Franchincenso: differenze tra le versioni

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Il franchincenso (il cui nome fa riferimento alla sua preminenza come "vero" o "franco" incenso) è noto impropriamente anche come '''olibano''', termine che deriva dall'[[lingua araba|arabo]] ''al-lubán'' ("il latte"), un riferimento alla sostanza lattiginosa estratta dall'albero, ma in realtà l'olibano si estrae dalla ''[[Boswellia serrata]]'' e presenta il caratteristico profumo agrumato.
Il franchincenso (il cui nome fa riferimento alla sua preminenza come "vero" o "franco" incenso) è noto impropriamente anche come '''olibano''', termine che deriva dall'[[lingua araba|arabo]] ''al-lubán'' ("il latte"), un riferimento alla sostanza lattiginosa estratta dall'albero, ma in realtà l'olibano si estrae dalla ''[[Boswellia serrata]]'' e presenta il caratteristico profumo agrumato.


Il franchincenso veniva usato lautamente nei riti religiosi. Nel ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' 2:11, [[oro]], (franch)incenso e [[mirra]] erano i tre doni offerti a [[Gesù]] dai [[Re Magi]] provenienti da oriente. Lo sviluppo della cristianità depresse il mercato del franchincenso durante il [[IV secolo]], la [[desertificazione]] rese più difficile la percorrenza delle rotte carovaniere che passavano attraverso il deserto del [[Rub' al-Khali]], in [[Arabia]], e le crescenti incursioni dei [[Popoli nomadi|nomadi]] [[Parti]] nel [[Vicino Oriente]] fecero sì che il commercio del franchincenso si riducesse ai minimi termini dopo il [[300]].
Il franchincenso veniva usato lautamente nei riti religiosi. Nel ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' 2:11, [[oro]], (franch) incenso e [[mirra]] erano i tre doni offerti a [[Gesù]] dai [[Re Magi]] provenienti da oriente. Lo sviluppo della cristianità depresse il mercato del franchincenso durante il [[IV secolo]], la [[desertificazione]] rese più difficile la percorrenza delle rotte carovaniere che passavano attraverso il deserto del [[Rub' al-Khali]], in [[Arabia]], e le crescenti incursioni dei [[Popoli nomadi|nomadi]] [[Parti]] nel [[Vicino Oriente]] fecero sì che il commercio del franchincenso si riducesse ai minimi termini dopo il [[300]].


Si narra che l'imperatore romano [[Nerone]] abbia bruciato un quantitativo di franchincenso pari al fabbisogno di un anno della città di [[Roma]], in occasione dei [[funerale]] della moglie [[Poppea]].
Si narra che l'imperatore romano [[Nerone]] abbia bruciato un quantitativo di franchincenso pari al fabbisogno di un anno della città di [[Roma]], in occasione dei [[funerale]] della moglie [[Poppea]].

Versione delle 15:18, 12 set 2008

100g di resina di franchincenso.

Il franchincenso è una resina aromatica ricavata dalla Boswellia thurifera o B. sacra. Viene utilizzata nell'incenso.

Il franchincenso (il cui nome fa riferimento alla sua preminenza come "vero" o "franco" incenso) è noto impropriamente anche come olibano, termine che deriva dall'arabo al-lubán ("il latte"), un riferimento alla sostanza lattiginosa estratta dall'albero, ma in realtà l'olibano si estrae dalla Boswellia serrata e presenta il caratteristico profumo agrumato.

Il franchincenso veniva usato lautamente nei riti religiosi. Nel Vangelo secondo Matteo 2:11, oro, (franch) incenso e mirra erano i tre doni offerti a Gesù dai Re Magi provenienti da oriente. Lo sviluppo della cristianità depresse il mercato del franchincenso durante il IV secolo, la desertificazione rese più difficile la percorrenza delle rotte carovaniere che passavano attraverso il deserto del Rub' al-Khali, in Arabia, e le crescenti incursioni dei nomadi Parti nel Vicino Oriente fecero sì che il commercio del franchincenso si riducesse ai minimi termini dopo il 300.

Si narra che l'imperatore romano Nerone abbia bruciato un quantitativo di franchincenso pari al fabbisogno di un anno della città di Roma, in occasione dei funerale della moglie Poppea.

La città perduta di Ubar (Wabar), talvolta identificata con Iram delle Colonne (Iram Dhāt al-‘Imād), nell'odierno Oman, si ritiene sia stata un centro del commercio del franchincenso lungo la recentemente riscoperta "via dell'incenso". Ubar venne riscoperta agli inizi degli anni '90 e vi si stanno attualmente effettuando scavi archeologici.

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