Farmacoidiosincrasia: differenze tra le versioni
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Con il termine '''farmacoidiosincrasia''', si intende descrivere quel fenomeno mediante il quale un soggetto manifesta una particolare, eccessiva e/o violenta reazione patologica quando entra in contatto con [[farmaco|farmaci]] solidi, liquidi o gassosi. È una reattività dell'organismo a determinate sostanze che in soggetti normali risultano innocue. |
Con il termine '''farmacoidiosincrasia''', si intende descrivere quel fenomeno mediante il quale un soggetto manifesta una particolare, eccessiva e/o violenta reazione patologica quando entra in contatto con [[farmaco|farmaci]] solidi, liquidi o gassosi. È una reattività dell'organismo a determinate sostanze che in soggetti normali risultano innocue. |
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Pur essendo questa reazione tipicamente negativa, non è da confondersi con un fenomeno [[allergia|allergico]]. La differenza sostanziale tra le due manifestazioni è che mentre l'allergia è una reazione del [sistema immunitario]] a una sostanza che in certi soggetti è riconosciuto come estranea e perciò viene attaccata, l'idiosincrasia invece non è imputabile al sistema immunitario. |
Pur essendo questa reazione tipicamente negativa, non è da confondersi con un fenomeno [[allergia|allergico]]. La differenza sostanziale tra le due manifestazioni è che mentre l'allergia è una reazione del [[sistema immunitario]] a una sostanza che in certi soggetti è riconosciuto come estranea e perciò viene attaccata, l'idiosincrasia invece non è imputabile al sistema immunitario. |
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Può dipendere da vari fattori, quali per esempio una mancanza/presenza nell'organismo di particolari enzimi (che ostacolano l'assimilazione del farmaco o reagiscono al contatto con esso, anche in funzione del dosaggio), oppure una eccessiva sensibilità alla sostanza. |
Può dipendere da vari fattori, quali per esempio una mancanza/presenza nell'organismo di particolari enzimi (che ostacolano l'assimilazione del farmaco o reagiscono al contatto con esso, anche in funzione del dosaggio), oppure una eccessiva sensibilità alla sostanza. |
Versione delle 12:34, 30 ott 2015
Farmacoidiosincrasia | |
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Specialità | medicina d'emergenza-urgenza |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 995.3 |
ICD-10 | T78.4 |
Con il termine farmacoidiosincrasia, si intende descrivere quel fenomeno mediante il quale un soggetto manifesta una particolare, eccessiva e/o violenta reazione patologica quando entra in contatto con farmaci solidi, liquidi o gassosi. È una reattività dell'organismo a determinate sostanze che in soggetti normali risultano innocue.
Pur essendo questa reazione tipicamente negativa, non è da confondersi con un fenomeno allergico. La differenza sostanziale tra le due manifestazioni è che mentre l'allergia è una reazione del sistema immunitario a una sostanza che in certi soggetti è riconosciuto come estranea e perciò viene attaccata, l'idiosincrasia invece non è imputabile al sistema immunitario.
Può dipendere da vari fattori, quali per esempio una mancanza/presenza nell'organismo di particolari enzimi (che ostacolano l'assimilazione del farmaco o reagiscono al contatto con esso, anche in funzione del dosaggio), oppure una eccessiva sensibilità alla sostanza.
Cause
La causa è un'ipersensibilità al principio attivo, non riscontrabile necessariamente alla prima somministrazione. Essa può derivare da problemi genetici o da alterazioni proprie del paziente, come ad esempio una modifica dell'equilibrio farmacocinetico e farmacodinamico.
Terapia
La terapia più utilizzata circa questa reazione patologica si basa sulla somministrazione di farmaci antagonisti specifici.