Pala di San Francesco di Brescia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pala di San Francesco di Brescia
AutoreRomanino
Data1517 circa
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni193×324 cm
UbicazioneChiesa di San Francesco, Brescia

La Pala di San Francesco di Brescia è un dipinto a olio su tavola (193x324 cm) del Romanino, databile al 1517 circa e conservato nella chiesa di San Francesco di Brescia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'opera venne realizzata poco dopo il rientro dell'artista da Padova, dove era entrato in contatto con le novità di Tiziano alla Scuola del Santo.

Descrizione e stile[modifica | modifica wikitesto]

Come nella Pala di Santa Giustina, di poco anteriore, l'artista omaggiò il senso teatrale e il colore denso di Tiziano, lasciando affiorare però i motivi della sua formazione lombarda, a partire dalla presenza della volta a botte che incornicia il gruppo sacro, un motivo bramantesco usato spesso nel Quattrocento.

In questa pala, dove già compaiono i tipi fisici e fisiognomici che ricorreranno nella sua carriera, la Madonna col Bambino è assisa su un alto trono, sullo sfondo di un cielo che si intravede negli spazi vuoti lasciati dalle figure e dagli angioletti che tendono un drappo verde sulla spalliera.

Il gruppo di santi è serratamente affollato attorno al trono, lasciando appena lo spazio per vedere un bassorilievo all'antica sulla base, in ombra. Essi sono tutti legati all'ordine francescano: dai santi Francesco d'Assisi e Antonio da Padova, in piedi ai lati, a Bonaventura, Ludovico di Tolosa e Bernardino da Siena, oltre a un monaco (padre Francesco Sanson), inginocchiati in basso.

L'attenzione alla luce, che non esita a lasciare alcuni protagonisti in ombra, e la cura dei dettagli, come la resa della consistenza materica delle vesti, ne fanno un'opera di notevole modernità innestata su uno schema iconografico tradizionale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, Milano, Bompiani, 1999, vol. 2. ISBN 88-451-7212-0.
  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Pittura