ^ [Concours national de Trait du Nord samedi et dimanche à Cambrai La Voix du Nord] .
- ^ [Salon de l'agriculture: déjà un prix nordiste lors du concours de traction La Voix Eco] .
- ^ [L'utilisation du cheval Trait du Nord: Sur les route Syndicat d'Elevage du cheval Trait du Nord] .