Metro (quotidiano olandese)

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Metro
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Linguaolandese
Periodicitàquotidiano
Fondazione1999
SedeAmsterdam
EditoreMediahuis Nederland
Sito webwww.metronieuws.nl/ e metronieuws.nl
 

Metro è un quotidiano gratuito dei Paesi Bassi, distribuito dal 1999,[1] principalmente ai pendolari nelle zone ad alto traffico. Precedentemente di proprietà di Metro International, nell'agosto 2012 il giornale è stato rilevato dal Telegraaf Media Group (TMG). Al momento dell'acquisizione, TMG pubblicava già un altro quotidiano olandese gratuito, Spits, che successivamente è stato fuso con Metro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Metro segue il formato di altri giornali gratuiti di Metro International, il primo dei quali è apparso a Stoccolma nel 1995. Il Metro olandese è stato il quarto di questi ed è apparso per la prima volta il 21 giugno 1999; è pubblicato cinque giorni alla settimana e per un breve periodo ha avuto anche un'edizione del sabato.[2] Edizioni separate per Rotterdam e Amsterdam sono apparse nell'ottobre 2004 e nell'aprile 2005. Il modello di business è lo stesso delle altre pubblicazioni di Metro International: le notizie sono riportate in modo relativamente breve, tutte le entrate derivano dalle pubblicità e i giornali sono distribuiti principalmente nelle stazioni ferroviarie, oltre che in supermercati, centri commerciali, università e parcheggi.[2] Nel 2004 ha iniziato la distribuzione negli uffici postali e nei ristoranti McDonald's.[3]

La prima redattrice in capo è stata Jelle Leenes, succeduta nel 2002 da Jan Dijkgraaf. Dal 2006 al 2008 il giornale è stato guidato da Rutger Huizenga e dal 2008 da Robert van Brandwijk, ex direttore dell'Algemeen Dagblad.[4]

Fino alla sua morte nel 2004, Theo van Gogh ha tenuto una rubrica quotidiana su Metro,[5][6] regolarmente criticata per i suoi commenti, tra gli altri, su musulmani[7] e cristiani.[8] Il suo successore è Ebru Umar, uno scrittore olandese di origine turca.[9]

L'acquisizione da parte di TGM è stata provocata, secondo Per Mikael Jensen, proprietario di Metro International, da una diminuzione delle entrate pubblicitarie. La tiratura del giornale era già stata abbassata del quattro per cento a 463.000 nel primo trimestre del 2012 e si prevedeva una riduzione del personale a seguito dell'acquisizione. TMG ha annunciato di voler risparmiare combinando stampa e distribuzione.[10] Secondo Herman van Campenhout di TMG, il fatto che i due giornali, De Telegraaf e Metro, siano di proprietà della stessa società aumenterà la differenza tra loro.[11] Metro è il secondo quotidiano più grande del paese; combinati, i due giornali hanno una stima di lettori di 2,3 milioni, secondo TMG.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (NL) Telegraaf koopt gratis dagblad Metro, in de Volkskrant, 29 agosto 2012. URL consultato il 29 agosto 2012.
  2. ^ a b (NL) Piet Bakker e Otto Scholten, Communicatiekaart van Nederland: overzicht van media en communicatie, 7ª ed., Amsterdam, Kluwer, 2009, p. 23, ISBN 9789013068726.
  3. ^ (NL) Jan van de Plasse, Kroniek van de Nederlandse dagblad- en opiniepers, Amsterdam, Cramwinckel, 2005, p. 167, ISBN 9789075727777.
  4. ^ (NL) Van Brandwijk nieuwe hoofdredacteur Metro, in de Volkskrant, 22 maggio 2008. URL consultato il 30 agosto 2012.
  5. ^ (NL) H.J. Schoo, Zit er systeem in de meningenmoord?, in de Volkskrant, 3 novembre 2004. URL consultato il 30 agosto 2012.
  6. ^ (NL) Joost Ramaer, Pathé vindt nieuwe film Van Gogh niet 'cool', in de Volkskrant, 4 agosto 2004. URL consultato il 30 agosto 2012.
  7. ^ (NL) Theo van Gogh moet stoppen met columns, in NU.nl, 31 marzo 2004. URL consultato il 30 agosto 2012.
  8. ^ (NL) In columns bijna alles toegestaan, in Reformatorisch Dagblad, 28 gennaio 2005. URL consultato il 30 agosto 2012.
  9. ^ (NL) Ebru Umar: VVD walgelijke huichelachtige partij, Verdonk wist in 2004 van echte naam Hirsi Ali, in Nederlands Juridisch Dagblad, 18 maggio 2006. URL consultato il 30 agosto 2012.
  10. ^ (NL) Telegraaf Media Groep koopt gratis krant Metro, in NRC Handelsblad, 29 agosto 2012. URL consultato il 30 agosto 2012.
  11. ^ (NL) Pieter Sabel, Wat moet TMG met gratis dagblad Metro?, in de Volkskrant, 29 agosto 2012. URL consultato il 29 agosto 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]