Ignifugo: differenze tra le versioni
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Un materiale è definito '''ignifugo'''(dal latino ''ignis'', fuoco)se non infiammabile oppure se possiede caratteristiche grazie alle quali viene molto ridotta o molto ritardata la sua [[combustione]]. |
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Un materiale può essere completamemente ignifugo, cioè completamente incombustibile, in questo caso si definisce di "classe di reazione al [[fuoco]] 0"; oppure parzialmente ignifugo, in questo caso si definisce di classe di reazione al fuoco 1, 2, 3, 4, 5 - all'aumento della classe corrisponde una maggior facilità nello sviluppo della [[combustione]]. |
Un materiale può essere completamemente ignifugo, cioè completamente incombustibile, in questo caso si definisce di "classe di reazione al [[fuoco]] 0"; oppure parzialmente ignifugo, in questo caso si definisce di classe di reazione al fuoco 1, 2, 3, 4, 5 - all'aumento della classe corrisponde una maggior facilità nello sviluppo della [[combustione]]. |
Versione delle 15:38, 18 giu 2009
Un materiale è definito ignifugo(dal latino ignis, fuoco)se non infiammabile oppure se possiede caratteristiche grazie alle quali viene molto ridotta o molto ritardata la sua combustione.
Un materiale può essere completamemente ignifugo, cioè completamente incombustibile, in questo caso si definisce di "classe di reazione al fuoco 0"; oppure parzialmente ignifugo, in questo caso si definisce di classe di reazione al fuoco 1, 2, 3, 4, 5 - all'aumento della classe corrisponde una maggior facilità nello sviluppo della combustione.
Molti materiali particolarmente infiammabili possono essere sottoposti a ignifugazione, tramite la quale si riduce la loro classe di reazione al fuoco. L'utilizzo di sostanze ignifughe e di ignifugazione diminuisce notevolmente il rischio che si sviluppi un incendio oppure ne aumenta i tempi di propagazione.