Sonar di emergenza: differenze tra le versioni
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L’esigenza di un '''sonar d'emergenza''' nasce nel caso in cui il [[sonar passivo|sonar operativo]] del sottomarino sia in avaria, ciò per consentire l'emersione in sicurezza del battello<ref>Il sottomarino che deve riemergere utilizza il sonar per controllare che nell'arco dell'orizzonte non ci siano ostacoli che possano pregiudicare la sicurezza di manovra.</ref>. |
L’esigenza di un '''sonar d'emergenza''' nasce nel caso in cui il [[sonar passivo|sonar operativo]] del sottomarino sia in avaria, ciò per consentire l'emersione in sicurezza del battello<ref>Il sottomarino che deve riemergere utilizza il sonar per controllare che nell'arco dell'orizzonte non ci siano ostacoli che possano pregiudicare la sicurezza di manovra.</ref>. |
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*{{Cita libro | autore= C. Del Turco | titolo= Studio di un sistema di fasci acustici per localizzazione a coerenza d'onda naturale - Archivio Direzione Arsenale M.M. La Spezia, 2000|cid = C. Del Turco}} |
*{{Cita libro | autore= C. Del Turco | titolo= Studio di un sistema di fasci acustici per localizzazione a coerenza d'onda naturale - Archivio Direzione Arsenale M.M. La Spezia, 2000|cid = C. Del Turco}} |
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Versione delle 16:07, 1 ott 2021
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/41/Sottomarinodtcx.gif/220px-Sottomarinodtcx.gif)
L’esigenza di un sonar d'emergenza nasce nel caso in cui il sonar operativo del sottomarino sia in avaria, ciò per consentire l'emersione in sicurezza del battello[1].
Caratteristiche del sonar
Le caratteristiche fondamentali di un sonar d'emergenza, per realizzare un sistema semplice e per conseguenza affidabile, devono avere:
- Trattamento numerico dei segnali senza l’impiego di conversione analogico/digitale.
- Rimessa in coerenza dei segnali video in tempo reale senza l’impiego di strutture di ritardo.
- Algoritmi per la formazione fasci preformati in correlazione estremamente semplici[2].
- Software in grado di lavorare con personal computer di serie.
- Interfacciabilità immediata con le basi acustiche del sonar. siano esse circolari che di tipo conforme.
Storia
Nell'anno 2000 la Marina Militare Italiana ha progettato e costruito il primo sonar d'emergenza nell'ottica di utilizzarlo nei sottomarini classi Toti e Sauro.
A cura delle Officine di Elettroacustica dell'Arsenale Militare di la Spezia è stato collaudato il sonar di emergenza nominato FALCON, acronimo di:
Fasci Acustici per Localizzazione a Coerenza d’Onda Naturale.
Descrizione tecnica
Schema a blocchi
La metodologia di trattamento dei segnali idrofonici è in correlazione a due stati[3], ed in linea di principio, estremamente semplice[4]:
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7b/Falcondiscjpg.jpg/220px-Falcondiscjpg.jpg)
Selezionata[5] la base acustica, circolare o conforme, si amplificano, si filtrano nella banda prescelta[6][7] e si limitano a due stati gli segnali idrofonici che, indicati dopo limitazione, con .
L’insieme degli stati logici istantanei del gruppo può essere visto come un numero binario costituito da una stringa contenente, ad esempio, gli valori .
La stringa ad bit è inserita nel computer al ritmo superiore a due volte la frequenza massima della banda; questa stringa, avente il corrispondente valore numerico , contiene tutte le informazioni necessarie all’elaborazione.
Il software dispone di matrici di conversione che secondo la filosofia FALCON, computano gli altrettanti fasci preformati.
Visualizzazione dei bersagli
I bersagli sono visualizzati sullo schermo del P.C. secondo presentazione tipo A[8]:
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/Falcondiscjpg2.jpg/200px-Falcondiscjpg2.jpg)
Nella presentazione video compaiono campane luminose aventi ampiezza diversa a seguito della corrispondente ampiezza dei segnali generati dai bersagli.
Un indice luminoso verticale è posizionabile per la collimazione angolare dei bersagli.[9][10]
Il prototipo di laboratorio
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/39/Falcondiscjpg3.jpg/220px-Falcondiscjpg3.jpg)
Il prototipo del sonar FALCON, per le prove di laboratorio, è stato assiemato in un minitower collegato ad un P.C. portatile, la struttura nel suo insieme è stata collegata direttamente ad un base idrofonica senza organi di preamplificazione.
L'autonomia del prototipo assicurava un'autonomia di navigazione dell'ordine delle 2 ore.
Note
- ^ Il sottomarino che deve riemergere utilizza il sonar per controllare che nell'arco dell'orizzonte non ci siano ostacoli che possano pregiudicare la sicurezza di manovra.
- ^ C. Del Turco, pp. 3 - 6.
- ^ Faran, pp. 58 - 69.
- ^ C.Del Turco, pp. 3 - 4.
- ^ La base viene selezionata in sede di progetto e determina le caratteristiche dell'elettronica e del software.
- ^ La banda è selezionata sulla base delle caratteristiche dei rumori emessi dai bersagli
- ^ Urick, pp. 328 - 351.
- ^ Si tratta di sistema grafico in coordinate cartesiane: (ascisse: direzione ° ) (ordinate: ampiezza dei segnali ricevuti)
- ^ La direzione misurata con il FALCON è riferita all'asse longitudinale del sottomarino.
- ^ Il valore della direzione collimata è indicato in apposito label.
Bibliografia
- James J. Faran Jr; Robert Hills Jr, Office of Naval Research (contract n5 ori-76 project order x technical memorandum no. 27) . Correlators for signal reception (PDF), Cambridge, Massachusetts, Acoustics Research Laboratory Division of Applied Science Harvard University, 1952.
- Robert J. Urick, Principles of underwater sound, 3ª ed., Mc Graw – Hill, 1968.
- Del Turco, La Correlazione - La Spezia 1992 Ed. La Moderna.
- C. Del Turco, Studio di un sistema di fasci acustici per localizzazione a coerenza d'onda naturale - Archivio Direzione Arsenale M.M. La Spezia, 2000.