Notazione di Kröger-Vink

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La notazione di Kröger-Vink è un insieme di convenzioni usate per descrivere carica elettrica e posizione dei difetti reticolari nelle strutture cristalline, proposta da Ferdinand Anne Kröger e Hendrik Jan Vink.

Notazione[modifica | modifica wikitesto]

La notazione segue lo schema:

  • M corrisponde alla specie chimica, che può essere:
    • atomi - indicati dal proprio simbolo chimico (ad esempio: Si, Ni, O, Cl)
    • vacanze - indicate con "V"
    • elettroni - indicati con "e"
    • lacune - indicate con "h".
  • S indica il sito reticolare occupato dalla specie chimica. Ad esempio si consideri un atomo di nichel (Ni) che occupa un sito del rame (Cu). In questo caso la M sarà sostituita da Ni e S da Cu. Nel caso che il sito occupato sia interstiziale si usa il simbolo 'i'.
  • C indica la carica elettrica della specie relativamente al sito che occupa. Continuando con l'esempio precedente, spesso il Ni ha la stessa valenza del Cu, dunque la carica relativa è zero. Per indicare la carica nulla si usa il simbolo . Un indica una singola carica positiva, mentre se ripetuto due volte rappresenta due cariche positive. Infine, con ' si indica una singola carica negativa (e con due una doppia carica negativa).[1]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

  • = uno ione alluminio in un sito reticolare dell'alluminio, neutro.
  • = uno ione nickel nel sito di un Cu, neutro.
  • = una vacanza di cloro, con una singola carica positiva.
  • = uno ione interstiziale di calcio, con una doppia carica positiva.
  • = un elettrone. Di norma non si indica un sito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bianchi, p. 54.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]