San Sebastiano e Santa Irene

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San Sebastiano e Santa Irene
AutorePerugino
Datac.1513-1523
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni172×96 cm
UbicazioneMuseo di Grenoble

San Sebastiano e Santa Irene è un dipinto ad olio su tavola (172x96 cm) realizzato da Perugino tra il 1513 e il 1523 e conservato al Museo di Grenoble.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto fa parte del polittico di Sant'Agostino e fu realizzato dall'artista presumibilmente nella seconda fase della sua lavorazione, tra il 1513 e il 1523. La figura di San Sebastiano è ricorrente nell'opera del Perugino, che lo dipinse in almeno altre dieci occasioni.

Descrizione e stile[modifica | modifica wikitesto]

La rappresentazione di San Sebastiano è quella tradizionale dell'iconografia del santo: un giovane seminudo legato a un albero, anche se il suo corpo è ancora intatto e non presenta i segni delle frecce. Sopra il suo capo, come su quello della santa, splende un'aureola e il suo corpo è disposto in forma chiastica.

La santa accanto a lui è Irene, la pia vedova che curò Sebastiano dopo il primo tentativo di martirio. La santa è rivolta verso Sebastiano, tiene lo sguardo basso e stringe a sé un libro, presumibilmente la Bibbia e i Vangeli.[1] La figura femminile viene a volta identificata con Santa Apollonia, anche se l'assenza dei suoi attributi tipici (i denti e/o le tenaglie) rende meno realistica questa ipotesi, specialmente perché Irene viene spesso rappresentata accanto a Sebastiano. I suoi abiti sono finemente resi sul legno con ricche variazioni di toni e colori, anche se senza specifici attributi che possono aiutare ad identificare la donna.[2]

Sullo sfondo il paesaggio è privo di vegetazione (assenti sono gli arbusti caratteristici del Perugine) e le montagne e le colline in lontananza rispettano le regole della prospettiva aerea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Baldassarre Orsini, Vita, elogio e memorie dell'egregio pittore Pietro Perugino e degli scolari di esso, Stamperia Badueliana, 1804, p. 46. URL consultato il 14 settembre 2021.
  2. ^ (EN) Joseph Antenucci Becherer, Perugino e Katherine Renell Smith Abbott, Pietro Perugino: Master of the Italian Renaissance, Rizzoli International, 1997, p. 151, ISBN 978-0-8478-2076-4. URL consultato il 14 settembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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