Progetto:WikiAfrica/Istituzioni/Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco

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Collaborazione tra Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco e Wikimedia

Questa pagina ha lo scopo di presentare una sintesi del partenariato tra Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco e Wikimedia, come esempio di progetto di collaborazione tra un museo e il contenitore multimediale Commons. In particolare, questa pagina analizza le immagini donate al Progetto WikiAfrica.

Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco
Tipologia museo
Data fine 2012
Referente Carolina Orsini
Indirizzo Milano
Contributi Commons:category:Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco
Progetti Wikimedia Commons
Licenza CC BY-SA 3.0 Unported
Partecipanti Sara Chiesa, Pietro Amadini, Utente:Maiella, Utente:Ji-Elle, Dott. Ivan Bargna (2012)
Sito Sito ufficiale
Caso studio Wikipedia Erica Litrenta, settembre 2012


Le Raccolte Extraeuropee sono un insieme di collezioni (oltre 8000 oggetti) attualmente di proprietà del Comune di Milano. A WikiAfrica contribuiscono con centinaia di fotografie, realizzate da professionisti, di maschere, statue e altri manufatti appartenenti appunto alle esposizioni africane.

Storia della collaborazione[modifica wikitesto]

L'adesione delle Raccolte al progetto WikiAfrica, dietro invito di Lettera 27, risale al novembre 2011. Inizia così il processo di preparazione per l'invio di immagini fotografiche in bassa risoluzione relative alla collezione africana e della relativa schedatura inventariale. La collaborazione tra le Raccolte e Commons può dirsi appena iniziata: centinaia di immagini verranno caricate nelle prossime settimane, e Sara, una volontaria di Servizio civile presso le Raccolte e attiva in questo progetto, ha per noi altre buone notizie: "Abbiamo ideato un nuovo progetto in partnership con Wikimedia Italia, Associazione Mimondo, Fondazione Passaré, Gruppo Archeologico Ambrosiano e finanziato al 50% da Fondazione Cariplo. Abbiamo previsto wikigite alla scoperta di patrimoni archeologici lombardi poco noti e la messa online delle risorse d'interesse. Inoltre si prevede una stretta collaborazione con le scuole e gli studenti che parteciperanno alle wikigite per la pubblicazione di altro materiale prodotto durante i percorsi di visita. Per questo progetto è intenzione delle Raccolte Extraeuropee rilasciare sotto licenze libere anche le immagini fotografiche e le schedature relative al patrimonio precolombiano". Carolina Orsini e Piera Briani hanno anche collaborato alla redazione di un modello di convenzione con istituzione pubblica da utilizzarsi all'interno del progetto WikiAfrica/Share Your Knowledge. La dott.ssa Orsini ha infine voluto rivolgere un rassicurante invito agli altri enti che vogliano partecipare al medesimo progetto: "Non spaventarsi per le questioni burocratiche che riguardano il rilascio della licenza CC e avviare una procedura con gli organi di tutela competenti (soprintendenza) qualche mese prima di iniziare il lavoro".

Inserimento dei contenuti sui siti della Wikimedia Foundation e reazioni[modifica wikitesto]

L'upload di massa è eseguito come sempre dal tutor di progetto Michele Casanova. Come spesso accade sui progetti Wikimedia, si innescano presto dei meccanismi di collaborazione tanto spontanei quanto inaspettati: in questo caso un utente olandese, commons:User:Maiella ha iniziato subito a categorizzare le foto delle maschere secondo le diverse etnie, seguito da commons:User:Ji-Elle, francese. La schedatura delle opere caricate su Commons è estremamente accurata e dettagliata poiché realizzata da un esperto, docente e ricercatore di arte africana, il Dott. Ivan Bargna. Utente:Pietro_Amadini invece ha curato soprattutto la scrittura della voce relativa alle Raccolte. Tra gli utenti più attivi troviamo anche Utente:Sachi85, ovvero Sara, che per dare il massimo ha anche frequentato il Corso per Wikipediani in Residenza[1] tenutosi quest'anno presso Lettera 27, confidandoci di averlo ritenuto utile, interessante e pratico per chi è agli inizi e nello specifico per gli operatori culturali che poi si cimentano nelle collaborazioni GLAM. Nel raccontarci la sua esperienza Sara ha anche descritto la sua attività sui nostri siti: "Mantengo osservate le nostre pagine, le aggiorno con specifiche integrazioni che le arricchiscono e le rendono più complete, quali la bibliografia specifica". Ci menziona qualche "difficoltà di ordine burocratico e di gestione interna dei permessi per il rilascio sotto licenze libere del materiale d'interesse, che ha fatto slittare di qualche mese la pubblicazione su Wikimedia", ma sottolinea anche il successo dell'iniziativa: "Il riscontro è molto positivo tanto che anche conservatori di altre collezioni si stanno interessando e stanno pensando di pubblicare parte del loro patrimonio", e inoltre "I nostri utenti più giovani sono stati messi al corrente di questo progetto attraverso social network e hanno apprezzato l’innovazione".

Analisi dei contenuti[modifica wikitesto]

Ad agosto 2012 risultano presenti nella categoria delle Raccolte 427 immagini; si stima che una volta completato il processo di upload la cifra totale raggiungerà il migliaio. Poiché i caricamenti sono avvenuti da poco, i file attualmente utilizzati nei vari progetti sono il 4,6%. Ciò nonostante questi sono utilizzati in 5 diverse Wikipedia, infatti oltre a quella in italiano li ritroviamo su quella in francese, in tedesco, in finlandese e in ucraino, e tra luglio e agosto 2012 (grazie alle visite sulle pagine che li includono) hanno già totalizzato oltre 8.000 visualizzazioni. Oltre alla buona qualità degli scatti c'è da segnalare la ricchezza e la precisione delle descrizioni delle stesse, una caratteristica non comune in immagini appena caricate e soprattutto tra quelle provenienti da donazione: ogni scheda infatti menziona numerosi dettagli tra i quali la data di creazione dell'oggetto, le dimensioni, l'ubicazione attuale, il numero di inventario e persino dei puntuali riferimenti bibliografici. Chi volesse contribuire nell'ambito di questo progetto potrebbe ad esempio proporsi per tradurre in altre lingue queste accurate schede inventariali, che sono preziosissime per comprendere cosa sia l'oggetto raffigurato, da chi venisse usato, come e in quali situazioni sociali, svelandone i significati meno evidenti e talora curiosi.

A settembre 2012 giunge un bel riconoscimento per le Raccolte: una delle loro immagini, fornita ad alta risoluzione (4096 x 6135 pixel), viene eletta unanimemente Immagine da Vetrina, e sarà ospitata dalle pagine principali delle Wikipedia in varie lingue il 27 ottobre. Davvero un ottimo risultato, considerando soprattutto che questo comporterà non solo visibilità per questa maschera Ejagham, ma sicuramente anche per la voce dell'etnia cui si riferisce e quella dell'istituzione presso cui è in mostra; ciò solitamente significa che ci saranno nuove traduzioni, migliorìe alle pagine esistenti o creazione di nuove... Questo è il processo usuale di "produzione dei contenuti" sui siti Wikimedia, ma il fatto che sia stato innescato da un'immagine relativa alle Raccolte ci dà l'opportunità di fermarci un po' a riflettere su quanto sia importante, quanto potenziale abbia, quanto lontano possa arrivare ogni singola foto o ogni singolo testo ospitato sui server della WMF. I contributi delle Raccolte inoltre vengono meritatamente citati nel numero di agosto 2012 del bollettino mensile Wikimedia Highlights, e gli upload vengono completati nel mese di settembre con il caricamento delle immagini dalla 00583 alla 00977.

Il contributo della Fondazione Passaré[modifica wikitesto]

Una maschera dell'etnia congolese Salampasu.

Buona parte dei contenuti delle Raccolte sono riferibili alla mostra Mal d'Africa. Alessandro Passaré, la costruzione di una collezione,[2] tenutasi nel 2012. Le opere esposte sono pregiati esemplari di arte primaria, com'è definita sul sito della Fondazione Passaré cui appartengono, ente fondato a Milano nel 2007 con finalità culturali, per ricordare il medico e viaggiatore milanese Alessandro Passaré e proseguire la sua attività di appassionato e collezionista di arte. Passaré ampliò i propri interessi dall'arte contemporanea a quella africana, acquistando con criterio centinaia di pezzi di ottima fattura[3] e documentando attentamente viaggi e acquisizioni. L'immagine in Vetrina sopra menzionata appartiene proprio alla Fondazione, che ha reso pubblico il coinvolgimento diretto in Share Your Knowledge nel marzo 2012[4] donando sia alcuni testi che alcune immagini della collezione africana[5], che possiamo ritrovare anche su Wikimedia Commons grazie al lavoro del tutor di progetto Michele Casanova nel maggio scorso. Sulla Wikipedia in lingua francese un file è stato utilizzato per illustrare la voce relativa all'etnia Bété, mentre un altro è presente nella pagina sugli Eket.

Contributi in altri progetti Wikimedia[modifica wikitesto]

Versione in inglese[modifica wikitesto]

Pagine correlate[modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica wikitesto]