Utente:Annarosa Nicolai/Sandbox

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<<Viveva a Roma una signora di nome Precia, una di quelle donne famose per la bellezza e piene di spirito, ma che del resto non era affatto migliore di una cortigiana>> Plutarco, Vita di Lucullo

Precia (in latino: Praecia. I sec a.C. [1]) è stata una influente donna libera romana, nota, dalle pagine di Plutarco, per la relazione con il tribuno della plebe C. Cornelio Cetego e la frequentazione di importanti personaggi della vita politica romana[2] grazie anche alla sua rinomata bellezza[3]. Probabilmente gestiva un salotto politico, ma i suoi detrattori la consideravano di costumi pari a quelli di una cortigiana[4][5]. Nel 74 a.C. il console in carica Lucio Licinio Lucullo a seguito della morte del proconsole Lucio Ottavio e al fine di ottenere la carica di governatore della provincia di Cilicia, dopo aver contenuto la propaganda contro le leggi sillane del tribuno Lucio Quintio, si servì, con una serie di donazioni destinate a Precia, della vicinanza di quest'ultima all'allora influente tribuno della plebe Caio Cornelio Cetego, ottenendone il favore, certo, inoltre, che da ciò sarebbe seguito il comando della terza guerra contro Mitridate[6]. Plutarco, infatti, afferma:<<Nulla si faceva nella vita pubblica senza il favore di Cetego né senza che prima Precia lo stabilisse>>[7].

  1. ^ Non si conosce la data di nascita né il luogo poichè è unicamente citata in uno degli episodi narrati da Plutarco nella Vita di Lucullo. Ad essa è, inoltre dedicato un frammento Historiae di Sallustio
  2. ^ Plutarco,Vite. Teseo e Romolo Solone e Publicola Temistocle e Camillo Aristide e Catone Cimone e Lucullo,Vol.I,Torino,UTET,1992
  3. ^ Caio Sallustio Grispo,Opere. Historiarum Fragmenta,Torino,UTET,1991,p.462
  4. ^ Realncyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft
  5. ^ ArthurKeaveney,Lucullus. A Life,London,New York: Routledge,1992,p.70
  6. ^ LuigiPareti,Storia di Roma e del mondo romano,Vol.III,Torino,UTET,1952,pp.717-718
  7. ^ Plutarco,Vite.Teseo e Romolo Solone e Publicola Temistocle e Camillo Aristide e Catone Cimone e Lucullo,Vol.I,Torino,UTET,1992,p.745
  • Plutarco, Vite. Teseo e Romolo, Solone e Publicola, Temistocle e Camillo, Aristide e Catone, Cimone e Lucullo, Vol.I, a cura di Antonio Traglia, Torino, UTET, 1992;
  • Plutarco, Vite Parallele, Cimone e Lucullo, a cura di B. Scardigli, Milano, BUR, 1989;
  • Plutarco, Le vite di Cimone e Lucullo, a cura di Carlo Carena, Mario Manfredini e Luigi Piccirilli, Milano, Mondadori, 1990
  • Caio Sallustio Crispo, Opere. Historiarum fragmenta, a cura di Paolo Frassinetti e Lucia Di Salvo, Torino, UTET, 1991
  • Wilhelm Karl August Drumann, Geschichte Roms in seinem ubergange von der republikanischen zur manarchischen verfassung oder Pompeius, Caesar, Cicero und ihre zeitgenossen, Berlin, Verlag von Gebruder Morntraeger, 1899-1929
  • Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft
  • Matthias Gelzer, The roman nobility, Oxford, Basil Blackwall, 1969
  • Arthur Keaveney, Lucullus. A life, London, New York: Routledge, 1992
  • France Le Corsu, Plutarque et les femmes dans les Vies parallèles, Paris, Les Belles Lettres, 1981
  • Luigi Pareti, Storia di Roma e del mondo romano, Vol III, Torini, UTET, 1952
  • Violaine Vanoyeke, La prostitution en Grèce et à Rome, Paris, Les Belles Lettres, 1990