Screw

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Screw
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
Periodicitàsettimanale
Generepornografico
Formatotabloid
Fondazione1968
Chiusura2003
 

Screw è stato un tabloid settimanale a tema pornografico pubblicato negli Stati Uniti che aveva come target di lettori uomini eterosessuali; uno slogan in copertina recitava "Jerk-Off Entertainment for Men".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu pubblicato per la prima volta nel novembre 1968[1][2] da Al Goldstein e Jim Buckley (che curò il tabloid gemello ad esso che si rivolgeva ad un pubblico omosessuale), e fu stampato settimanalmente in forma tabloid. Al suo apice, Screw vendette 140 000 copie alla settimana.[3] Il fondatore Al Goldstein vinse una serie di cause giudiziari che ebbero risalto nazionale per la natura oscena della rivista.[4]

Il 2 maggio 1969 Screw pubblicò il primo riferimento in stampa alla sessualità di J. Edgar Hoover, intitolata "Is J. Edgar Hoover a Fag?"[5][6][7]

Nel 1974, Goldstein e Buckley furono accusati di 12 capi di oscenità in un tribunale federale del Kansas. Il caso si trascinò per tre anni attraverso due prove e fu finalmente risolto quando Goldstein accettò di pagare una multa di $ 30.000.[8]

Nel 1977, il governatore dell'Alabama George Wallace citò in giudizio Screw chiedendo un risarcimento di 5 milioni di dollari per aver pubblicato l'affermazione che, secondo il tabloid, il governatore avrebbe imparato a compiere atti sessuali leggendo la rivista. Le due parti si sono accordate per un risarcimento di 12 500 dollari e Screw ha dovuto pubblicare sulle sue pagine delle scuse ufficiali.[9]

La rivista è stata chiusa nell'ottobre 2003.[10] Nel 2005 è stata ristampata una nuova revisione della rivista da parte di alcuni ex dipendenti.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ magazine.org, https://web.archive.org/web/20151222104102/http://www.magazine.org/insights-resources/research-publications/trends-data/magazine-industry-facts-data/2003-defunct-or. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  2. ^ (EN) Andy Newman, Al Goldstein, a Publisher Who Took the Romance Out of Sex, Dies at 77, in The New York Times, 19 dicembre 2013. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  3. ^ (EN) Remembering Al Goldstein: A Happy Jew, su The Rialto Report, 6 gennaio 2014. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  4. ^ 69.195.124.61, http://69.195.124.61/~filmsinr/2008/12/21/fir-08-stocking-stuffer/.
  5. ^ (EN) The Screw-y, Filthy World of Al Goldstein, su Jewish Telegraphic Agency. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  6. ^ (EN) Mike Edison, Dirty! Dirty! Dirty!: Of Playboys, Pigs, and Penthouse Paupers An American Tale of Sex and Wonder[collegamento interrotto], Soft Skull Press, 1º novembre 2011, ISBN 978-1-59376-467-8. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  7. ^ Screw : The Sex Review - Specific Object, su specificobject.com. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  8. ^ (EN) Goldstein Pays $30,000, Ending Obscenity Trial, in New York Times, 16 marzo 1978.
  9. ^ Sarasota Herald-Tribune - Google News Archive Search, su news.google.com. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  10. ^ Al Goldstein: The Anti-Hef | Hazlitt, su hazlitt.net. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2014).
  11. ^ The New Screw Review | Nypress.com - New York's essential guide to culture, arts, politics, news and more, su web.archive.org, 16 aprile 2012. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2012).
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