Cuccìa (Calabria): differenze tra le versioni
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La '''''cuccìa''''' è un piatto tipico [[Calabria|calabrese]], a base di grano bollito e carne di capra e di maiale. Viene preparato tradizionalmente a [[Pedace]] in occasione della Festa della Madonna Addolorata detta "[[Festa della Pecorella]]". La preparazione del piatto richiede circa tre giorni e passa attraverso diverse fasi: la pulizia del grano, la successiva macerazione, la bollitura e la cottura nel tradizionale forno a legna. I primi accenni relativi a questa antica tradizione sono stati scritti da [[Vincenzo Padula]], prete poeta di [[Acri (Italia)|Acri]]. Attualmente non ci sono certezze sull'origine. Per assonanza e somiglianza un'ipotesi è quella della derivazione dal [[cus cus]], il tipico piatto arabo e [[Saraceni|saraceno]]. Per tale ragione il piatto risalirebbe alle origini del casale, quando i saraceni invasero [[Cosenza]]. Degno di nota è la particolarità dell'aggiunta di carne di maiale a quella della capra (della tradizione saracena) che sembra come l'appropriarsi di una pietanza per negarla a chi è di [[religione musulmana]] e ritiene il maiale un animale impuro. Un modo come per dire: "questo piatto, caro invasore, te lo rubo e lo modifico con la mia tradizione in modo che tu non possa più mangiarlo". |
La '''''cuccìa''''' è un piatto tipico [[Calabria|calabrese]], a base di grano bollito e carne di capra e di maiale. Viene preparato tradizionalmente a [[Pedace]] in occasione della Festa della Madonna Addolorata detta "[[Festa della Pecorella]]". La preparazione del piatto richiede circa tre giorni e passa attraverso diverse fasi: la pulizia del grano, la successiva macerazione, la bollitura e la cottura nel tradizionale forno a legna. I primi accenni relativi a questa antica tradizione sono stati scritti da [[Vincenzo Padula]], prete poeta di [[Acri (Italia)|Acri]]. |
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Attualmente non ci sono certezze sull'origine. Per assonanza e somiglianza un'ipotesi è quella della derivazione dal [[cus cus]], il tipico piatto arabo e [[Saraceni|saraceno]]. Per tale ragione il piatto risalirebbe alle origini del casale, quando i saraceni invasero [[Cosenza]]. Degno di nota è la particolarità dell'aggiunta di carne di maiale a quella della capra (della tradizione saracena) che sembra come l'appropriarsi di una pietanza per negarla a chi è di [[religione musulmana]] e ritiene il maiale un animale impuro. Un modo come per dire: "questo piatto, caro invasore, te lo rubo e lo modifico con la mia tradizione in modo che tu non possa più mangiarlo". |
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File:Preparazione cuccìa.jpg|Preparazione della cuccìa |
File:Preparazione cuccìa.jpg|Preparazione della cuccìa |
Versione delle 19:50, 16 mar 2014
Cuccìa | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Calabria |
Zona di produzione | Cosenza |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
La cuccìa è un piatto tipico calabrese, a base di grano bollito e carne di capra e di maiale. Viene preparato tradizionalmente a Pedace in occasione della Festa della Madonna Addolorata detta "Festa della Pecorella". La preparazione del piatto richiede circa tre giorni e passa attraverso diverse fasi: la pulizia del grano, la successiva macerazione, la bollitura e la cottura nel tradizionale forno a legna. I primi accenni relativi a questa antica tradizione sono stati scritti da Vincenzo Padula, prete poeta di Acri.
Origini
Attualmente non ci sono certezze sull'origine. Per assonanza e somiglianza un'ipotesi è quella della derivazione dal cus cus, il tipico piatto arabo e saraceno. Per tale ragione il piatto risalirebbe alle origini del casale, quando i saraceni invasero Cosenza. Degno di nota è la particolarità dell'aggiunta di carne di maiale a quella della capra (della tradizione saracena) che sembra come l'appropriarsi di una pietanza per negarla a chi è di religione musulmana e ritiene il maiale un animale impuro. Un modo come per dire: "questo piatto, caro invasore, te lo rubo e lo modifico con la mia tradizione in modo che tu non possa più mangiarlo".
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Preparazione della cuccìa
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Cuccìa