Passo Yumen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coordinate: 40°19′59″N 93°49′00″E / 40.333056°N 93.816667°E40.333056; 93.816667

Il passo Yumen (cinese semplificato:玉门关, cinese tradizionale:玉門關, pinyin: Yùmén Guān), o Porta di giada, è un passo di montagna situato ad ovest di Dunhuang, nell'odierna regione cinese di Gansu. In tempi antichi attraverso questo passo correva la via della seta, ed era una delle strade che univano Cina ed Asia centrale, un tempo chiamata "Territori Occidentali". Poco a sud si trova il passo Yangguan, a sua volta importante tappa lungo la via della seta.

Oltre alla fortezza, nelle vicinanze c'è una torre di segnalazione chiamata "Majuanwan" e una parte della Grande Muraglia Han. Ad ovest, si trovano la sezione della Grande Muraglia di Dunhuang e la torre di segnalazione. Alle spalle del Passo c'è un piccolo museo che illustra la storia del luogo e presenta reperti dell'epoca Han.

Denominazione[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante in cinese guan venga solitamente tradotto semplicemente in "passo", il suo significato specifico sarebbe quello di "passo di frontiera". Yumen guan e Yang guan 玉門陽關 derivano da: yu 玉 = 'giada' + men = 'porta'; e Yang 陽 = 'lato assolato', 'lato meridionale di una collina', 'sponda settentrionale di un fiume' e guan 關 = ‘passi di frontiera’. Si trattava dei due più importanti passi che portavano a nord e ad ovest a partire dal territorio cinese.[1] Durante la prima fase della dinastia Han, "...una linea difensiva fu stanziata da Jiuquan nel corridoio di Gansu, ad ovest fino al Passo della porta di giada".[2]

Non va confuso questo passo con la città di Yumen (玉门, letteralmente Porta di giada) anch'essa in Gansu. Nonostante entrambe si trovino nella prefettura di Jiuquan, il passo si trova circa 400 km ad ovest dell'omonima città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«I viaggiatori diretti verso i "Territori Occidentali" (西域, Xiyu) lasciavano la Cina attraverso il famoso Yumenguan 玉門關, o 'frontiera della Porta di giada', che prende il nome dalle numerose carovane di giada che lo attraversano. L'originale Porta di giada fu eretta dall'imperatore Wudi (Imperatore Wu degli Han) poco dopo il 121 a.C. e le sue rovine sono tuttora visibili circa 80 km a nord-ovest di Dunhuang che era, fino al VI secolo, l'ultimo avamposto cinese per le carovane dirette in India, Partia e nell'impero romano»

«I resti di queste due importanti porte della dinastia Han si trovano a circa 68 km l'una dall'altra, alle due estremità della grande muraglia di Dunhuang. Fino alla dinastia Tang, quando le porte caddero in disuso, a tutte le carovane che attraversavano Dunhuang veniva chiesto di usare una di queste porte, allora il punto più avanzato del territorio cinese. Yumenguan si trova circa 80 km a nord-ovest di Dunhuang. In antichità era chiamata ‘Città quadrata’, ma a causa delle grandi carovane di giada che giungevano da Khotan, divenne nota come Passo della Porta di giada. Nel III e IV secolo scoppiarono tumulti in tutta l'Asia centrale, rendendo pericolose le tratte commerciali, e la via marittima prese il monopolio. A partire dal VI secolo, quando le carovane iniziarono a passare da Hami, il passo fu abbandonato. Nel 1907 Sir Aurel Stein trovò dei bambù su cui il posto era definito Yumenguan, e nel 1944 alcuni archeologi cinesi scoprirono reperti che confermarono la cosa. Le mura alte 10 metri e bucate da quattro porte, la corte interna coperta da oltre 600 metri quadri nel mezzo del nulla. Yanguan si trova 75 km a sud-ovest di Dunhuang ma è composta solo dalle rovine di un'alta torre...»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hill (2009), p. 135.
  2. ^ Mallory e Mair (2000), p. 60.
  3. ^ Hill (2009), p. vi.
  4. ^ Bonavia (2004), pp. 176, 178. Citato in Hill (2009), p. 138.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Judy Bonavia, The Silk Road From Xi'an to Kashgar, rivisto da Christoph Baumer, 2004, Odyssey Publications
  • John E. Hill, Through the Jade Gate to Rome: A Study of the Silk Routes during the Later Han Dynasty, 1st to 2nd Centuries CE, 2009, John E. Hill, BookSurge, Charleston (Carolina del Sud), ISBN 978-1-4392-2134-1
  • J.P. Mallory e Victor H. Mair, The Tarim Mummies: Ancient China and the Mystery of the Earliest Peoples from the West, 2000, Thames & Hudson, Londra

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]