Storiella ebraica: differenze tra le versioni

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===Bibliografia===
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<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
* Ferruccio Fölkel (a cura di), ''Storielle ebraiche'', Milano, Rizzoli (BUR), 1988 (ISBN 88-17-16678-2)
* Ferruccio Fölkel (a cura di), ''Storielle ebraiche'', Milano, Rizzoli (BUR), 1988 (ISBN 88-17-16678-2)
* Ferruccio Fölkel (a cura di), ''Nuove storielle ebraiche'', Milano, Rizzoli (BUR), 1990 (ISBN 88-17-16763-0)
* Ferruccio Fölkel (a cura di), ''Nuove storielle ebraiche'', Milano, Rizzoli (BUR), 1990 (ISBN 88-17-16763-0)
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* Georg Wacks, ''Die Budapester Orpheumgesellschaft. Ein Varieté in Wien 1889-1919'' (prefazione di Gerhard Bronner), Wien 2002, (ISBN 3-85493-054-2)
* Georg Wacks, ''Die Budapester Orpheumgesellschaft. Ein Varieté in Wien 1889-1919'' (prefazione di Gerhard Bronner), Wien 2002, (ISBN 3-85493-054-2)
* Cesare Musatti, ''Ebraismo e psicoanalisi'', EST, 1982 (ISBN 88-7692-398-5)
* Cesare Musatti, ''Ebraismo e psicoanalisi'', EST, 1982 (ISBN 88-7692-398-5)
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[[Categoria:Ebraismo]]
[[Categoria:Ebraismo]]

Versione delle 21:48, 8 apr 2007

La storiella ebraica, spesso detta jüdischer Witz o, semplicemente, Witz ("barzelletta" in tedesco e yiddish) per antonomasia, è la tipica espressione del cosiddetto umorismo ebraico. Nella molteplicità di argomenti e situazioni delle storielle ebraiche, un dato che spicca è la loro natura fortemente autoironica.

Freud, che dedicò un ben noto studio all'indagine del "motto di spirito" (1905) rilevò come non esistesse, in altre culture, una forma letteraria analoga a quella della storiella ebraica, proprio perché è raro trovare altrove un uso altrettanto sistematico dell'autoironia.

La storiella ebraica è raccontata dall'ebreo e tratta degli stereotipi che l'antisemita medio ha creato nel corso dei secoli.

«Perché gli ebrei hanno tutti un naso così enorme?
Perché l'aria è gratis!»

La storiella ebraica è anche un insegnamento, ma non vuole rivelare nulla: parte dal nonsense e ivi finisce, solo per suggerire, evocare, far pensare.

La storiella ebraica è anche un lamento: l'ebreo litiga con Dio, lo rimprovera, ma capita anche che lo consoli, e che lo canzoni.

«L'ebreo ride con Dio o contro Dio, ma non riderà mai senza Dio»

Bibliografia

  • Ferruccio Fölkel (a cura di), Storielle ebraiche, Milano, Rizzoli (BUR), 1988 (ISBN 88-17-16678-2)
  • Ferruccio Fölkel (a cura di), Nuove storielle ebraiche, Milano, Rizzoli (BUR), 1990 (ISBN 88-17-16763-0)
  • Sigmund Freud, Der Witz und seine Beziehung zum Unbewußten, 1905 (trad. it. Il motto di spirito e il suo rapporto con l'inconscio)
  • Salcia Landmann, Der jüdische Witz, Soziologie und Sammlung 13. edizione, Olten 1988 (ISBN 3-530-40649-X)
  • Andreas Martin, Robert Rothmann (a cura di), Jetz aber Tacheles!, R. Brockhaus 2001 (ISBN 3-417-20662-6)
  • Friedrich Torberg, WAI GESCHRIEN oder Salcia Landmann ermordet den jüdischen Witz - Anmerkungen zu einem beunruhigenden Bestseller in: Friedrich Torberg, PPP - Parodien, Pamphlete, Postscripta, Wien 1976 (ISBN 3-7844-1618-7)
  • Georg Wacks, Die Budapester Orpheumgesellschaft. Ein Varieté in Wien 1889-1919 (prefazione di Gerhard Bronner), Wien 2002, (ISBN 3-85493-054-2)
  • Cesare Musatti, Ebraismo e psicoanalisi, EST, 1982 (ISBN 88-7692-398-5)