Utente:10amarino/Sandbox

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Il Ristorante Golden View Open Bar è situato a Firenze sulla sponda sinistra del fiume Arno, in Via de Bardi 58r, in prossimità del Ponte Vecchio e di fronte alla Galleria degli Uffizi. Nel 1944, gli effetti della seconda guerra mondiale si manifestano anche in questo scorcio di città, dove i bombardamenti tedeschi distruggono le vecchie abitazioni che costeggiano le rive del fiume ed i ponti che lo attraversano. L’unico ad essere risparmiato fu proprio Ponte Vecchio, si dice su ordine diretto di Hitler che, memore di una sua visita al museo degli Uffizi e della contestuale passeggiata in compagnia di Mussolini lungo il corridoio Vasariano, esclamò il fantomatico epiteto: “Ponte Vecchio nein!”. Successivamente alla ricostruzione i nuovi locali, in cui si svolge oggi l’attività ristorativa, furono fortemente interessati durante l’alluvione del 1966. L’acqua del fiume straripando, sommerse completamente le cantine e per circa 150 centimetri le salette che si affacciano sul fiume. I locali erano già adibiti ad attività di ristorazione ed ospitavano quello che all’epoca veniva definito “il più bel salotto di Firenze”. Successivamente, dopo varie trasformazioni, diventa negli anni 90 il famosissimo Kenny, il primo fast food - self service della città punto di ritrovo per gli adolescenti nei giorni in cui la voglia di “fare forca” a scuola prendeva il sopravvento. Dopo un periodo di inattività il 2 luglio del 2000 apre il Runner Time che dopo una breve esperienza cede il passo, il primo aprile del 2002, all’attuale struttura.


Storia

Il Golden View Open Bar vede la luce il primo Aprile del 2002 quando la società Ristorante de Bardi srl rileva l’attività dalla cedente Food Delivery srl proprietaria del ristorante denominato Runner Time. I nuovi proprietari diventano così Francesco e Tommaso Grasso, padre e figlio, e la moglie Anna Nebbiai. Il nome cambia, su iniziativa di Tommaso, e diventa appunto Golden View Open Bar. I primi interventi vengono apportati sull’arredamento e sull’impostazione della cucina. Il primo viene completamente rivoluzionato passando da un ambiente tipico da fast food ad uno internazionale, elegante e raffinato. Grazie al lavoro dell’architetto Marta Sansoni il Golden View diventa, in poco tempo, il locale più moderno di Firenze. Lo stile minimalista fa da contrasto allo splendido scorcio rinascimentale che si apprezza attraverso le grandi finestre sul fiume ed i quadri di Mladen Karan, ricchi di colori che si accostano armonicamente, rappresentano l’elemento di congiunzione tra l’ “antico” esterno e la modernità degli interni. L’altro aspetto che cambia repentinamente è l’impostazione della cucina ed in particolare del menù sotto la guida esperta e creativa di Vincenzo Pappalardo, il quale dopo un breve periodo lascerà questa attività per mettersi in proprio. Da menù che privilegia la produzione di pizze si passa ad una carta classica da ristorante. La vera rivoluzione però passa attraverso altre due iniziative: la musica ed il vino. Nel settembre 2003 fa il suo esordio la jazz band del maestro Antonio Figura che proporrà da lì in avanti tre serate musicali a settimana e che ancora oggi il Golden View continua a proporre ai propri clienti. Nel 2005 la famiglia Grasso acquista, al numero 9 di Via de Bardi, di fronte a palazzo Capponi, un fondo che, sempre sotto la sapiente progettazione dell’architetto Sansoni, si trasforma da officina meccanica in cantina, forse la più bella di Firenze, probabilmente una delle più fornite ma sicuramente la più suggestiva. La location è in un palazzo del ‘300. Lo stesso anno, la famiglia Grasso decide di far entrare nella società tre suoi dipendenti che ricoprivano incarichi di rilievo all’interno dell’attività ristorativa. Dal 10 Luglio 2005 fanno parte della Ristorante de Bardi srl i nuovi soci: Derakashidan Abbas, Granato Francesco e Marino Antonino. La vena innovativa della famiglia Grasso non si arresta e dopo altri piccoli interventi e migliorie strutturali, acquistano i locali adiacenti il ristorante, sede precedentemente della Cassa di Risparmio di Firenze e due appartamenti soprastanti che diventano le suites del Golden View. Nasce così nel 2009 il versatile Ocafè, comunicante con il ristorante, che durante la giornata si trasforma da bar a lunch point, da sala da the ad aperitive room per finire a cocktail bar. Nello stesso periodo vengono ristrutturati la cucina che triplica le sue dimensioni ed i bagni che vengono spostati nei locali sottostanti la sala centrale e che ancora oggi, strano ma vero, rappresentano uno degli elementi più elogiati dalla clientela. Nel 2009 esce dalla società Francesco Granato e nel 2014 Derakashidan Abbas entrambi elementi fondamentali per la crescita e l’affermazione del ristorante. Le ultime due novità sono rappresentate dalla realizzazione di una vetrina dove viene esposto il pesce fresco, la più fotografata della città, ed il dehor che costeggia il marciapiede antistante l’ingresso.


Struttura

Il ristorante. Si sviluppa su tre sale comunicanti e disposte lungo l’argine sinistro del fiume. La prima sala è quella più prossima a Ponte Vecchio ed è la più riservata essendo parzialmente isolata dal resto del ristorante. La sala due ha la peculiarità di avere quattro terrazze all’aperto, sospese sull’Arno, immerse nell’atmosfera rinascimentale del corridoio Vasariano. La sala tre, l’ultima ma probabilmente la più bella, ospita tre volte a settimana il concertino del Golden View Jazz Club. Completano la struttura il bar di servizio posto all’ingresso principale del ristorante, l’adiacente zona pizzeria dove viene prodotto anche il pane e la cucina che si estende su una superficie di 100 mq.

Il bar. L’Ocafè nasce nel febbraio del 2009 sulle “ceneri” della dimissionaria Cassa di Risparmio di Firenze. I locali adiacenti alla sala tre, che ospitavano una delle sedi della gloriosa banca fiorentina, diventano di proprietà del Golden View. Su progetto della già citata Architetto Marta Sansoni l’Ocafè prende corpo con il suo stile minimalista, ricercato, raffinato, e diventa presto un punto di riferimento per i residenti dell’Oltrarno che lo frequentano dalle primi luci della mattina per godersi una buona colazione, gustando i prodotti artigianali appena sfornati dal laboratorio, fiore all’occhiello della struttura, alle ultime luci della sera per gustare gli originali cocktails del barman Fabiano Buffolino.

La cantina. Ultima, ma solo in ordine cronologico, la cantina progettata sempre dall’Arch. Sansoni è ubicata in un palazzo del ‘300 in via de Bardi a poche decine di metri dal ristorante. Leggenda vuole che addirittura il poverello di Assisi, in un suo viaggio a Firenze, abbia sostato per dissetarsi proprio sui gradini del palazzo quando il letto del fiume Arno si estendeva sino in prossimità dell’odierna Via de Bardi. All’interno la struttura imponente ospita le migliori bottiglie e le migliori annate delle case più prestigiose del mondo vinicolo. Dai più importanti Premier Cru francesi ai rossi toscani più famosi: Sassicaia, Ornellaia, Solaia e i brunelli più prestigiosi da Poggio di Sotto a Soldera, da Biondi Santi a Casanova dei Neri. Le visite guidate sono uno dei servizi più richiesti dai turisti e dagli appassionati in genere.

La suite. Si trova al piano superiore la sala tre. Acquistata nel 2007 da uno sceicco che ne aveva fatto la sua “modesta” dimora durante gli sporadici soggiorni nel capoluogo toscano, la suite con vista panoramica su Ponte Vecchio ed il corridoio Vasariano, è dotata di un enorme terrazzo dove si può comodamente cenare al lume di candela cullati dallo scorrere del fiume. Il letto a Baldacchino, l’arredamento classico ed il soffitto affrescato, rendono l’interno unico e adatto per un’esperienza di completa immersione nella classicità fiorentina, nel cuore della storia di questa città.

Arte

Probabilmente una delle caratteristiche più rilevanti per il Golden View è l’arte. Da sempre la passione di Tommaso per la pittura ha fatto del ristorante un punto di ritrovo, per gli artisti contemporanei, più importante del panorama artistico italiano. Sono stati ospiti della struttura artisti come, i pittori Sandro Chia e Gianluca Alinari, lo scultore Paolo Staccioli, il fotografo La Chapelle, ecc. Ma la vera anima creativa del Golden View, che ne ha forgiato le sembianze e fissato l’identità, è rappresentata dai lavori di Mladen Karan. Le sue opere sono da sempre esposte permanentemente all’interno del ristorante: da quelle più rappresentative dell’astrattismo contemporaneo ai ricchi paesaggi toscani. E’ un tripudio di colori ed emozioni che si mescolano tra loro a tal punto da rendere difficile al fruitore separare la tonalità di un pigmento dalla sua carica espressiva e dal congenito magnetismo estetico che attrae anche chi di arte non è proprio un appassionato.


Musica

Stesso discorso dell’arte possiamo fare per la musica. L’esordio è del maestro Antonio Figura nell’anno 2003. Nel corso degli anni si sono esibiti numerosi musicisti tra cui Arthur Williams, Stefano Negri, Michele Staino, ecc. Nel 2007 la direzione artistica passa nelle mani del batterista fiorentino Marco Barsanti, che continua egregiamente l’opera del maestro Figura nel frattempo trasferitosi a Roma dove entra in pianta stabile nell’organigramma dell’orchestra Rai della capitale. Durante la direzione di Marco Barsanti la programmazione musicale raggiunge l’apice arrivando a coprire cinque serate su sette dalle tre iniziali. Nel 2010 vede la luce il primo, e per ora unico, prodotto musicale targato Golden: un cd composto da 24 brani musicali di cui circa la metà arricchiti dalla voce di Mary Loscerbo, italo-canadese dalla voce sublime e charme irresistibile. Maria, per gli amici, rappresenta una delle colonne portanti della programmazione musicale. Nel 2015, a seguito di opportune direttive aziendali, le serate tornano ad essere tre e nel contempo, dopo un periodo di vuoto “istituzionale”, la direzione passa nelle mani di Ania Cichocka, responsabile delle relazioni esterne e persona polivalente e qualificata. Ad oggi si alternano all’interno della struttura musicisti del calibro di Amedeo Ronga, Leonardo Volo …. oltre ai già menzionati Mary Loscerbo, Roberto Andreucci e Stefano Negri.

Sociale

Molteplici sono state le iniziative del Golden View a favore di associazioni o enti no profit. Di seguito un breve elenco per testimoniare l’interesse verso le dinamiche sociali a cui la proprietà del ristorante ha prestato sempre una vigile attenzione: Cene di solidarietà pro Meyer a cui hanno partecipato anche alcuni calciatori della Fiorentina; Asta di solidarietà pro Meyer con la messa in Palio di oggetti di vario genere come alcuni quadri di Mladen Karan, fotografie di Gianluigi Capasso, alcuni gioielli della signora Risaliti veterana gioielliera di Ponte Vecchio e le maglie dei giocatori della Fiorentina. Cena con la fondazione Spadolini per destinare parte del ricavato alla gestione della fondazione stessa e promuovere la cultura italiana nel mondo; Aperirunner, aperitivo per la raccolta fondi da destinare alla associazione amici del Meyer per aiutare a finanziarie le ricerche sulle cause di alcune malattie gravi. Cena con asta di beneficenza di cui il ricavato destinato all’Arciconfraternita della Misericordia; Cena promozionale per le attività di Treedom, società impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili particolarmente attiva nella riforestazione delle zone a sfruttamento intensivo da parte dell’uomo.

Golden View in cifre

Superficie in mq 590 mq

Dipendenti 46

Presenze annue 108.000

Concerti al 2016 3002

Quadri 165

Etichette 1150

Giorni di apertura annui 365

Ore di lavoro annue 6935

Organigramma aziendale

Proprietario Tommaso Grasso

Socio Collaboratore Antonino Marino

Coordinatrice generale Marcella Nebbiai

Executive Chef Luis Delgado

Sommelier Paolo Miano

Public Relation Ania Cichocka

Manager di sala Simone Grasso

Capo barman Fabiano Buffolino

Responsabile di cassa Nicola Scalera

Chef Ivan D’Ettorre

Expert Barkeeper Michela Bara

Cuoco Vasil Mihani

Cuoco Enrico Zanca

Cuoco Victor Elangovan

Aiuto cuoco Lorenzo Busetto

Aiuto Cuoco Ardjt Selmanaj

Aiuto Cuoco Gurmail Singh (Johnny)

Aiuto Cuoco Angelo Parisi

Aiuto cuoco Hardeep Kumar

Aiuto cuoco Ravinder Kumar

Interno cucina Vijay Kumar

Interno cucina Ranjit Singh

Interno cucina Gurmail Singh (Pal)

Interno cucina Ravinder Singh

Interno cucina Paul Jinder

Pizzaiolo Ajmer Singh (Jimmy)

Pizzaiolo Saggu J. Singh (Jack)

Pasticcere Alessandro Amato

Aiuto Pasticcere Neritan Jaupaj

Banconiera Noemi Ivanaj

Banconiera Olga Baciu

Banconiere Simone Bagni

Cameriere Sasa Pastar

Sommelier Gianluigi Capasso

Cameriere D’Agostino Agostino

Cameriera Sarah Nardi

Cameriere Nicola Bellini

Cameriera Petruta Popa

Cameriere Edoardo Zanobini

Aiuto cameriera Sara Poggetti

Addetto pulizie Hiqmet Jaupaj

Addetta pulizie Aferdita Dimo