Utente:AndreaPastore1981/Sandbox

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Stemma Araldico dei Cavalleggeri di Treviso (28°)

Il reggimento Cavalleggeri di Treviso (28°) nacque a Firenze il 1° ottobre del 1909, inviò numerose aliquote di Ufficiali e Gregari in Libia, tuttavia fino allo scoppio della Grande Guerra lo Stendardo non lascerà mai la sede fiorentina. Il 23 maggio del 1915 il reggimento fu mobilitato e due giorni dopo venne inviato in zona di guerra. Per tutto il 1915 Treviso fu organicamente nell'VIII Brigata di Cavalleria dove, assieme al reggimento Cavalleggeri Guide (19°) costituiva l'VIII Brigata di cavalleria, una delle grandi unità della forza di riserva del Comando Supremo. Tra il 7 e l'8 maggio del 1916 dopo una pausa operativa nei quartieri invernali, il reggimento, sempre inquadrato nell'VIII Brigata di Cavalleria, alle dipendenze della IV Divisione di Cavalleria, fu inserito nel dispositivo del VII Corpo d'Armata responsabile dell'area di operazioni tra Monfalcone e il Mare, nell'ambito della III Armata. Per i combattimenti dei mesi di Maggio e Giugno del 1916 presso Monfalcone e Selz lo Stendardo di Treviso fu decorato con una Medaglia d'Argento al Valore Militare. All'inizio del 1917 Treviso viene inviato ai quartieri invernali di Asti dopo che dal mese di agosto del 1916, sempre inquadrato nella IV Divisione di Cavalleria, era stato inserito nel II Corpo d'Armata della II Armata Comandata dal Gen. Capello, lungo il corso del medio Isonzo, combattendo nella zona tra Canale e Zagora. Fino a Novembre del 1917 il reggimento fu impegnato in attività di ordine pubblico nelle retrovie, quando, a seguito dei fatti di Caporetto, fu inviato in Veneto per costituire una forza di riserva pronta ad intervenire tra Fagarè, Candelà e Saletto di Piave. Nel 1918 Accantonato in diverse sedi del Veneto, il 23 ottobre dai quartieri di Levada attaccò il nemico nella zona del Montello, quindi il 29 ottobre alla testa della Divisione raggiunse e superò il ponte distrutto della Priula, raggiungendo la riva sinistra del Piave. Il 4 novembre dopo un inseguimento di alcune unità nemiche presso Sedegliano e Basagliapenta il reggimento si spostò a Santa Maria di Sclaunicco dove il Comandante lesse il bollettino della Vittoria. Il 21 novembre del 1919 Treviso venne sciolto e assorbito nei Cavalleggeri di Alessandria andandone a costituire il 2° Gruppo Squadroni che mantenne denominazione e colori di Treviso fino al 1°giugno del 1920 quando prese definitivamente i colori e la denominazione di Alessandria. Il 1° ottobre del 1975 nacque il 28° Gruppo Squadroni Cavalleggeri di Treviso che ereditò nome, colori, motto e tradizioni del reggimento disciolto nel 1919, ma di fatto è formato dal 2° Gruppo Squadroni del disciolto reggimento Genova Cavalleria (4°) anch'esso divenuto Gruppo Squadroni. La nuova sede è presso la Caserma "Durli" in Palmanova (UD). Il 6 maggio del 1976 a seguito del sisma che sconvolse il territorio Friulano Treviso si mobilitò ed intervenne sia nelle aree epicentro del sisma sia coordinando gli aiuti provenienti da tutta Italia presso l'aeroporto di Rivolto (UD), per queste azioni di soccorso la Bandiera di Guerra ottenne la Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito. Il 10 ottobre 1976 al gruppo viene concessa la Bandiera di Guerra e il 31 dicembre dello stesso anno è concesso lo stemma araldico. Il 31 marzo 1991 viene disposto lo scioglimento del 28° Gruppo Squadroni Cavalleggeri di Treviso e l'8 maggio successivo la bandiera è versata al Sacrario del Vittoriano. Il 29 settembre del 2022 lo Stendardo dei Cavalleggeri di Treviso (28°) assieme ad altri 12 Bandiere di Guerra torna a vivere i Reparti Comando e Supporti Tattici delle Grandi Unità dell'Esercito Italiano. In particolare il Vessillo di Treviso è affidato al Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" che eredita nome, colori, motto e tradizioni del disciolto 28° Gruppo Squadroni Cavalleggeri di Treviso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle Origini alla Grande Guerra[modifica | modifica wikitesto]