Utente:Antonella Dedini/Sandbox

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L’Opera Pia Cucina Malati Poveri è un’associazione benefica di previdenza e assistenza nata a Torino nel 1899. Da oltre 124 anni distribuisce cibo alle famiglie più bisognose: tutti i giovedì mattina 350 persone beneficiano di una donazione di alimenti selezionati secondo le regole di una sana e indispensabile nutrizione.

La Cucina Malati Poveri ha una storia antica che può vantare migliaia di assistiti che si contano dall’anno della sua fondazione; antesignana nella fattiva organizzazione della distribuzione del cibo agli indigenti, possiamo dire che è nata prima del Banco Alimentare. Oggi l’associazione sopravvive grazie al generoso contributo di privati, delle parrocchie, ma soprattutto grazie al lavoro e al supporto economico costante di un centinaio di “angeli” chiamati “patronesse” accomunate dalla passione per la filantropia. Grande merito va dato alle numerose iniziative benefiche organizzate annualmente dagli “angeli” per la raccolta dei fondi necessari alla sopravvivenza dell’associazione e per l’acquisto del cibo. L’Opera Pia è oggi molto attiva sul territorio della città di Torino, vantando un primato di unicità nella modalità di assistenza personale ad anziani, a persone malate e a nuovi immigranti stranieri bisognosi. A ciascuno viene dato o portato un pacco alimentare. Oggi è presidente dell’associazione Consolata Camerana di Collobiano, mentre la presidente delle benefattrici patronesse è Maria Augusta Rossi di Montelera.

Ad oggi l’Opera Pia è quindi vitale più che mai e continua la sua missione: due volte all’anno, a dicembre e la settimana prima di Pasqua, viene organizzata una raccolta fondi con vendita di specialità, biancheria e casalinghi all’interno della sede di Corso Palestro 11 che già ospita, ad ingresso su appuntamento, un atelier solidale di abbigliamento - Il Vintage della Cucina - con capi esclusivi donati da generosi benefattori e benefattrici. Concerti, mostre, conferenze, corsi, presentazioni di libri, eventi annuali cittadini di quartiere come “La Festa dei vicini”, sono tutte attività che la Cucina Malati Poveri sta oggi organizzando affinché tutto questo abbia ancora lungo corso e affinché l’opera dell’associazione venga conosciuta e riconosciuta non solo a Torino, ma anche in tutta Italia al fine di potenziare e proseguire l’efficacia della sua opera che ha sempre e avrà sempre più bisogno di sostegno.


LA STORIA

L’Opera Pia fu fondata a Torino nel 1899 da Ernesta Sampò Vallerino, maestra elementare di Rubiana, per miracolo guarita da una brutta malattia grazie ad un voto fatto e realizzato. Fu aiutata nel suo intento dalla principessa Letizia di Savoia e così nacque la “Cucina". Scopo dell’istituzione era distribuire gratis pane, carne, vino, latte e uova agli indigenti e ai malati individuati dai medici della municipalità. Sino al 1905 la sede fu in via Arsenale 13 per poi spostarsi in via IV marzo e infine nel 1913 si trasferì nell’edificio finanziato nella costruzione dal cavalier Giuseppe Cirio, in Corso Palestro 11, in quella che è ancor oggi la sede della Cucina. Va ricordato che questo edificio partecipò all’Esposizione Internazionale di Torino nel 1911 e in quella occasione l’attività della Opera Pia fu premiata con la Medaglia d’Oro al merito. Nel 1913 un Regio decreto l’eresse a ente morale e ancora oggi la sua attività è più che mai viva e molto attiva nel panorama delle organizzazioni di beneficienza italiane.


LA SEDE

La sede attuale dell’istituzione benefica costituisce un esempio di architettura tardo eclettica dei primi del '900, che vede il ricupero del gusto romantico nella transizione tra floreale e neo-barocco. Il progetto del 1913 è di Giacomo Salvadori di Wiesenhoff e Daniele Ruffinoni, architetti benefattori. Nel salone d’ingresso sono impressi i nomi dei filantropi torinesi che hanno tenuto viva l’associazione negli anni tra cui il pioniere della cardiochirurgia Achille Mario Dogliotti, presidente della Cucina per vent’anni. Una targa posta all’angolo dell’edificio reca ancora la scritta: “Cucina Malati Poveri: qui un tempo si cucinava per gli indigenti”. L’8 agosto 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio fu distrutto da bombe incendiarie che produssero la distruzione del tetto e del basso fabbricato adibito a cucina su Corso Palestro e il parziale sinistramento dell'appartamento del custode e di due saloni. Il tetto fu immediatamente ripristinato mentre il resto dell'edificio fu nuovamente ricostruito nel 1948. L'isolato, fra le vie Bertola, Palestro, Perrone e Cernaia fu colpito da bombe incendiarie e causò la distruzione di altri edifici ad uso abitazione. Fu un duro colpo per l’associazione la cui sede fu poi ricostruita nelle sue parti distrutte e l’attività di raccolta fondi riprese con rinnovato entusiasmo. Nelle sue sale prestigiose si esibivano musicisti con serate e feste danzanti, Fred Buscaglione con i suoi Asternovas e il giornalista musicista Piero Angela utilizzavano i locali  per le prove prima dei concerti. Fu così che la città di Torino iniziò a partecipare con generosa affluenza per offrire sostegno all’Opera Pia. Dove si cucinava per preparare i pasti dei bisognosi ora si confezionano gli alimenti e si organizzano i pacchi da distribuire.


Fonti: _Sito Cucina malati Poveri - http://opcmp.it/

_Libro della Cucina Malati Poveri

_Museo Torino - https://www.museotorino.it/view/s/19fdc8dedcc94aacb50007d54c0a5ecf

_Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:"L'Architettura Italiana", 1915. n. 7.