Omosessualità e Testimoni di Geova

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Template:Omosessualità e religioni Il rapporto fra omosessualità e Testimoni di Geova è legato all'approccio biblico che caratterizza questa chiesa che applica una lettura letterale a molti testi sacri.
I Testimoni leggono nella Bibbia, sia nel Vecchio Testamento che nel Nuovo Testamento, la condanna netta dei rapporti omosessuali, come pure di qualsiasi altro atto sessuale al di fuori del matrimonio.
I testimoni di Geova considerano i precetti contenuti nella Bibbia precetti divini, non discutibili.

Il punto di vista dei Testimoni di Geova

Secondo il punto di vista dei Testimoni di Geova, il testo biblico è molto esplicito e contiene molti passi di condanna su queste pratiche.
Ad esempio i testimoni di Geova citano Levitico Lev 20,13[1], Romani Rom 1,24-27[2] oppure Giuda Giuda 7[3].
I Testimoni di Geova, ritenendo d'essere chiamati ad un'opera d'insegnamento, e di doversi confrontare con un mondo in cui l'omosessualità sarebbe, a loro parere, praticata liberamente, hanno trattato spesso nelle loro pubblicazioni il tema della omosessualità.
Nel libro Testimoni di Geova, Proclamatori del Regno di Dio scrivono:
"i Testimoni non hanno mai avuto dubbi sul come vada considerata l'omosessualità. Perché no? Perché non ritengono che i consigli della Bibbia siano semplicemente opinioni di uomini d'altri tempi. (1 Tess. 1Tes 2,13[4]) Sono lieti di tenere studi biblici con omosessuali, affinché questi possano imparare a conoscere ciò che Geova richiede; persone del genere possono assistere alle adunanze dei Testimoni per ascoltare, ma nessuno che continua a praticare l'omosessualità può diventare testimone di Geova."

Secondo i testimoni di Geova l'omosessualità è una pratica disapprovata da Dio ed è quindi considerata, sia quella maschile che quella femminile, una perversione, moralmente sbagliata, e contro natura.

I testimoni di Geova citano spesso Paolo che nel Nuovo Testamento accomunò in Primo Corinti 1 Corinzi 6,9-12[5] , gli omosessuali ad altre categorie di persone che non rispettavano i precetti di Dio quali "fornicatori [eterosessuali non sposati], adulteri, idolatri, ladri, avari, ubriaconi, rapinatori ...".
Secondo i Testimoni questo passo biblico indica che, nella chiesa o congregazione cristiana primitiva, alcuni che avevano praticato queste cose le avevano lasciate spontaneamente per seguire i precetti divini. Di conseguenza i testimoni incoraggiano tutti quelli che praticano tali cose ad abbandonare pratiche non accette a Dio e seguire i precetti scritti nella Bibbia.

Per diventare Testimoni di Geova, è necessario effettuare spontaneamente e coscientemente un battesimo, che comporta l'accettazione di vivere secondo i princìpi biblici. Seguendo un esempio presente negli scritti di Paolo i testimoni di Geova scomunicano o disassociano chi, nonostante con il battesimo si sia formalmente impegnato a rispettare i precetti cristiani, decida di non applicare più tali princìpi. Questo si può applicare a tutti i battezzati della congregazione. Anche chi nasce in famiglie di testimoni, e in età cosciente si battezza, se decide di praticare atti omosessuali, ne viene espulso.
In sostanza, chi decide di seguire comportamenti sessuali al di fuori del matrimonio, compresa l'omosessualità, non viene più considerato parte della congregazione.

La coerenza dei messaggi

Secondo l'opinione comune dei testimoni, il mondo omosessuale critica l'atteggiamento dei Testimoni di Geova, citando parzialmente alcuni testi in modo da farne intendere un tono offensivo e discriminatorio nei confronti degli omosessuali. L'accusa che Nei testi che i Testimoni presentano al grande pubblico, non si troverà invece nulla di tale tono, che viene riservato agli omosessuali che già fanno parte della chiesa è falsa. Parte del materiale giudicato offensivo è estratto da articoli di riviste Torre Di Guardia e Svegliatevi che sono tutte distribuite in maniera massiccia al grande pubblico. La tiratura della Torre di Guardia supera i 25 milioni di copie per numero e quella di Svegliatevi i 20 milioni di copie per numero. Anche sui libri editi dai testimoni si può dire la stessa cosa. Questi libri oltre ad essere offerti a periodi dai testimoni nella loro predicazione pubblica, sono anche presenti perfino nelle biblioteche pubbliche.

Sull'assimilazione di Cani ai Pederasti, che viene estrapolata dall'enciclopedia Perspicacia è chiaro che il senso di questo testo non è quello di discriminare o offendere gli omosessuali. Nell'enciclopedia biblica è stato trattato l'uso simbolico del cane nelle sacre scritture. Nel passo biblico di Deuteronomio 23,18 (Non porterai nella casa dell'Eterno, del tuo Dio, ... né il prezzo della vendita d'un cane, ...; poiché ambedue son cose abominevoli per l'Eterno, ch'è il tuo Dio. (Versione Riveduta) il cane menzionato nel testo ebraico viene inteso come simbolico. Infatti la maggioranza dei biblisti segue nelle note la tradizione ebraica che sottintende per cane un sodomita. Molte traduzioni bibliche e enciclopedie bibliche di altre confessioni utilizzano nelle loro note sulla parola cane lo stesso riferimento. Per questo motivo i testimoni alla voce CANE nella loro enciclopedia biblica riportano anche il significato simbolico presente nella sacra scrittura.

Critica al punto di vista dei Testimoni di Geova

Il movimento gay, essendo laico, non critica le dottrine dei Testimoni di Geova, bensì i comportamenti. In particolare le critiche sono tre:

Prima critica: praticare la morte sociale dell'omosessuale scomunicato

La prima critica riguarda l'accusa di praticare deliberatamente la "morte sociale" per fare pressione sulle persone omosessuali che vengono scomunicate. In quanto movimento che chiede ai membri di non frequentare, in assenza di necessità immediata (lavoro, scuola o proselitismo) i non-Testimoni, la scomunica di un aderente ne implica appunto la morte sociale.
La scomunica è particolarmente grave per le persone nate all'interno di famiglie già aderenti a questa chiesa, e che non conoscono nessuno che non ne facesse parte: motivata come un modo per far capire l'atteggiamento contro i principi biblici, inizialmente accettati col battesimo e deliberatamente infranti. Per capire i dettagli della scomunica o disassociazione e come viene applicata dai testimoni vedi la voce Testimoni di Geova

È palese che la scomunica non è riservata ai soli omosessuali, e che la sua durezza è intenzionale, per farne uno strumento di persuasione e dissuasione, tuttavia mentre gli eterosessuali trovano comunque al di fuori della chiesa una società che è grosso modo simile al mondo che hanno lasciato, per gli omosessuali non è così. Del tutto impreparati ad affrontare un mondo come quello gay, del quale non conoscono nulla e di cui hanno una visione completamente falsa e basata su pregiudizi (nel bene, e nel male), la loro situazione si aggrava per un atteggiamento di cui la responsabilità ricade, stavolta, interamente sul mondo gay stesso, che percepisce come "contorta" se non addirittura "malata", la visione della sessualità che queste persone si portano dietro. Secondo questi critici, laddove sarebbero, invece, naturali l'ascolto, la pazienza, l'aiuto a ricostruire col tempo una personalità distrutta dal senso di colpa, e dall'incapacità di concepire anche la sola idea di un amore fra due persone dello stesso sesso, si trova invece troppo spesso solo impazienza, fastidio, rifiuto, se non addirittura scherno.

La persona omosessuale che si allontana o che è allontanata dai Testimoni rischia così di trovarsi schiacciata fra due emarginazioni di segno opposto, respinta da due mondi per motivi diametralmente opposti.

Seconda critica: incoerenza dei messaggi

La seconda critica riguarda l'accusa di presentare messaggi diversi a seconda delle circostanze. Infatti nei testi di studio per i Testimoni il linguaggio usato contro l'omosessualità è molto severo, mentre nei testi presentati all'esterno esso è sempre smorzato nei toni e nelle immagini. Chi cita i testi interni viene addirittura accusato di volere "creare equivoci", anche quando li citi letteralmente.

Per esempio, ecco come si esprime uno di questi testi, Perspicacia nello studio delle Scritture, del 1990: [(... ) nella Bibbia] "le persone moralmente impure sono chiamate cani. La legge data da Dio a Israele diceva: "Non devi portare nella casa di Geova tuo Dio il compenso di una meretrice né il prezzo di un cane (probabilmente un pederasta; uno che pratica il rapporto anale, specialmente con un ragazzo) per alcun voto, perché sono qualcosa di detestabile a Geova tuo Dio, sì, tutt'e due". (...) "Tutti quelli che, simili a cani randagi che si nutrono di carogne, praticano cose disgustanti come sodomia, omosessualità, dissolutezza e crudeltà, sono esclusi dalla Nuova Gerusalemme".

E nel volume "Pace e sicurezza, edito in Italia nel 1973, si spiega: "Non solo tali persone cadono sotto la condanna di Dio. Essi ricevono anche una "ricompensa" di corruzione mentale e fisica. Oggi, per esempio, ci sono fra gli omosessuali molti casi di sifilide".
Un omosessuale può comunque salvarsi, ma deve esercitare la castità, la preghiera e l'osservanza delle prescrizioni di Dio; viceversa "nessuno che continua a praticare l'omosessualità può diventare testimone di Geova".

Nei testi che i Testimoni presentano al grande pubblico, non si troverà invece nulla di tale tono, che viene riservato agli omosessuali che già ne fanno parte. Si noti che l'affermazione secondo cui tutti i testi dei Testimoni sono pubblici non corrisponde affatto al vero: su alcuni di essi è infatti scritto esplicitamente che la distribuzione è riservata ai membri della chiesa. Ciò non ha nulla di grave o deprecabile: documenti "per uso interno" esistono in tutte le chiese ed anche associazioni (perfino in quelle gay). Ciò che colpisce è semmai l'enorme differenza di toni e argomenti usati nei due tipi di stampa, che impedisce a chi non fa parte della chiesa di comprendere il tormento interiore di chi è stato invece esposto alla stampa interna, molto più drastica e priva di quelle sfumature di linguaggio presenti invece nelle pubblicazioni di propaganda, come i periodici "Svegliatevi!" e "Torre di Guardia". L'imbarazzo dei membri della chiesa verso la divulgazione dei testi "interni" dimostra, secondo l'opinione dei critici della chiesa, che il doppio livello di discorso sarebbe intenzionale, e non accidentale.

Terza critica: non volontà di confrontarsi con la scienza moderna

Infine, la terza critica riguarda la non volontà dei Testimoni di confrontarsi con la scienza contemporanea. Dal punto di vista del movimento gay, ritenere l'omosessualità come frutto di una "scelta" deliberata, e non come conseguenza d'una tendenza, significa semplicemente incoraggiare la pratica dei rapporti omosessuali vissuti in segreto, dietro lo schermo del conformismo esteriore se non del matrimonio.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Punto di vista favorevole alle tesi dei Testimoni
Punti di vista critici verso le tesi dei Testimoni

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  1. ^ Lev 20,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Rom 1,24-27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Giuda 7, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ 1Tes 2,13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ 1Cor 6,9-12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.