Finanza frattale: differenze tra le versioni

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Le formulazioni originali del Mandelbrot, ancora non giunte a completa maturazione, vennero lasciate cadere all'inizio della decade successiva, anche a causa dell'amplissima diffusione raggiunta dalle teorie finanziarie ormai classiche elaborate da [[Markowitz]], [[Sharpe]], [[Bachelier]], ed infine [[Black]] e [[Scholes]] nel [[1973]], con la loro celeberrima formula per la valutazione delle [[opzioni]]. Va anche ricordato che, all'epoca, il termine stesso di ''frattale'' non era ancora stato coniato dal suo autore.
Le formulazioni originali del Mandelbrot, ancora non giunte a completa maturazione, vennero lasciate cadere all'inizio della decade successiva, anche a causa dell'amplissima diffusione raggiunta dalle teorie finanziarie ormai classiche elaborate da [[Markowitz]], [[Sharpe]], [[Bachelier]], ed infine [[Black]] e [[Scholes]] nel [[1973]], con la loro celeberrima formula per la valutazione delle [[opzioni]]. Va anche ricordato che, all'epoca, il termine stesso di ''frattale'' non era ancora stato coniato dal suo autore.

E' soltanto negli anni Novanta che l'evoluzione delle teorie finanziarie di Mandelbrot e la crescente popolarità della modellistica frattale, unite al verificarsi di una serie di crolli dei mercati (apparentemente inspiegabili, almeno dalle teorie classiche) portano ad una forte rinascita dell'interesse per la finanza frattale, da parte sia del mondo accademico che dei professionisti del settore.

Versione delle 01:33, 22 gen 2006

Per finanza frattale si intende l'applicazione di metodi, modelli e tecniche propri della geometria frattale all'analisi delle complesse dinamiche dei mercati finanziari; la concezione frattale della finanza si è evoluta nel corso dei decenni ad opera di Benoit Mandelbrot, in parallelo allo sviluppo dei frattali stessi.

Nella prima metà degli anni Sessanta, i primi lavori di Mandelbrot tesi ad evidenziare la natura turbolenta dei mercati, costituenti sistemi dinamici estremamente complessi in quanto affetti insieme da fattori esogeni ed endogeni, suscitarono allo stesso tempo grande interesse e vivaci controversie, perchè potenzialmente in grado di minare alla base le concezioni ortodosse in materia, basate su assunti troppo semplicistici di regolarità e razionalità.

Le formulazioni originali del Mandelbrot, ancora non giunte a completa maturazione, vennero lasciate cadere all'inizio della decade successiva, anche a causa dell'amplissima diffusione raggiunta dalle teorie finanziarie ormai classiche elaborate da Markowitz, Sharpe, Bachelier, ed infine Black e Scholes nel 1973, con la loro celeberrima formula per la valutazione delle opzioni. Va anche ricordato che, all'epoca, il termine stesso di frattale non era ancora stato coniato dal suo autore.

E' soltanto negli anni Novanta che l'evoluzione delle teorie finanziarie di Mandelbrot e la crescente popolarità della modellistica frattale, unite al verificarsi di una serie di crolli dei mercati (apparentemente inspiegabili, almeno dalle teorie classiche) portano ad una forte rinascita dell'interesse per la finanza frattale, da parte sia del mondo accademico che dei professionisti del settore.