Carico utile (informatica)

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In analogia con l'omonimo termine legato ai trasporti, nel linguaggio informatico il carico utile o payload[1] indica la parte di dati trasmessi effettiva che è destinata all'utilizzatore, in contrasto con i metadati e con gli header che servono esclusivamente a far funzionare il protocollo di comunicazione.[2][3]

Nello specifico, l'espressione viene usata:

  • in informatica, per indicare la parte di un flusso di dati che rappresenta il contenuto informativo;
  • nelle reti di telecomunicazione indica la porzione di banda utilizzata per trasportare esclusivamente l'informazione oggetto dello scambio (per esempio, i byte che trasportano i canali telefonici oppure i canali dati oggetto dello scambio) in contrapposizione all'informazione di overhead (header);
  • nei sistemi di distribuzione dei dati, come nei formati archivio, il carico utile è costituito dai file immagazzinati;
  • nei malware il payload è il carico trasportato da strumenti di compromissione del sistema.[2]

Sicurezza informatica[modifica | modifica wikitesto]

In sicurezza informatica, un payload è una routine presente in un virus informatico che ne estende le funzioni oltre l'infezione del sistema. In breve, sono le azioni che il virus esegue dopo aver infettato il sistema.[4] Virus differenti possono avere uno stesso payload.

Si intende con payload quindi qualsiasi operazione a tempo determinato, casuale o attivata da un trigger che un virus o worm manda in esecuzione. Questa può essere di distruzione parziale o totale di informazioni, la loro diffusione non autorizzata, l'invio di email a tutti i contatti della rubrica ed automazioni simili.[5]

Alcuni virus possono avere più payload. Altri possono non averne e limitarsi a replicarsi da un computer a un altro.[5]

Programmazione[modifica | modifica wikitesto]

In programmazione, l'utilizzo più comune del termine è nel contesto dei protocolli di messaggistica, per distinguere l'overhead di protocollo dai dati effettivi. Per esempio, una risposta di un web service JSON potrebbe essere:

{
    "data": {
        "message": "Hello, world!"
    }
}

dove la stringa "Hello, world!" è il carico utile, mentre il resto è overhead.

Reti[modifica | modifica wikitesto]

Nelle reti di calcolatori, il dato da trasmettere è il carico utile, ed è solitamente incapsulato più volte in vari tipi di pacchetto, aggiungendo dell'overhead ad ogni livello dello stack protocollare. Nei frame di livello datalink (come i frame Ethernet), ad esempio, viene incapsulato un datagramma di rete aggiungendovi come overhead l'header in testa e il checksum in coda.[1][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Francesco Longo, il Dizionario Informatico - P, su ce.unipr.it, Università degli Studi di Parma, 2001. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato il 13 ottobre 2015).
  2. ^ a b (EN) Payload definition, su pcmag.com, 1º dicembre 1994. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2012).
  3. ^ (EN) Payload definition, su techterms.com. URL consultato il 7 febbraio 2012.
  4. ^ John Locke, 19. I virus e lo spam, in Soluzioni Open Source per la PMI, Tecniche nuove, p. 379, ISBN 8848118003.
  5. ^ a b (EN) What is a Payload, su techopedia.com. URL consultato il 21 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2018).
  6. ^ (EN) Data Link Layer (Layer 2), su tcpipguide.com, The TCP/IP Guide, 20 settembre 2005. URL consultato il 31 gennaio 2010.

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