Ponte Vecchio (Cesena)

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File:Ponte Vecchio (Cesena).jpg
Il Ponte Vecchio che passa sopra il fiume Savio
Il Ponte Vecchio visto dall'alto

Il Ponte Vecchio, o Ponte Clemente, è il ponte più antico di Cesena, ed è anche uno dei simboli della città. Il Ponte attraversa il fiume Savio, in uno dei punti più stretti della città.

Storia

L’originario tracciato romano della Via Emilia attraversava il fiume Savio con un ponte in legno che si trova più o meno nel luogo dell’attuale ‘’Ponte Vecchio’’. Crollato e sempre ricostruito, il ponte romano venne infine sostituito da un ponte in pietra, edificato un po’ più a valle per volontà di Andrea Malatesta e poi completato sotto Novello. Nel corso del ’500 e del ’600 il ponte venne più volte danneggiato dal Savio in piena; nel 1684 avvenne il definitivo crollo, cui fece seguito la costruzione di un ponte in legno, che però crollò irrimediabilmente nel 1727.

Nel 1733, dietro interessamento di papa Clemente XII e sotto la direzione di Domenico Cipriani, si dette inizio alla costruzione del nuovo ponte in pietra che prese il nome del pontefice, Ponte Clemente, e che aveva forme diverse dalle attuali ; ma le peripezie non erano ancora terminate perche venne presto interrotta la costruzione del ponte. Finalmente nel 1766 ripresero i lavori, su progetto di Pietro Carlo Borboni approvato da Fuga e Vanvitelli. Nel 1773 il ponte poteva dirsi completato nelle forme a noi note, ma solo nel 1779 tutti i lavori poterono dirsi conclusi.

L’apertura della nuova circonvallazione, nel 1816, non intaccò il privilegio del ‘’Ponte Vecchio’’ ma semplicemente deviò il traffico proveniente da Forlì dal Ponte di San Martino, ora via Canonico Lugaresi. Furono la costruzione del Ponte del Risorgimento (1914) e l’apertura di via Cesare Battisti, nel 1921, a cambiare la storia del ponte: “Clemente” divenne “Vecchio”, per distinguerlo dal nuovo (Ponte del Risorgimento) e il traffico si sposto sempre di più verso quest’ultimo.

Infine, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i tedeschi lasciarono Cesena libera (20 ottobre 1944), fecero saltare in aria la parte media del ponte, che però venne immediatamente riedificata.

Architettura

Il ponte è introdotto da due pilastri e in pietra d’Istria per ogni senso di marcia, tutti con data 1773 e recati stemmi e lapidi dedicatorie. Quelli occidentali presentano a destra una lapide a ricordo del cardinale Vittorio Borromeo, legato di Romagna in quell’anno; a sinistra due iscrizioni: una per Pio VI, con stemma pontificio, l’altra per i cardinali Neri Corsini e Pallavicini. I pilastri orientali presentano a sinistra una lapide dedicata a Clemente XIV, pontefice nel 1773, con stemma della città; a sinistra una dedica a Clemente XII, cui il ponte è dedicato.

Fonti