Portale:Oggetti del profondo cielo/Curiosità/1

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Astropillole
Dettaglio di una struttura nella Nebulosa della Carena
Dettaglio di una struttura nella Nebulosa della Carena
  • Oltre alla disposizione delle stelle, nel corso del tempo cambiano anche gli stessi oggetti non stellari: fra 100.000 anni, ad esempio, la Nebulosa di Orione sarà quasi completamente dissolta, poiché il suo gas sarà stato consumato durante i processi di formazione stellare; nella costellazione di Cassiopea brillerà invece una nuova grande nebulosa, illuminata dalle nuove stelle che adesso sono in formazione all'interno di un complesso di nubi oscure, oggi noto come W3.
  • Quasi tutte le stelle presenti nella nostra e in altre galassie simili in origine facevano parte di ammassi aperti: infatti le stelle tendono a formarsi in gruppo in una nube molecolare gigante; col passare del tempo le dinamiche galattiche e il moto proprio delle singole stelle tendono a disgregare questi ammassi. L'ammasso aperto di cui faceva parte il nostro Sole si è ormai disperso da miliardi di anni e rintracciarne le stelle ancora esistenti è praticamente impossibile.
  • La struttura dei bracci della Via Lattea non è per niente omogenea, neppure nella nostra regione: il Sole si trova infatti al centro di una sorta di sfera in cui la materia è più rarefatta, chiamata Bolla Locale, causata da un'antica esplosione di supernova; il Sole si trova dunque all'interno di un antico resto di supernova.
  • Il sistema nebuloso più esteso visibile da Terra è la nebulosa di Gum: si tratta di un resto di supernova la cui età è di circa 2 milioni di anni; nelle foto sensibili agli infrarossi appare come un intricato sistema di filamenti che pervadono le costellazioni della Poppa e delle Vele.