Utente:Antonino Arenci/Sandbox

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IL LAVATOIO ANTICO DI VAPRIO D'ADDA

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Il lavatoio di Vaprio d'Adda è stato realizzato nel XIII secolo e nasce come posto in cui le donne andavano a fare il bucato.

Sorge lungo il Naviglio Martesana progettato dal grande Leonardo Da Vinci, in corrispondenza della Villa di Visconti di Modrone e nelle vicinanze di villa Melzi d'Eril dove tra il 1511 ed il 1513 l'inventore soggiornò come ospite del discepolo Francesco Melzi.

Il lavatoio, è una delle ultime testimonianze dei costumi e delle attività che si svolgevano intorno ai Navigli e per Vaprio è stato fonte di importanza culturale e storica e i cittadini vapriesi vivono ancora quel ricordo nella loro quotidianità.

L'acqua pulita del Naviglio dava ai vapriesi la possibilità di poterne usufruire come lavanderia. La pulizia dei panni veniva facilitato alle donne grazie alla presenza di pietre granulose su cui è costruito il lavatoio; le donne potevano strofinare i panni sporchi e l'inclinazione delle pietre aiutavano l'uscita dell'acqua sporca che veniva assorbita dal flusso della corrente.

Era una grande fatica per le donne lavare i panni ma oltre ad essere un posto di lavoro, diventava anche un'occasione dove poter socializzare e per tanti anni il lavatoio fu fonte di aggregazione femminile dove era assolutamente vietato la presenza maschile. E' rimasto attivo fino agli anni sessanta del secolo scorso.

Il lavatoio di Vaprio d'Adda è certamente il più monumentale tra i venti lavatoi ancora in piedi sul Naviglio Martesana, grazie al suo stile dorico formato da sei colonne.

Originariamente la sua copertura era costituita da scaglie di beole.Il lavatoio in epoche lontane è stato ampliato di materiale poco attinente alla sua composizione di origine.

La posizione ribassata rispetto alla piazza Cavour che lo sovrasta è balconata e purtroppo non ha potuto evitare gli atti vandalici di rottura dei coppi di manto di copertura. Gli oggetti lanciati dall'alto hanno mal compromesso la struttura provocandone infiltrazioni d'acqua con conseguente deterioramento della stessa.

Esiste un progetto di risanamento per salvarla dal degrado e molte iniziative adattabili allo spazio per l'allestimento di mostre. Di recente è stata organizzata anche un'asta di raccolta fondi da parte dei sodalizi Pro Loco, Il paese siamo noi, Alpini; Leonardo e Vaprio Verde, per la realizzazione di una nuova ristrutturazione del lavatoio, già restaurata nel 1996 ma a seguito dei ripetuti atti vandalici, la copertura necessita di ulteriore ristrutturazione. Il suo stato attuale richiede un intervento conservativo e l'abbattimento o sostituzione del canale di scolo dell'acqua piovana che attualmente deturpa il bel paesaggio fatto di ville e terrazzamenti. Il restauro costerebbe all'incirca 40 mila euro.

Sarebbe opportuno, in tutto ciò, punire l'inciviltà di chi non è a conoscenza del grande valore storico presente in luogo, magari con presenza di telecamere e costose multe indirizzate ai diretti interessati.

Il lavatoio di Vaprio d'Adda
Lavatoio sul Naviglio di Leonardo