Pietra di Londra: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m added Category:Londinium usando HotCat
Nessun oggetto della modifica
Riga 21: Riga 21:
{{Portale|archeologia|Londra|storia}}
{{Portale|archeologia|Londra|storia}}


[[Categoria:Londra]]
[[Categoria:Città di Londra]]
[[Categoria:Oggetti mitologici]]
[[Categoria:Oggetti mitologici]]
[[Categoria:Londinium]]
[[Categoria:Londinium]]

Versione delle 20:29, 4 apr 2018

La griglia dietro cui era situata la Pietra di Londra (al centro in basso).

La Pietra di Londra[1][2][3] (in inglese London Stone) è un misterioso monolite in calcare (53 × 43 × 30 cm)[4] che per anni è stato superstiziosamente mantenuto collocato nel suo antico luogo di rinvenimento, una nicchia incassata in un palazzo, di fronte alla stazione di Cannon Street, nella City of London. A causa dello sventramento del palazzo che la ospitava, il 13 maggio 2016 la Pietra di Londra è stata trasferita, sino a data da definirsi, al Museum of London dove rimarrà esposta e analizzata per stabilire le sue origini geologiche.

Sebbene le origini e le funzionalità del monolite siano tuttora sconosciute, alcuni ritengono che sia stata portata in Britannia da Bruto di Troia, discendente dell'eroe Enea, leggendario sovrano dell'isola intorno al 1100 a.C.; altri pensano fosse utilizzato come altare per i culti druidici e pietra miliare romana; altri ancora hanno sostenuto che si trattasse della roccia in cui era inserita la spada Excalibur; i più scettici ritengono fosse semplicemente un frammento di fondazione del palazzo del governatore romano della Britannia. Fu menzionato per la prima volta nel Dodicesimo secolo.

Il detto inglese "Fino a quando la pietra di Bruto è sicuro, prospererà Londra" è alla fonte della credenza che la sopravvivenza della città sia strettamente legata alla collocazione originale e alla protezione dell'enigmatico monolite.

Note

  1. ^ Cfr. "Pietra di Londra" in LA PIETRA DI LONDRA su Repubblica.it.
  2. ^ Cfr. "Pietra di Londra" in Peter Ackroyd, Londra. Una biografia, Neri Pozza Editore, 2014.
  3. ^ Cfr. "Pietra di Londra" in Cosmorama pittorico, Tipografia del Cosmorama, 1843, p. 360.
  4. ^ (EN) The London Stone, su archive.museumoflondon.org.uk. URL consultato il 28 maggio 2016.

Altri progetti

Collegamenti esterni