Visione cieca: differenze tra le versioni

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Il fenomeno del '''blindsight''' (o della "'''visione cieca'''"), consiste nella preservata capacità, a fronte di [[lesione|lesioni]] nell'[[area visiva primaria]], di localizzare uno stimolo nello spazio, se la risposta può essere eseguita attraverso un movimento [[occhio|oculare]] o una indicazione manuale. Il soggetto dichiara di non poter essere in grado di vedere ed alla richiesta di localizzare uno stimolo visivo nello spazio gli viene chiesto di indicare casualmente un punto dello spazio ed in maniera del tutto inconsapevole il soggetto dà un numero di risposte corrette che non possono essere attribuite al caso.
Il fenomeno del '''blindsight''' (o della "'''visione cieca'''") consiste nella preservata capacità di localizzare uno stimolo visivo che si trovi nella parte del campo visivo colpita da [[scotoma]] e quindi cieca.


Questo fenomeno venne descritto per la prima volta da Poeppel, Held e Frost nel 1973, in un esperimento in cui vennero inviati nella zona scotomatica degli stimoli non strutturati, e fu richiesto ai pazienti, alla comparsa dello stimolo, di fare un movimento oculare verso di esso. Quello che emerse fu una significativa correlazione tra la posizione dello stimolo e la posizione degli occhi dopo la stimolazione.
In generale, una lesione che distrugga una zona circoscritta dell'area visiva primaria determina uno [[scotoma]] se limitata ad una parte del [[campo visivo]] oppure se estesa [[cecità corticale]]. Una lesione di questo genere, come detto, lascia intatta la capacità di localizzare gli stimoli nello spazio.
Nella prima descrizione del fenomeno vennero inviati nella zona scotomatica degli stimoli non strutturati, e fu richiesto ai pazienti, alla comparsa dello stimolo, di fare un movimento oculare verso di esso. Quello che emerse fu una significativa correlazione tra la posizione dello stimolo e la posizione degli occhi dopo la stimolazione.


Questi risultati furono spiegati nel contesto della [[teoria dei due sistemi visivi]], secondo la quale il [[sistema retino-genicolo-striato]] serve alla identificazione (via del "What") degli oggetti mentre il [[sistema retino-collicolo-extrastriato]] serve alla localizzazione (via del “Where”) nello spazio degli stimoli visivi.
La spiegazione della visione cieca si basa sulla teoria dei due sistemi visivi, secondo la quale esiste un sistema deputato alla discriminazione degli stimoli visivi (il [[sistema retino-genicolo-striato]]), mentre un secondo sistema si occupa specificamente della localizzazione spaziale di detti stimoli (il [[sistema retino-collicolo-extrastriato]]), quindi una lesione che causi scotoma (quindi confinata alla corteccia visiva primaria, facente parte del primo sistema su descritto) lascerebbe intatto il secondo sistema e la sua funzione di localizzazione spaziale.
Il fenomeno del blindsight scompare quando il paziente deve mantenere gli occhi sul punto di fissazione e contemporaneamente indicare manualmente la posizione dello stimolo.
Il fenomeno del blindsight scompare quando il paziente deve mantenere gli occhi sul punto di fissazione e contemporaneamente indicare manualmente la posizione dello stimolo.



Versione delle 21:17, 20 set 2008

Template:Disclaimer soccorso Il fenomeno del blindsight (o della "visione cieca") consiste nella preservata capacità di localizzare uno stimolo visivo che si trovi nella parte del campo visivo colpita da scotoma e quindi cieca.

Questo fenomeno venne descritto per la prima volta da Poeppel, Held e Frost nel 1973, in un esperimento in cui vennero inviati nella zona scotomatica degli stimoli non strutturati, e fu richiesto ai pazienti, alla comparsa dello stimolo, di fare un movimento oculare verso di esso. Quello che emerse fu una significativa correlazione tra la posizione dello stimolo e la posizione degli occhi dopo la stimolazione.

La spiegazione della visione cieca si basa sulla teoria dei due sistemi visivi, secondo la quale esiste un sistema deputato alla discriminazione degli stimoli visivi (il sistema retino-genicolo-striato), mentre un secondo sistema si occupa specificamente della localizzazione spaziale di detti stimoli (il sistema retino-collicolo-extrastriato), quindi una lesione che causi scotoma (quindi confinata alla corteccia visiva primaria, facente parte del primo sistema su descritto) lascerebbe intatto il secondo sistema e la sua funzione di localizzazione spaziale. Il fenomeno del blindsight scompare quando il paziente deve mantenere gli occhi sul punto di fissazione e contemporaneamente indicare manualmente la posizione dello stimolo.

Quindi, la spiegazione del blindsight basata sui due sistemi visivi prevede che le attività svolte dal sistema retino-genicolo-striato siano danneggiate, quindi nella zona scotomatica non sono previste capacità discriminative intatte, con l'eccezione della posizione spaziale degli stimoli.

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