Utente:A.depadova/Sandbox

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Questo è un abbozzo per la voce Benessere Interno Lordo

A cavallo della fine del 2° millennio, a seguito della sempre più marcata evidenza della inadeguatezza del PIL (Prodotto Interno Lordo) come indicatore del benessere delle persone e delle comunità, in vari contesti (economici, sociologici, antropologici, ecc...) si sono avviate riflessioni attorno alla possibilità di sostituire e/o arricchire questo indicatore con altri elementi che sancissero la sostanziale differenza fra Crescita Economica (ben misurata dal PIL) e Benessere.

In effetti gli studi e le riflessioni in merito avevano dei precedenti illustri come il famoso discorso pronunciato da Robert Kennedy il 18 marzo 1968, in cui aveva affermato ed evidenziato con estrema lucidità come in taluni casi l'aumento del PIL corrisponda una diminuzione del Benessere.

A seguito di queste prime riflessioni sono stati proposti numerosi correttivi al PIL, come nel caso dell'ISU (Indice di Sviluppo Umano) adottato dall'ONU, piuttosto che il FIL (Felicità Interna Lorda) proposta dal re del Butan.

Nel giugno del 2007, Nello DE PADOVA e Roberto LORUSSO, pubblicano il libro dePILiamoci (per i tipi di Editori Riuniti) nel quale introducono il concetto di Benessere Interno Lordo, un primo tentativo di superare strutturalmente la logica che porta con se il concetto del PIL e cioè la logica della crescita economica. Lavorando attorno ai temi della decrescita (nati e sviluppatisi in Francia nella seconda metà del XX° secolo ad opera di Marcel MAUSS e poi di Serge LATOUCHE), nella sua coniazione italiana di "decrescita felice" (dovuta a Maurizio PALLANTE), gli autori propongono l'approccio ad una visione sistemica del Benessere che comprenda l'uomo, la famiglia, la società ed anche l'impresa e cercano di evidenziare come comportamenti e scelte in uno degli ambiti possano avere influenze negative o positive (ma sempre comunque indipendenti dal PIL) nella altre.

A due anni di distanza, nell'estate del 2009, il termine è stato ripreso dalla commissione Stiglitz, istituita dal Presidente francese Sarkozy, i cui risultati si possono riassumere nell'idea che il benessere di una comunità si misura attraverso 8 indicatori: 1) le condizioni di vita materiali (il valore aggiunto a prezzi correnti per abitante); 2) la sicurezza, considerando il numero di furti, rapine e omicidi ogni 100mila persone; 3) i rapporti sociali, intesi come il numero di organizzazioni di volontariato ogni mille abitanti; 4) le attività personali, considerando la spesa pro-capite per gli spettacoli; 5) l'ambiente (tonnellate di Co2/valore aggiunto reale); 6) la sanità, considerando la speranza di vita alla nascita (media ponderata tra maschi e femmine); 7) l'istruzione, considerando il tasso di iscrizione universitaria (iscritti ogni 100 giovani tra i 19 e i 25 anni); 8) la partecipazione alla vita politica (affluenza alle urne per le Europee 2009).

Da quanto sopra risulta evidente come la crescita del PIL incida ben poco sul Benessere. Esso infatti è presente solo nel 1° punto e traspare parzialmente dal 4°, anche se ovviamente può contribuire -specie nelle comunità meno "economicamente ricche" (i cosidetti paesi in via di sviluppo)- in maniera consistente a molti altri degli indicatori.

Confrontando questi indicatori e la MAPPA DEL BIL (http://www.benessereinternolordo.net/joomla/mappa_interattiva/mappa.html), proposta dagli autori di dePILiamoci, si ritrovano numerosi elementi in comune, sintomo dell'intuizione e della capacità di interpretare in modo sistemico l'idea da parte di questi ultimi.

Appena enunciato, ancorchè non del tutto formalizzato nelle formule di calcolo e soprattutto non standardizzato, il nuovo indicatore è stato sperimentato in vari contesti ed in particolare attraverso esso è stato possibile stilare nuove "classifiche" di varie città (tipicamente a dimensione cittadina) che dimostrano come comunità "economicamente ricche" siano "povere di benessere" e viceversa.

Così come oggi formulato il nuovo strumento pare dare risultati abbastanza soddisfacenti nei varii contesti in cui è stato sperimentato. Stà ora alla politica di farlo proprio e cominciare ad operare per la sua crescita nelle comunità amministrate.


www.depiliamoci.it www.decrescitafelice.it www.benessereinternolordo.it