Spigolo: differenze tra le versioni
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La parola '''spigolo''' (dal [[Lingua latina|latino]] ''spiculum'', diminutivo di ''spica'', punta) è utilizzata nella [[geometria solida]] per indicare i [[Segmento|segmenti]] comuni a due [[Faccia|facce]] di un [[poliedro]], ovvero i [[Lato (geometria)|lati]] di tali facce. |
La parola '''spigolo''' (dal [[Lingua latina|latino]] ''spiculum'', diminutivo di ''spica'', punta) è utilizzata nella [[geometria solida]] per indicare i [[Segmento|segmenti]] comuni a due [[Faccia|facce]] di un [[poliedro]], ovvero i [[Lato (geometria)|lati]] di tali facce. |
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Secondo una relazione scoperta da [[Eulero]], il numero di spigoli in un poliedro è pari alla [[somma]] fra il numero di facce e il numero di [[Vertice|vertici]] del poliedro stesso, diminuita di due. |
Secondo una relazione scoperta da [[Eulero]], il numero di spigoli in un poliedro è pari alla [[somma]] fra il numero di facce e il numero di [[Vertice (geometria)|vertici]] del poliedro stesso, diminuita di due. |
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Talora è detta spigolo anche la [[retta]] di [[intersezione]] fra due [[Piano (geometria)|piani]] non paralleli. |
Talora è detta spigolo anche la [[retta]] di [[intersezione]] fra due [[Piano (geometria)|piani]] non paralleli. |
Versione delle 18:44, 17 set 2006
La parola spigolo (dal latino spiculum, diminutivo di spica, punta) è utilizzata nella geometria solida per indicare i segmenti comuni a due facce di un poliedro, ovvero i lati di tali facce.
Secondo una relazione scoperta da Eulero, il numero di spigoli in un poliedro è pari alla somma fra il numero di facce e il numero di vertici del poliedro stesso, diminuita di due.
Talora è detta spigolo anche la retta di intersezione fra due piani non paralleli.