Opistodomo: differenze tra le versioni

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[[Image:Peripteros-Plan-Opisthodom-bjs.png|thumb|right|200px|Pianta di un tempio con l'opistodomo evidenziato]]
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Nel [[tempio greco]] l''''opistodomo''' è lo spazio posto dietro la cella (dal greco οπισθόδομος, composto da ''ópisthen'' "di dietro" + ''dómos'' "stanza").
Nel [[tempio greco]] l''''opistodomo''' è lo spazio posto dietro la cella (dal greco οπισθόδομος, composto da ''ópisthen'' "di dietro" + ''dómos'' "stanza").



Versione delle 08:31, 30 apr 2008

Pianta di un tempio con l'opistodomo evidenziato

Nel tempio greco l'opistodomo è lo spazio posto dietro la cella (dal greco οπισθόδομος, composto da ópisthen "di dietro" + dómos "stanza").

Esso poteva contenere le suppellettili utili al rito e ai sacrifici. Dato che l'opistodomo ospitava anche le ricche offerte consacrate agli dei, era chiuso con cancellate metalliche. Vi potevano accedere solo i sacerdoti. Ma solitamente e principalmente l'opistodomo era costruito solamente per creare quella perfezione, identificata nell'analoghìa. Infatti, la sua costruzione creava simmetria, in relazione al pronao.

Nei templi di età arcaica l'opistodomo è più ampio del pronao e le sue ante non sono allineate con le colonne laterali della peristasi, mentre in età classica esso tende ad assumere dimensioni uguali o minori e ad allinearsi con la terza colonna del colonnato laterale. Generalmente si trova nella configurazione del vano "distilo in antis" ovvero con due colonne (distilo) tra le ante.