Cronografo: differenze tra le versioni

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Il “Contatore di terzi” di [[Louis Moinet]] è riconosciuto e attestato da numerose perizie indipendenti come il primo cronografo della storia.<ref>[http://www.orologidiclasse.com/louis-moinet-inventore-cronografo-video/]</ref>
Il “Contatore di terzi” di [[Louis Moinet]] è riconosciuto e attestato da numerose perizie indipendenti come il primo cronografo della storia.<ref>[http://www.orologidiclasse.com/louis-moinet-inventore-cronografo-video/]</ref>


Iniziato nel 1815 e terminato nel 1816, si tratta di uno strumento di osservazione astronomica in cui la lancetta centrale, che compie un giro in un secondo, può essere avviata, arrestata e rimessa a zero da un pulsante. È completato da tre contatori: minuti, ore e 24 ore. Louis Moinet può essere considerato inoltre il pioniere dell’alta frequenza in orologeria, dato che questo esemplare genera 216.000 vibrazioni all’ora, allo scopo di misurare il 60º di secondo. È attualmente conservato a Neuchâtel, in Svizzera.
Iniziato nel 1815 e terminato nel 1816, si tratta di uno strumento di osservazione astronomica in cui la lancetta centrale, che compie un giro in un secondo, può essere avviata, arrestata e rimessa a zero da un pulsante. È completato da tre contatori: secondi, minuti e ore. Louis Moinet può essere considerato inoltre il pioniere dell’alta frequenza in orologeria, dato che questo esemplare genera 216.000 vibrazioni all’ora, allo scopo di misurare il 60º di secondo. È attualmente conservato a Neuchâtel, in Svizzera.


Prima di lui, l’orologiaio Hubert Sarton (1748-1828) aveva presentato alla società di emulazione di Liegi un “orologio cronometrografico” che potrebbe essere il precursore del cronografo moderno.
Prima di lui, l’orologiaio Hubert Sarton (1748-1828) aveva presentato alla società di emulazione di Liegi un “orologio cronometrografico” che potrebbe essere il precursore del cronografo moderno.

Versione delle 16:17, 19 ago 2020

Cronografo “Contatore di terzi” di Louis Moinet, 1816
Cronografo “Contatore di terzi” di Louis Moinet, 1816
Cronografo Breitling Navitimer

Il cronografo è un cronometro in grado di registrare il tempo misurato.

La necessità di misurare il tempo a partire da un esatto istante portò infatti all'elaborazione dei primi cronografi medicali (su base 60 pulsazioni) per misurare il battito cardiaco, militari (per calcolare la distanza percorsa dai proiettili sparati dall'artiglieria sulla base della differenza tra momento dello sparo e dell'esplosione) e più in generale per misurare la produzione oraria di qualsiasi attività manifatturiera partendo dai dati unitari (tot pezzi al secondo = tot pezzi al minuto e all'ora).

Storia

Il “Contatore di terzi” di Louis Moinet è riconosciuto e attestato da numerose perizie indipendenti come il primo cronografo della storia.[1]

Iniziato nel 1815 e terminato nel 1816, si tratta di uno strumento di osservazione astronomica in cui la lancetta centrale, che compie un giro in un secondo, può essere avviata, arrestata e rimessa a zero da un pulsante. È completato da tre contatori: secondi, minuti e ore. Louis Moinet può essere considerato inoltre il pioniere dell’alta frequenza in orologeria, dato che questo esemplare genera 216.000 vibrazioni all’ora, allo scopo di misurare il 60º di secondo. È attualmente conservato a Neuchâtel, in Svizzera.

Prima di lui, l’orologiaio Hubert Sarton (1748-1828) aveva presentato alla società di emulazione di Liegi un “orologio cronometrografico” che potrebbe essere il precursore del cronografo moderno.

Si ritiene che John Arnold padre (1736-1799) abbia lavorato alla progettazione dei contatori necessari all’indicazione del 60° di secondo.

La parola “chronographe” (cronografo) fu utilizzata per la prima volta in orologeria più tardi da Nicolas-Mathieu Rieussec (1781-1866), orologiaio impiantato a Parigi, che creò e fece brevettare nel 1821 un sistema di misurazione di tempi brevi, mediante un quadrante girevole con sopra una lancetta fissa provvista di un piccolo serbatoio di inchiostro. La traccia di inchiostro lasciata sul quadrante permetteva di determinare l’intervallo di tempo che si desiderava misurare.

Louis-Frédéric Perrelet (1781-1854) progettò nel 1827 un orologio con due lancette dei secondi, una delle quali poteva essere arrestata a piacimento. Premendo una seconda volta il relativo pulsante la lancetta riprendeva la posizione che avrebbe avuto se non fosse stata arrestata. È l’antesignano dei sistemi a rattrappante moderni.

Verso il 1836, Joseph Thaddeus Winnerl (1799-1886) inventò il cuore del cronografo, una camma a forma di cuore che permetteva facilmente di rimettere a zero la lancetta dei secondi.

Infine, nel 1861 Henri-Ferréol Piguet, che lavorava per la maison Nicole & Capt a Londra, realizzò il primo cronografo moderno, orologio provvisto di lancetta supplementare comandata da un pulsante unico che azionava l’avvio, l’arresto e l’azzeramento

Cronografo da taschino

Note

  1. ^ [1]

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Collegamenti esterni

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