Progetto:Giochi/Warhammer/Alti Elfi (Warhammer)

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Gli Alti Elfi sono una delle razze o fazioni giocabili del wargame tridimensionale fantasy Warhammer Fantasy Battle, introdotti nel 2017 in Total War: Warhammer II.[1][2]

Nel gioco, essi stessi si definiscono Asur.[2] Sono creature alte e longilinee, fisicamente molto attraenti, oltre che straordinariamente longeve. Vivono sull'isola di Ulthuan, che ricorda Atlantide, posta al centro dell'oceano che divide i due principali continenti del mondo di Warhammer. Sono guerrieri, ma anche abili politici e manipolatori.[2] Eccellono nel combattimento, la maggior parte come maghi[2] (tra i più potenti del Vecchio Mondo, in grado di praticare la cosiddetta "Alta magia"), ma anche come arcieri e lancieri.[2]

Origini[modifica wikitesto]

All'inizio, tutti gli Elfi, ben prima che si differenziassero in tre stirpi differenti (Asur, cioè gli Alti Elfi, Elfi silvani, detti "Asrai, ed Elfi oscuri, detti "Druchii"), vivevano sul continente di Ulthuan, creato per loro dagli Antichi, la misteriosa razza di viaggiatori interstellari che aveva dato loro vita assieme a molte altre specie del mondo di Warhammer.

La Caduta degli Antichi[modifica wikitesto]

Nel 5600 A.S. (Ante Sigmar), i Portali Warp, posti ai poli Nord e Sud del mondo, per cause tuttora ignote, collassarono, divenendo vie d'accesso al mondo materiale per le forze demoniache che abitavano il Regno del Caos. A questo punto della Storia, gli Antichi scomparvero definitivamente dal pianeta.

Il Regno di Aenarion il Difensore[modifica wikitesto]

Nel 4500 A.S., durante il terribile assalto dei Demoni del Caos, Aenarion, un girovago che aveva viaggiato intorno al mondo, fatto ritorno ad Ulthuan, decise di immolare sé stesso nelle sacre fiamme del tempio di Asuryan, Imperatore dei Cieli e patrono degli Asur, implorando il dio di aiutare i suoi figli nella lotta ai Poteri Perniciosi, che parevano impossibili da arginare. Miracolosamente risorse incolume dal fuoco come il primo dei Re Fenice, manifestazioni terrene della principale divinità Alto-elfica. Grazie alla sua prodezza come generale e come guerriero, gli Alti Elfi, sebbene inferiori di numero rispetto alle malvagie forze del Caos, riuscirono a tener testa a lungo ai propri nemici ultraterreni.

Ma i demoni, durante un attacco a sorpresa al Palazzo di Avelorn, massacrata la guarnigione, riuscirono a introdursi fino alle stanze della Regina Eterna, sposa di Aenarion, che rimase uccisa, e dei loro figli, Yvraine e Morelion, che vennero invece tratti in salvo e nascosti. L'eroe, furioso per l'accaduto, salì in groppa ad Indraugnir, il più possente dei Draghi, e volò verso il nord di Ulthuan, sull'Isola Maledetta, allo scopo di estrarre la Spada di Khaine, un potentissimo e antichissimo artefatto che gli avrebbe dato il potere di spazzare via i demoni dalla faccia del pianeta, ma che avrebbe anche dannato la sua discendenza. In seguito il Re Fenice prese come seconda moglie la bellissima, ma inquietante veggente Morathi, liberandola dalle grinfie dei Demoni mandati da Slaanesh, e stabilì la propria corte nelle cupe terre di Nagarythe, nel Nord-ovest di Ulthuan. Proprio da queste nozze sarebbe successivamente nato Malekith, l'odiato Re Stregone dei Druchii.

Per dare all'Arcimago Caledor Domadraghi e ai suoi compagni il tempo di completare un rituale che avrebbe risucchiato la maggior parte del potere magico del Caos dal mondo, confinando nuovamente i Demoni nel Warp, Aenarion condusse il proprio esercito contro una sconfinata schiera di Demoni. Nella furiosa battaglia, il Re Fenice e Indraugnir affrontarono e distrussero quattro Demoni Maggiori, uno per ciascuna divinità oscura, uscendo però gravemente feriti dallo scontro. Ancora agonizzante, il sovrano viaggiò a dorso di drago fino all'Isola Maledetta, dove infisse la Spada di Khaine sull'altare da cui l'aveva estratta, per poi spirare accanto alla carcassa di Indraugnir. Il Caos venne così scacciato dal mondo grazie al rituale di Caledor, ma la razza elfica, sebbene salva, vacillava sull'orlo della caduta.

L'Età dell'Oro e la Guerra Civile[modifica wikitesto]

Col tempo, gli Elfi ricominciarono a prosperare, a esplorare i mari e il Vecchio Mondo, e a dare la caccia alle rimanenti tracce del Caos. Avviarono inoltre i commerci con il potente Impero dei Nani, riprendendosi dalla disastrosa guerra contro i Demoni e crescendo in ricchezza e potere. Malekith era divenuto un possente guerriero ed un eccellente incantatore. Non venne tuttavia scelto per succedere al padre sul neonato trono di Ulthuan, che venne occupato dal principe Bel Shanaar. Tuttavia il figlio di Morathi errò a lungo per il Vecchio Mondo, combattendo il Caos e coprendosi di gloria con le sue gesta. Durante le sue peregrinazioni, però, si impadronì della Corona di Ferro, un potente talismano magico, ed il germe del male crebbe segretamente in lui. All'insaputa di tutti diventò uno Stregone del nuovo Culto del Piacere (una setta di adoratori di Slaanesh, uno dei Quattro dei del Caos), che all'epoca imperversava per l'isola, e di cui era partecipe anche sua madre. Avvelenò poi Bel Shanaar, il secondo Re Fenice e successore di Aenarion. Smascherati i suoi veri intenti dai principi elfici, Malekith, appoggiato dagli abitanti di Nagarythe (i futuri Elfi Oscuri), diede così inizio ad una guerra civile, che si concluse con la sua sconfitta e la sua ritirata nel nord del Nuovo Mondo, dove fondò il malvagio regno di Naggaroth.

La Guerra delle Barbe[modifica wikitesto]

Malekhit, desideroso di vendetta per distruzione del suo Culto, e per l'usurpazione del trono di Ulthuan, che riteneva suo di diritto, diede inizio alla costruzione delle roccaforti dei suoi Elfi Oscuri nella terra di Naggaroth, elaborando un diabolico piano per indebolire gli Alti Elfi. Deteriorò i buoni rapporti tra Ulthuan e i Nani del Vecchio Mondo, sfruttando il fatto che questi non sapevano nulla della tremenda guerra civile combattuta al di là del mare: inviò assassini Druchii, travestiti da Asur, ad attaccare le carovane naniche, facendo ricadere la colpa sugli Alti Elfi. Il Sommo Re, Gotrek, mandò per ben due volte ambasciatori all'arrogante Re Fenice Caledor II, allo scopo di domandare spiegazioni, e un risarcimento per l'affronto subito. Gli Asur, però, oltraggiati dalle accuse e dalle richieste tanto orgogliose, li insultarono rasandoli e li rispedirono in patria. Iniziò in tal modo la cosiddetta Guerra delle Barbe tra Ulthuan e i Nani, che provocò la scomparsa delle colonie Alto-elfiche dal Vecchio Mondo, la morte dell'avventato sovrano Caledor II (abbattuto in duello da Gotrek), la cattura della prima Corona Fenice, ancora oggi conservata a Monteterno come trofeo, e la decadenza dell'Impero Nanico. Infine, Malekith riprese l'attacco con i suoi eserciti, riaccendendo il secolare conflitto con gli Alti Elfi. Riuscì a sbarcare diverse volte ad Ulthuan e sbaragliò ripetutamente le sue armate. Non poté mai, tuttavia, a vincere la guerra civile scatenata tanto tempo prima con il suo tradimento, ed essa si è trascinata fino ad oggi senza risultati decisivi per nessuna delle due fazioni.

La Tempesta del Caos[modifica wikitesto]

Durante la Tempesta del Caos, gli Alti Elfi, guidati dall'Arcimago Teclis in persona, furono determinanti per la sconfitta di Archaon, il prescelto degli Dei del Caos, ad opera di Valten, il Campione dell'impero creduto la reincarnazione di Sigmar.

La passione per la cultura[modifica wikitesto]

Gli Elfi sono forse il popolo più appassionato alla cultura di tutto il mondo di Warhammer fantasy. Possono fermarsi per ore davanti ad un'opera d'arte senza accorgersi del tempo che scorre. Ai loro occhi gli umani, in intelligenza, non sono meglio di Orchi e Goblin. Si considerano superiori a tutte le altre razze, e per questo motivo sono considerati molto orgogliosi, se non addirittura arroganti. L'esempio lampante di questa loro caratteristica sono i Principi Drago di Caledor, così boriosi da non abbassare il proprio vessillo di guerra nemmeno in presenza del sommo Re fenice, con la scusa di farlo sotto indicazione del terzo Re Fenice, proveniente dai loro territori, Caledor I, nonostante molti sospettino che anche prima del grande sovrano i Principi Drago rifiutavano di abbassarlo.

Componenti e modalità del loro esercito[modifica wikitesto]

Nel gioco in cui sono ambientati, gli Alti Elfi tendono ad essere molto costosi in termini di punti, costi però ampiamente ripagati dagli alti valori di Disciplina, Iniziativa e Movimento. Le tattiche elfiche in battaglia assomigliano a quelle dell'esercito Romano. Nonostante vengano spesso giudicati un esercito difensivo, sono altamente adattabili e riservano molte soddisfazioni per un giocatore abile. La spina dorsale dell'esercito elfico è sicuramente la fanteria. Gli Arcieri, che agiscono nelle retrovie insieme agli stregoni e alle possenti baliste a ripetizione, sono tra i più abili di tutte le razze di Warhammer. Davanti si trovano i Picchieri di Ulthuan e i Maestri di Spada di Hoeth, forse i migliori guerrieri del Vecchio Mondo, affiancati dalla veloce cavalleria di supporto formata dagli Elmi d'Argento, dai Predoni di Ellyrion e dai Principi-Drago.

La divisione di Ulthuan è formata da:

  • Grandi Eroi ed Eroi: l'attuale Regina Eterna Alarielle, i difensori dell'Ulthan Tyrion e Teclis, il guardiano di Tor Yvresse Eltharion il Cupo, il capitano della Guardia della Fenice Caradryan, il Re Ombra Alith Anar e il capitano dei Leoni Bianchi Korhil.
    • Grandi Eroi Elfici: formata dagli eroi più potenti degli Alti Elfi che guidano la propria popolazione in battaglia. Sono divisi tra Principi, grandi combattenti e Arcimaghi, sommi sapienti delle arti magiche. Questi personaggi possono cavalcare un drago (del sole o della luna o delle stelle), un grifone, un'aquila gigante o un destriero. I principi possono portare qualsiasi tipo di armi e armature e trasportare oggetti magici dai poteri più svariati.

Gli Eroi Elfici sono suddivisi tra Maghi e Comandanti.

    • Maghi Elfici: Tra tutte le razze del mondo di Warhammer sono gli esseri più istruiti e saggi, ma non eguagliano la potenza degli Arcimaghi. I comandanti invece sono Condottieri di minor potere rispetto ai principi e possono portare alcuni tra gli stendardi più strabilianti del mondo di Warhammer.
  • Truppe
    • Milizia cittadina: la maggioranza dei guerrieri che compongono la milizia cittadina non sono soldati di professione. Questa milizia è una forma di esercito a tempo determinato in cui tutti servono a turno e ogni elfo provvede al proprio equipaggiamento da guerra per difendere la propria casa e la patria. La milizia cittadina si divide in:
      • Arcieri: non sono i migliori soldati delle schiere Elfiche ma hanno comunque una portata da tiro elevata e una mira formidabile.
      • Picchieri: sono disciplinati soldati che come arma utilizzano la picca e la spada e come difesa utilizzano lo scudo.
    • Guardia del Mare di Lothern: queste pattuglie marine che difendono Ulthuan accorrono ad ogni richiesta d'aiuto. Essi sono abili soldati che si spostano via nave, muniti di picche, di scudi e di archi che consentono loro di attaccare anche a distanza.
  • Truppe speciali
    • Elmi d'Argento: Sono costituiti dai figli della Nobiltà Elfica e hanno l'opportunità di combattere i nemici di Ulthuan. Vista la loro discendenza essi dispongono dei mezzi per equipaggiarsi da cavaliere in armatura completa. Devono il proprio nome ai tradizionali elmi alti che portano, lucidi come specchi e indossati con vesti del bianco più splendente. Sono una razza fiera e vogliono che il loro nemico sappia chi ha decretato il loro fato, ragione per cui si vestono in questo modo sgargiante.
    • Predoni di Ellyrion: abitanti del regno dal quale prendono il nome, sono esperti pattugliatori e si occupano di avvertire l'esercito in caso di attacco da parte degli elfi oscuri.
    • Principi Drago di Caledor: sono un'unità di cavalleria appartenenti alla nobiltà di questa regione di Ulthuan. Anticamente cavalcavano draghi, ma poiché queste bestie possenti sono ora immerse in un sonno profondo da secoli, possono solo ricordarli con orgoglio: ogni singolo pezzo delle bardature dei loro destrieri da guerra rievoca quel passato glorioso. In battaglia sono degli avversari temibili, superiori a molte delle cavallerie d'élite delle altre razze. Di questa superiorità essi sono ben coscienti e questo li rende molto orgogliosi e spesso arroganti, tanto che «orgoglioso come un Caledoriano« è diventato un insulto comune tra gli Alti Elfi.
    • Maestri di spada di Hoeth: questi guerrieri sono forse fra i più abili nel mondo di Warhammer; storicamente fungono da guardia del corpo ai maghi della mistica torre bianca di Hoeth situata nel reame di Saphery. Statisticamente sono un'eccellente unità da corpo a corpo e grazie alla loro elevata AC (abilità di combattimento) e alla loro regola speciale «maestro di spada» (che permette loro di impugnare grandi armi come fossero comuni armi bianche, consentendo loro di arrivare a forza 5 senza dover attaccare per ultimi) resistono discretamente in corpo a corpo; attenzione però hanno resistenza 3 per cui tendono a cadere facilmente contro avversari come il Caos o i Nani per cui bisognerebbe far caricare i maestri di spada insieme ad un'altra unità, specialmente con la cavalleria. Infine possono portare uno stendardo del valore massimo di 50 punti e il campione dell'unità può portare fino a 25 punti di oggetti magici.
    • Guerrieri Ombra: sono l'unica unità schermagliatrice nell'esercito ed in combattimento sono in grado di dimostrare grande abilità sia con le spade sia con gli archi, come la maggior parte degli Alti Elfi, ma peccano in resistenza, il punto debole di tutto l'esercito. Solitamente il loro compito (essendo oltretutto un'unità di perlustratori) è quello di schierarsi il più possibile vicino al nemico per poi andarne a distruggere le unità più deboli in corpo a corpo (Arcieri e tiratori in generale, macchine da guerra e maghi) o limitarne il movimento tempestandoli nel contempo con una salva di frecce. Nella storia del gioco, il territorio dei Guerrieri Ombra è macchiato da una grave colpa: è infatti da queste terre che hanno avuto origine molti dei traditori che nel tempo della Scissione hanno portato alcuni Alti Elfi a scegliere la via del male formando il nuovo popolo degli Elfi Oscuri.
    • Guardia della Fenice: fanteria molto disciplinata che usa formazioni di muri di Alabarde. È quanto più si possa desiderare in merito a armi e armature di fattura elfica: la loro armatura di color bronzo è costituita da un elmo in stile greco con degli ornamenti orientalizzanti, la corazza pesante di petto di tipo muscolare (una delle più pregiate), le spalline sono simili a quelle della lorica segmentata adottata dagli antichi romani, per la protezione delle braccia hanno dei bracciali di metallo, all'altezza del pube hanno come ornamenti una fascia di tessuto pregiato legata alla vita sopra la corazza, sempre come ornamento hanno una tunica color porpora ornata di bordi oro che parte dalla fine della corazza e arriva al ginocchio, al di sotto di questa "gonnella" vengono indossati dei gambali di metallo sopra le cosce nascosti dalla gonnella per far risaltare le decorazioni del tessuto, infine vengono indossati dei gambali che ricoprono la parte dal ginocchio fino al piede che indossa stivali elfici finemente lavorati. Sono armati con una spada corta di stile orientale molto bella, una alabarda lunga dai 3 ai 4 metri.
    • Carro di Tiranoc: eccezionale unità che combatte sul rapido carro trainato dai leggendari destrieri di Tiranoc, sono i primi a rispondere alla chiamata alle armi dopo la milizia cittadina. Si dimostrano degli eccellenti supportisti. così come i più lenti, ma decisamente più impetuosi compagni leoni bianchi su carro dei leoni.
    • Leoni Bianchi: Fanteria che combatte con grosse asce a due mani, capaci di tagliare un uomo a metà in un solo colpo. Portano il nome di Leoni Bianchi, perché devono prima uccidere questo animale per poter ricevere questo titolo, dopo avere ucciso un Leone Bianco devono portare la sua pelliccia sulle spalle, che li protegge contro i tiri a distanza. Grazie anche alla loro potente ascia sono molto forti, e per essere dei boscaioli possono muoversi più facilmente nella vegetazione e nei boschi.
  • Truppe Rare
    • Balista a Ripetizione: Grandi Baliste semifisse di grande gittata, potenza e versatilità. Sono in grado di scagliare un singolo colpo in grado di perforare ranghi di nemici corazzati o di uccidere un drago oppure una salva di enormi frecce tali da falciare qualsiasi reggimento avversario sul campo di battaglia.
    • Grande Aquila: Grande volatile spesso utilizzato per disorientare i ranghi nemici e distruggere le macchine da guerra avversarie.
  1. ^ Total War: Warhammer II Manual (PDF), su segaretro.org. URL consultato il 29 dicembre 2018.
  2. ^ a b c d e Total War Warhammer 2: Alti Elfi, i difensori di Ulthuan, su everyeye.it. URL consultato il 29 dicembre 2018.