Utente:Ariannasimonetti/sandbox

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1.Storia e diffusione

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I primi esperimenti di comunicazione aumentativa alternativa risalgono agli anni 50 negli Stati Uniti e nascono molto spesso all'interno delle stesse famiglie dei disabili. Racconta Michael Williams, soggetto con difficoltà comunicative ed ora uno dei principali conferenzieri sull'argomento,che, da piccolo, comunicava con i suoi genitori, tracciando dei complessi gesti nell'aria che rappresentavano i concetti che volevano esprimere. La svolta fu quando qualcuno gli propose una semplice tabella alfabetica che lo aiutò ad articolare con più facilità i suoi pensieri. Tra gli anni 50 e gli anni 70 il progresso della medicina fece sì che un numero sempre maggiore di soggetti riuscivano a sopravvivere a ictus, traumi e malattie pur mantenendo danni cerebrali che rendevano impossibile o difficoltosa la comunicazione.I riabilitatori iniziarono ad utilizzare un numero sempre maggiore di ausili alla comunicazione, anche se i tentativi rimanevano sempre nell'ambito dell'oralità e non erano sistematici.

Il progresso della medicina, il fatto che la disabilità non veniva più nascosta (anche alcuni personaggi famosi dell'epoca, come J.F.Kennedy dichiararono di avere parenti con disabilità comunicativa) e le varie comunità di sordi che esigevano il diritto di essere educati ad un linguaggio dei segni, aprirono la strada all'idea di proporre a soggetti con gravi disabilità linguistiche e motorie una serie di simboli grafici, parte di un vero e proprio linguaggio alternativo.

Il primo programma di CCA venne attuato all'ospedale di Jowa City dal 1964 al 1974 ed era rivolto a bambini affetti da paralisi cerebrale infantile.

Sempre in questo periodo cominciò a farsi strada l'idea che la tecnologia potesse essere di aiuto ai soggetti con difficoltà comunicative attraverso la creazione di ausili o macchine adattate che potevano aggirare le disabilità dei soggetti.

Il primo prodotto creato da questa filosofia fu il POSM (Patient Operator Selected Mechanism) (Foto 1) una semplice macchina da scrivere semplificata inventata da Reg Maling nel 1960. Reg era un volontario all'interno dello Stoke Manderville Hospital, un ospedale specializzato per pazienti paralizzati e si accorse che essi erano capaci di comunicare con gli altri solo con l'ausilio di una campanella. Successivamente al POSM, Reg Mailing brevettò altre macchine dello stesso tipo com il PILOT, creato nel 1967, che permetteva al paziente di controllare ciò che aveva digitato attraverso una connessione di luce di e fotocellule (Foto 2).


  • Bibliografia
  • Joanne M. Cafiero. "Comunicazione aumentativa e alternativa. Strumenti e strategie per l'autismo e i deficit di comunicazione". Centro Studi Erickson, 2009.
  • Helena Goldman. "Test VCAA - Valutazione della Comunicazione Aumentativa e Alternativa". Centro Studi Erickson, 2006.
  • Maria Antonella Costantino. " Costruire libri e storie con la CAA. Gli IN-book per l'intervento precoce e l'inclusione". Centro Studi Erickson, 2011
  • Linda J. Burkhart. "Comunicazione Aumentativa Totale nella scuola dell'infanzia". Edizioni Omega, 2007