Pax romana
Pax Romana o Pax (intesa come divinità romana) o Pax Augusti (la pace donata dall'imperatore al mondo romano), che in italiano significa Pace Romana, è il lungo periodo di pace imposto sugli stati all'interno dell'Impero romano grazie alla presa del potere da parte di Augusto e chiamato per questo anche Pax Augustea.
L'espressione deriva dal fatto che il dominio romano e il suo sistema legale pacificarono le regioni che avevano sofferto per le dispute tra capi rivali. Durante questo periodo Roma combatté comunque un numero di guerre contro gli Stati e le tribù vicine, soprattutto le tribù germaniche e la Partia. Fu un'epoca di relativa tranquillità nella quale Roma non subì né le grandi guerre civili, come il bagno di sangue perpetuo del I secolo a.C., né gravi invasioni, come quelle della seconda guerra punica del secolo precedente. Sappiamo che Augusto ordinò nell'11 a.C. di collocare una statua in onore della Pax a Roma.[1]
Questo periodo viene generalmente considerato a partire dal 117, quando l'impero arrivò alla sua massima espansione territoriale, fino al 164 inizio delle invasioni barbariche.
Rappresentazione
[modifica | modifica wikitesto]Troviamo numerose rappresentazioni della Pax durante il periodo imperiale nel rovescio di monete, normalmente con un ramo d'ulivo e uno scettro di traverso, come segue:
Rappresentazione della Pax nella monetazione imperiale romana | ||||||
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Immagine | Valore | Dritto | Rovescio | Datazione | Diametro; peso | Catalogazione |
aureo | TI CAESAR DIVI AUG F AUGUSTUS, testa laureata di Tiberio verso destra; | PONTIF MAXIM, la madre Livia (come fosse la Pax) seduta verso destra su un trono, tiene uno scettro e un ramo d'ulivo; | 36-37 | 19 mm; 7,55 g, 5 h (zecca di Lugdunum); | RIC I 29; Calicó 305c. | |
Æ Sesterzio | IMP CAES VESPAS AUG PM TRP PP COS III, testa laureata verso destra. | PAX AUGUSTI, la dea Pace in piedi verso sinistra, tiene un rametto e una cornucopia; S C in esergo. | 71 | 3,34 g | RIC Vespasianus, II, 437; BMCRE 555; Cohen 327. | |
denario | IMP MAXIMINVS PIVS AVG, testa verso destra con alloro, drappeggio sulle spalle; | PAX AUGUSTI, la dea Pace in piedi verso sinistra, tiene un ramo d'ulivo e uno scettro di traverso. | 236 | 20 mm; 2,95 g, 7 h (Zecca di Roma antica, 2° emissione); | RIC Maximinus Trax, IV 12; RSC 31a. | |
Æ Follis | CONSTAN-TINUS AVG, testa laureata verso destra, indossa una trabea che tiene uno scettro con un'aquila. | BEATA TRAN***QUILLITAS, un globo posto su un altare, che reca la scritta VO-TIS XX; tre stelle nella parte superiore e P(rima oficina)TR•. | 322 | 19 mm; 3,26 g, 6 h; zecca di Augusta Treverorum. | RIC Constantinus I, VII 342. |
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A Roma la dea della Pace fu celebrata con un tempio lungo la via Sacra, accanto al foro di Augusto (vedi fori imperiali-Roma), fatto costruire sotto l'imperatore Vespasiano. Definito dai contemporanei come una delle meraviglie del mondo,[2] venne fatto costruire sotto Vespasiano dal 74 d.C. e concluso da Domiziano. Il tempio venne inaugurato nel 75 d.C. dopo il trionfo per la guerra giudaica e fu dedicato alla Pax Augusta dell'impero, restaurata proprio dalla dinastia flavia secondo la propaganda imperiale.
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Tempio della Pace o Foro della Pace
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Tempio della Pace, angolo nord-ovest
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Tempio della Pace: area di scavo lungo il lato nord, pavimentazione in opus sectile marmoreo (scavi in corso)
Altri significati
[modifica | modifica wikitesto]La città romana di Pax Iulia («Pace della gens Iulia») è l'odierna Beja in Portogallo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cassio Dione, LIV, 35.2.
- ^ Plinio, Naturalis Historia XXXVI, 102.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pax Romana, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.