Teresa Fernández de Traba

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Teresa Fernández de Traba
Regina consorte di Léon
In carica1178 –
6 febbraio 1180
PredecessoreUrraca del Portogallo
SuccessoreUrraca López de Haro
MorteLeón, 6 febbraio 1180
Luogo di sepolturaReal Basílica di Sant'Isidoro, León
PadreFernando Pérez de Traba
MadreTeresa di León
ConsortiNuño Pérez de Lara
Ferdinando II di León
ReligioneCattolicesimo

Teresa Fernández de Traba (... – León, 6 febbraio 1180), fu regina consorte di Léon.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Teresa era la figlia illegittima del conte Fernando Pérez de Traba, un grande magnate galiziano, e dell'infanta Teresa di León. I suoi nonni paterni erano il conte Pedro Froilaz e la contessa Urraca Froilaz e quelli materni re Alfonso VI di León e la sua amante Jimena Muñoz.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò in prime nozze il conte Nuño Pérez de Lara[1], luogotenente del re Alfonso VII di León. Ebbero sei figli[2]:

Il 29 gennaio 1160 Teresa e il marito fondarono il monastero cistercense di Santa Maria a Perales.

Suo marito morì nel luglio del 1177 a Cuenca.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del marito, Teresa iniziò una relazione con Ferdinando II di León. Si sposarono il 7 ottobre 1178. Grazie a questo matrimonio, i suoi figli vissero a corte e si vantavano di essere la progenie di una regina di León come attestato da una carta in cui suo figlio Álvaro facendo una donazione al Monastero di Sobrado si faceva chiamare filius comitis domni Nunonis et regine domne Tarasie[7]. Ebbero due figli:

  • Ferdinando (1179-1187);
  • Sancho (1180)

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì di parto il 6 febbraio 1180 a Léon e venne sepolta nella Real Basílica di Sant'Isidoro[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sánchez de Mora, 2003, p. 155.
  2. ^ Barton, p. 269–270, gives two additional daughters, Leonor and Teresa, not included among those found in the primary record by Sánchez de Mora, perhaps mistaking them for the daughters of Gonzalo Núñez de Lara and María Díaz de Haro.
  3. ^ Sánchez de Mora, 2003, pp. 276–277.
  4. ^ Sánchez de Mora, 2003, pp. 279–284.
  5. ^ Sánchez de Mora, 2003, p. 293.
  6. ^ Fernández-Xesta, 2001, p. 21.
  7. ^ a b Sánchez de Mora, 2003, p. 185.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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