Clickbait: differenze tra le versioni
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Clickbait (o clickbaiting, tradotto "esca da clic"), in italiano acchiappaclic, è un termine che indica un contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile d'internauti, per generare rendite pubblicitarie online[1][2].
Generalmente il clickbait si avvale di titoli accattivanti e sensazionalisti che incitano l'utente a cliccare, facendo leva sull'aspetto emozionale di chi vi accede. Il suo obiettivo è quello di attirare chi apre questi link per incoraggiarli a condividerne il contenuto per aumentarne la diffusione, tramite condivisione sui vari social network, aumentandone quindi in maniera esponenziale i proventi pubblicitari[3][4][5].
È frequente da parte di molti siti fare pseudo-informazione narrando taluni fatti in maniera strumentale, distorcendone la realtà; a contrastare questo fenomeno vi sono siti di debunking dove ciò che è riportato in questi link viene smentito, evidenziandone la mancanza di fonti informative affidabili[6].
Il clickbait viene esercitato talvolta anche su piattaforme di video sharing (ad esempio YouTube[7]) pubblicando in maniera ingannevole, come anteprima di un video, un fotogramma di genere differente dal contenuto realmente presente allo scopo di aumentarne le visualizzazioni[8][9].
Esempi
Bibliografia
- Jaron Lanier, Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social, trad. Francesca Mastruzzo, Milano, Il Saggiatore, 2018. ISBN 9788842825166
Voci correlate
- Bufala
- Deontologia giornalistica
- Disinformazione
- Etica dei media
- Manipolazione dell'informazione
- Persuasione
- Post-verità
Collegamenti esterni
- acchiappaclick, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- clickbait, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- The Black List, la lista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione! – ULTIMO AGGIORNAMENTO LUGLIO 2020, su BUTAC, 13 aprile 2014. URL consultato il 15 luglio 2020 (archiviato il 7 luglio 2020).
- Andrea Coccia, Fenomenologia del "click baiting", su Linkiesta.it, 29 luglio 2014. URL consultato il 15 luglio 2020 (archiviato il 31 maggio 2020).
Note
- ^ Clickbait - the changing face of online journalism, BBC, 14 September 2015.
- ^ What is clickbait?, su niemanlab.org, Niewman labs.«Clickbait is in the eye of the beholder, but Facebook defines it as 'when a publisher posts a link with a headline that encourages people to click to see more, without telling them much information about what they will see.'»
- ^ Derek Thompson, Upworthy: I Thought This Website Was Crazy, but What Happened Next Changed Everything, su theatlantic.com, The Atlantic, November 14, 2013.
- ^ Katy Waldman, Mind the 'curiosity gap': How can Upworthy be 'noble' and right when its clickbait headlines feel so wrong?, su news.nationalpost.com, National Post, May 23, 2014.
- ^ Emily Shire, Saving Us From Ourselves: The Anti-Clickbait Movement, 14 July 2014.
- ^ Debunking e fake news: due facce della stessa medaglia, su Culture Digitali, 5 giugno 2020. URL consultato il 23 agosto 2021.
- ^ Jonah Berger, What Makes online Content Viral?, Journal of Marketing Research, 2012, pp. 190–205.
- ^ Ingram, Mathew, The internet didn't invent viral content or clickbait journalism — there's just more of it now, and it happens faster, su gigaom.com, GigaOM, 1º April 2014.
- ^ Drell, Cady, How Son of Sam Changed America, su rollingstone.com, Rolling Stone, 29 July 2016.
- ^ (EN) You'll Be Outraged at How Easy It Was to Get You to Click on This Headline, in Wired. URL consultato il 23 agosto 2021.