Titolo di viaggio: differenze tra le versioni
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Alcuni titoli di viaggio non devono essere vidimati: ad esempio, non si devono timbrare i biglietti ferroviari per treni nei quali la prenotazione è obbligatoria. Nel biglietto, è riportato numero del treno, orario e tratta di percorrenza, dati che impediscono di usare il biglietto due volte, anche se non è vidimato. In generale, possono non essere vidimati i titoli di viaggio associati a un certa tratta e orario di percorrenza, o direttamente al mezzo di trasporto e al posto prenotato. |
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Una serie di innovazioni permettono di superare il tradizionale titolo di viaggio cartaceo. |
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Alcune aziende, soprattutto per i biglietti di bus e tram, hanno introdotto nei biglietti cartacei una banda magnetica che viene letta dalla obliteratrice, in modo da evitare che il titolo di viaggio possa essere vidimato più volte di quelle consentite. |
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Altre, come Trenitalia, permettono di sostituire il biglietto cartaceo con un codice di pagamento, che viene comunicato al personale di bordo prima della partenza, e che servirà a dimostrare il regolare acquisto del titolo di viaggio. |
Altre, come Trenitalia, permettono di sostituire il biglietto cartaceo con un codice di pagamento, che viene comunicato al personale di bordo prima della partenza, e che servirà a dimostrare il regolare acquisto del titolo di viaggio. |
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Versione delle 14:44, 6 lug 2012
Il titolo di viaggio detto anche ticket o più comunemente biglietto corrisponde ad un'imposta da pagare per usufruire del servizio di trasporto pubblico come autobus, tram e alcuni tratti ferroviari urbani.
Per dimostrare l'avvenuto pagamento la legge obbliga[quale legge?] le società di trasporto pubblico locali l'immissione nel mercato di particolari ticket che variano dal tipo di trasporto alla lunghezza della tratta. Un titolo di viaggio però non abilita ad usufruire in modo illimitato del servizio. Infatti il titolo ha una scadenza variabile tra un minimo stabilito dalla legge di 75 minuti[quale legge?] ad un massimo illimitato stabilito dalla società che ha rilasciato il ticket. Aspetto molto importante che spesso viene sottovalutato è il fatto che non basta acquistare il biglietto per poter usufruire del servizio di trasporto richiesto. Dopo averlo comperato, infatti, è necessario timbrarlo in una macchina apposita (detta validatore), generalmente situata all'interno del mezzo, ma molto spesso presente anche presso le relative fermate o stazioni. Dal momento della timbratura il titolo di viaggio è valido e da questo momento avviene il calcolo dei minuti di scadenza.
La legge stabilisce inoltre in modo molto preciso le persone che sono esenti dal pedaggio[quale legge?]:
- Invalidi di guerra
- Personale appartenente ad un gruppo di pubblica sicurezza
- Tutti i ragazzi al di sotto dei 12 anni di età
- Persone in evidente stato di handicap
Tutti questi punti devono essere documentabili al momento della richiesta del controllore.
Alcuni titoli di viaggio non devono essere vidimati: ad esempio, non si devono timbrare i biglietti ferroviari per treni nei quali la prenotazione è obbligatoria. Nel biglietto, è riportato numero del treno, orario e tratta di percorrenza, dati che impediscono di usare il biglietto due volte, anche se non è vidimato. In generale, possono non essere vidimati i titoli di viaggio associati a un certa tratta e orario di percorrenza, o direttamente al mezzo di trasporto e al posto prenotato.
Innovazioni
Una serie di innovazioni permettono di superare il tradizionale titolo di viaggio cartaceo.
Alcune aziende, soprattutto per i biglietti di bus e tram, hanno introdotto nei biglietti cartacei una banda magnetica che viene letta dalla obliteratrice, in modo da evitare che il titolo di viaggio possa essere vidimato più volte di quelle consentite.
Altre, come Trenitalia, permettono di sostituire il biglietto cartaceo con un codice di pagamento, che viene comunicato al personale di bordo prima della partenza, e che servirà a dimostrare il regolare acquisto del titolo di viaggio.
Voci correlate
Altri progetti
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