Concilio di Arles (314): differenze tra le versioni

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Il '''concilio di [[Arles]]''' fu tenuto nel [[314]], organizzato dall'imperatore [[Costantino I]] a causa dello scisma [[Donatismo|donatista]] che durava in [[Africa]] da circa un decennio, in seguito al rifiuto di un folto gruppo d'intransigenti vescovi africani di riconoscere Ceciliano, vescovo di [[Cartagine]], consacrato da Felice, un vescovo presunto "traditore" che nella persecuzione [[diocleziano|dioclezianea]] aveva destinato le [[Bibbia|Scritture]] al rogo.
Il '''concilio di [[Arles]]''' fu tenuto nel [[314]], organizzato dall'imperatore [[Costantino I]] a causa dello scisma [[Donatismo|donatista]] che durava in [[Africa]] da circa un decennio, in seguito al rifiuto di un folto gruppo d'intransigenti vescovi africani di riconoscere Ceciliano, [[vescovo di Cartagine]], consacrato da Felice, un vescovo presunto "traditore" che nella persecuzione [[diocleziano|dioclezianea]] aveva destinato le [[Sacre Scritture]] al rogo.


Il [[sinodo]] condannò i donatisti. Esso minacciò anche di [[scomunica]] tutti i soldati che volevano disertare dalle armate imperiali: il che tornava comodo a Costantino nella sua lotta contro [[Licinio]].
Il [[sinodo]] condannò i donatisti. Esso minacciò anche di [[scomunica]] tutti i soldati che volevano disertare dalle armate imperiali: il che tornava comodo a Costantino nella sua lotta contro [[Licinio]].

Versione delle 07:36, 10 dic 2012

Il concilio di Arles fu tenuto nel 314, organizzato dall'imperatore Costantino I a causa dello scisma donatista che durava in Africa da circa un decennio, in seguito al rifiuto di un folto gruppo d'intransigenti vescovi africani di riconoscere Ceciliano, vescovo di Cartagine, consacrato da Felice, un vescovo presunto "traditore" che nella persecuzione dioclezianea aveva destinato le Sacre Scritture al rogo.

Il sinodo condannò i donatisti. Esso minacciò anche di scomunica tutti i soldati che volevano disertare dalle armate imperiali: il che tornava comodo a Costantino nella sua lotta contro Licinio.

Successive indagini provarono non solo che Felice non era un traditore, ma che lo erano stati alcuni vescovi del movimento donatista. Sicché Costantino, vista la loro ostinazione a rifiutare le decisioni del sinodo, prese a reprimerli con la forza, facendo esiliare molti vescovi eretici e confiscare le loro chiese. Ma riuscì solo a creare dei martiri, finché, rassegnato, abbandonò la lotta.

Elenco dei partecipanti più importanti

Inoltre erano presenti:

  • Nizza: rappresentata dal diacono Innocenzo e dall'esorcista Agapista
  • Mende: diacono Geniale, delegato dalla Chiesa del Gévaudan, divenuto poi vescovo
  • Apt: la diocesi ed il suo vescovo erano rappresentati da Romano e Vittorio.
  • Orange: rappresentata da un chierico

Note

  1. ^ Régis Bertrand, Le Christ des Marseillais, La Thune, Marseille, 2008, p. 12 ISBN 978-2-913847-43-9
  2. ^ Materno avrebbe participato al concilio di Roma del 313 ed a quello di Arles nel 314).

Fonti