Lord Soth: differenze tra le versioni

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'''Lord Soth''', il Cavaliere della Rosa Nera (nome completo: Lord Loren Soth di Dargaard Keep), è un personaggio inventato dei reami fantasy di Dragonlance e più tardi Ravenloft.E' un cavaliere della morte e un Cavaliere di Solamnia decaduto del mondo di Krynn.
'''Lord Soth''', il Cavaliere della Rosa Nera (nome completo: Lord Loren Soth di Dargaard Keep), è un personaggio inventato dei reami fantasy di Dragonlance e più tardi Ravenloft. È un cavaliere della morte e un Cavaliere di Solamnia decaduto del mondo di Krynn.
Secondo Tracy Hickman, aveva bisogno di un personaggio potente per gli Eroi delle Lance per lottare alla Torre del Gran Clerist, e Lord Soth è entrato improvvisamente nella sua mente con storia e personalità complete.
Secondo Tracy Hickman, aveva bisogno di un personaggio potente per gli Eroi delle Lance per lottare alla Torre del Gran Clerist, e Lord Soth è entrato improvvisamente nella sua mente con storia e personalità complete.

Versione delle 12:57, 28 mag 2006

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Lord Soth, il Cavaliere della Rosa Nera (nome completo: Lord Loren Soth di Dargaard Keep), è un personaggio inventato dei reami fantasy di Dragonlance e più tardi Ravenloft. È un cavaliere della morte e un Cavaliere di Solamnia decaduto del mondo di Krynn.

Secondo Tracy Hickman, aveva bisogno di un personaggio potente per gli Eroi delle Lance per lottare alla Torre del Gran Clerist, e Lord Soth è entrato improvvisamente nella sua mente con storia e personalità complete.

Aspetto Fisico

In tutta la sua gloria di non morto, Soth si erge per ben 1,95 metri o più. Indossa un'armatura completa di piastre Solamniche di fattura antica. Danni di molte battaglie danneggiano l'ornamentazione delicata sulla sua armatura, oscurando i suoi intagli intricati di martin pescatori Knight of thee di rose, lasciando solamente una rosa nera e carbonizzata sulla corazza che è divenuta il simbolo di Soth. Un lungo mantello porpora sta pesantemente appeso sulla sua spalla, che sventola dietro di lui fin quasi alle ginocchia. Un ciuffo di capelli neri e lunghi sovrasta il suo elmo, come si portava prima, antico come il resto della sua armatura. Una spada nera del sangue di vittime innumerevoli è appesa rinfoderata al suo fianco. Del cavaliere della morte stesso, solamente due punti fiammeggianti rossi come il sangue brillano dalle fenditure per gli occhi sull'elmo. La sua voce sembra un'eco dalle profondità di una caverna smisurata. Come per tutti i cavalieri della morte, vi è sempre un'aura di freddo dell'oltretomba attorno a Soth, il portamento che è così terrificante che anche i kender ne sono spaventati.

Quando viaggia, Soth monta su un incubo, un destriero demoniaco con pelle di ebano e zoccoli di solito fiammeggianti.

Combattimento

Anche se malvagio e pieno di odio intenso per tutte le creature viventi, la maggior parte del tempo Soth mantiene le parvenze dell'orgoglio che ha avuto come cavaliere di Solamnia, e lotta onorevolmente. Non tende mai un agguato a un nemico di spalle, nè colpisce prima che il nemico abbia sguainato la sua arma. Soth è, a parte da questi fatti comunque un nemico terribile. Un'abominio non morto, Soth ha forza sovrumana che viene migliorata ulteriormente dalla sua abilità con la spada; qualcosa che ha imparato come precedente Cavaliere della Rosa. Soth può scagliare anche vari tipi di incantesimi, incluse enormi palle infuocate, difese magiche che assordano o uccidono i nemici, muri di ghiaccio, coni di freddo ecc. Con una sola parola Soth può spegnere la vita di un drago rosso, (come Parola del Potere: Uccidere) , o distruggere il grande insediamento urbano di Palanthas che era precedentemente noto come la "Città mai Conquistata"

Storia

La vita da Cavaliere

Soth era un Cavaliere della Rosa, il rango di cavaliere più estimato nei Cavalieri di Solamnia ed era sposato. Lui e sua moglie, Lady Korrine di Gladria, tentarono più e più volte di avere un figlio che fosse l'erede di Soth ma ebbero pochi risultati positivi. La moglie di Soth visitò poi una strega che l'aiutasse con questo problema che poi fu d'accordo, ma avvertì che il bambino sarebbe stato una rappresentazione dell'anima di Soth. Pensando che Loran Soth fosse puro di cuore, la moglie non ebbe nessuna paura di questo avvertimento. Poco tempo dopo, mentre viaggiava coi suoi seguaci fedeli incontrarono una banda di orchi che attaccava un gruppo di sacerdotesse elfiche. Uccisero gli orchi ma Soth si innamorò della sacerdotessa più bella, l'elfa Silvanesti Isolde Denissa, e successivamente riuscì a sedurrla riportandola indietro a Dargaard Keep spacciandola per una sua amica al pubblico e a sua moglie. Il giorno in cui la moglie di Soth partorì lo sforzo fu molto doloroso. Dopo ore di parto il "bambino" venne alla luce. Aveva la faccia simile a quella di un cucciolo di drago, con due braccia da un lato ed una gamba dall'altro. L'ultima gamba si trovava vicino alle natiche, come una coda. Soth andò su tutte le furie e, pensando sua moglie lo avesse tradito con qualche genere di demone e poi squartò lei e l'abominio. Soth chiese poi a Caradoc, il suo tenente, di liberarsi dell'evidenza e rivelare la notizia delle morti come un parto difficile. L'indiscrezione di Soth si scoprì quando la domestica della padrona elfa, Mirrel Martlin, rivelò ai suoi superiori di essere incinta del figlio bastardo di Soth. Soth fu portato a Palanthas, dove fu condotto di fronte all'Alta Corte di Giustizia. La corte lanciò poi un incantesimo a Istvan il Guaritore, l'uomo che aveva fatto nascere il suo primo "figlio". L'incantesimo costringeva Istvan a dire solamente la verità. Egli rivelò che il "figlio" e la madre, erano vivi e sani dopo la nascita, ma erano stati assassinati da Soth. Soth fu spogliato del suo rango e fu bandito dal Cavalierato. Sarebbe stato giustiziato e non avrebbe avuto con se i suoi seguaci che tornarono dalla sua esecuzione alla sua patria, Dargaard Keep.

La Maledizione della non-morte

Assediato dagli altri cavalieri, l'umore di Soth divenne nero, colpendo anche sua moglie più di un'occasione. Quando si rese conto del mostro che era divenuto, invocò l'aiuto della divinità Paladine. Sua moglie pregò la divinità Mishakal. Mishakal le mostrò il futuro e la distruzione che l'arrogante Re Prete di Istar stava quasi per far calare su Krynn. Le disse che Soth avrebbe potuto fermare il Cataclisma combattendo contro il Re Prete e abbattendolo. Come ricompensa, lui sarebbe stato riscattato. A causa del grande potere del Re Prete, lui sarebbe comunque morto nel tentativo. Isolde disse a Soth della sua visione. Egli si impegnò in questa ricerca, ma incontrò un gruppo di tre matrone elfiche. Esse avvelenarono la mente di Soth con bugie sull'infedeltà di sua moglie. Gli dissero che era stato mandato in ricerca perché sua moglie sapeva che sarebbe morto, ciò che da molto tempo desiderava. Adirato, Soth abbandonò la sua ricerca e confrontò sua moglie nel momento in cui il Cataclisma cominciò. Un candeliere caddè su sua moglie e sul figlio neonato, incendiandola. Sua moglie lo implorò di salvare il loro bambino, ma Soth evitò di farlo, per prevenire che suo figlio crescesse come aveva voluto Loren. Quando la vita di lei finì, lei lo maledisse, "Vivrai la vita di ogni anima di cui hai provocato la morte oggi", e pronunciata la maledizione il fuoco sommerse l'intera fortezza, apparentemente uccidendo Soth, i suoi seguaci, ed il resto degli abitanti della fortezza. Ma Soth non morì. Divenne un Cavaliere della Morte, ed i suoi seguaci divennero guerrieri scheletrici. Le tre matrone elfe divennero banshee, maledette per ricordargli la sua follia ogni notte.

Guerra delle Lance

Nell'evento in cui Takhisis stava tentando di entrare in Krynn nella sua forma fisica, Soth era al comando della sua legione di non morti. Sotto il suo comando, un grande numero di creature non morte (inclusi molti dei suoi seguaci cavalieri della morte e banshee con carri trainati da viverne) aprì una breccia in Palanthas, la Città mai Conquistata. Comunque, Soth aveva i suoi propri motivi. La sua meta era non servire Takhisis, ma acquisire l'anima di uno dei suoi generali, un Sommo signore dei draghi, la donna umana, Kitiara Uth Matar (la cui natura autosufficiente e il suo istinto di sopravvivenza aveva riacceso in qualche modo il suo cuore di non morto), e farla divenire la sua consorte eterna. Comunque, a causa della slealtà di uno dei suoi servitori, Caradoc, il suo piano andò in fumo. Il gioco di ruolo per PC Death Knights of Krynn nel quale Soth è rappresentato è ambientato durante questa era.

Dominio in Ravenloft

Le nebbie di Ravenloft strapparono Soth e Caradoc da Krynn mentre i due combattevano, e li disgiunse. Quando le nebbie di Ravenloft presero Soth, lui fu portato nel dominio di Barovia. Volendo ritornare a Krynn, Soth cercò Strahd Von Zarovich, il sovrano del dominio sperando che Strahd l'aiutasse. Strahd tentò di usare Soth a suo vantaggio ma questo gli costò solamente un drago rosso, che era uno dei suoi guardiani del castello. Dopo una serie di avventure con la ragazza Vistani Magda e il tasso mannaro Azrael Dak, Soth aveva scoperto che Strahd stava nascondendo Caradoc da lui. Soth attaccò incessantemente Strahd ed il vampiro non ebbe nessuna alternativa che rilasciare Caradoc per tenere il suo dominio integro. Soth iseguì poi Caradoc finché finalmente lo catturò sull'orlo delle nebbie. A Soth fu concesso poi il dominio Sithicus ("terra di spettri" nella lingua elfica)in Ravenloft dalle nebbie ma fu privato della la sua vendetta contro Caradoc. Il suo castello, Nedragaard Keep, era una caricatura della argaard di Krynn che cambiava continuamente forma, così Soth non riusciva a mantenere l'ordine militare com'era abituato. La storia della sua ascensione è raccontata in Knight of the Black Rose, la storia della sua liberazione è raccontata in Specter of the Black Rose.

Guerra dell'Anima

Al suo ritorno a Krynn, Mina, l'Eletta di Takhisis, tentò di arruolare Soth per condurre gli eserciti della Regina Scura.L'esperienza di Soth in Sithicus l'aveva però cambiato, ed in virtù di questo rifiutò la sua offerta. In tutto il tempo nel Reame del Terrore, Soth si trovò ad entrare in molti mondi speculari, ognuno che conteneva una porzione del suo passato. Queste immagini furono sufficienti da alterare il suo essere per sempre, facendo ritornare un piccolo pezzo della sua umanità. In ritorsione a questo insulto, Takhisis ripristinò la mortalità di Soth, schiacciandolo sotto la breccia della sua stessa fortezza. Il cavaliere caduo perì col suo onore ripristinato, sapendo che avrebbe cercato la matrona elfica e suo figlio nella vita ultraterrena per sempre.