Santo Varni
Statua della Fede
Cimitero di Staglieno, Genova
Santo Varni (Genova, 1807 - 1885) è stato uno fra i più importanti scultori liguri, se non il più importante in assoluto.
Inizia i suoi studi all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove è allievo di Giuseppe Gaggini. Si sposta poi a Firenze.
Allievo di Lorenzo Bartolini a Firenze nel biennio 1836-37, presso il quale cerca qeull'ammodernamento delle forme che a Genova mancava. Con l'apporto bartoliniano elabora dei modi scultorei che permettono il passaggio dal neoclassicismo al romantiscimo per la scultura genovese. Santo Varni fu a sua volta maestro di Eugenio Baroni.
Nel cimitero monumentale di Staglieno la sua presenza è notevolissima annoverando oltre quaranta suoi lavori. Meritevoli di citazione sono la Tomba Bracelli Spinola, realizzata nel 1864; la Tomba Andrea Tagliacane, del 1870 circa; la Tomba De Asarta, del 1879.
Varni costituì un preciso riferimento per diverse generazioni di scultori genovesi ai quali insegnò dal 1838 - quando succedette all'incarico lasciato vacante dal vecchio maestro Giuseppe Gaggini trasferitosi allora a Torino - sino al 1885, tenendo la cattedra di scultura all'Accademia Ligustica di Belle Arti.
Contestualmente, fu anche un punto focale dell'intero movimento scultori - non solo a Genova - anche per il secolo successivo. Gli influssi e gli insegnamenti da lui lasciati hanno aperto il linguaggio scultoreo genovese della prima metà dell'Ottocento, fino ad allora rinserrato in un classicismo da molti critici considerato ormai superato, proiettando l'arte della scultura verso nuove istanze di tipo romantico, non esenti peraltro da influssi naturalistici. Sotto questo aspetto, Varni fu molto attento ai movimenti artistici di più ampio respiro che potevano toccare anche solo marginalmente il suo principale campo di azione.
Per quanto riguarda strettamente l'abilità tecnica di Varni, essa fu molto apprezzata dai critici. Alcuni di loro asseriscono che abbia lavorato ad una parte del cosiddetto Trono Ludovisi.