Quod tibi deerit, a te ipso mutuare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Quod tibi deerit, a te ipso mutuare è una locuzione latina che significa «Ciò che ti manca prendilo in prestito da te stesso»[1].

Il passo ci è pervenuto tramite una citazione di Seneca nel De beneficiis[2][3] con esplicita attribuzione a Catone, e viene considerato dal Jordan come il frammento 13 dei Libri ad Marcum filium.

Seneca riprende il calco del passo catoniano anche nell'epistola 119[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1]
  2. ^ Sen. Ben. 5, 7, 6 pag. 168
  3. ^ Seneca on Society: A Guide to De Beneficiis [2] paratum tibi creditorem dabo Catonianum illud, a te mutuum sumes, quantulumcumque est, satis erit si, quidquid deerit, id a nobis .
  4. ^ Barbara Del Giovane Tra moralismo diatribico e "sal niger" oraziano: per l’esegesi dell’epistola 119 di Seneca

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Lingua latina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di lingua latina