Noli (famiglia)

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La famiglia Noli è stata una famiglia nobile italiana. Acquistò i primi privilegi feudali in Italia nel XIV secolo, vantando personaggi di spicco come Antonio de Noli[1], navigatore ed esploratore italiano di sangue nobile, appartenente alla stessa famiglia di Giacomo de Noli[2], divenuto nel 1315 membro del Consiglio di Genova "XII –Anziani” sotto il governo di Nicolò Guarco, doge di Genova. Nella fonte sopraccitata è indicato inoltre che l'origine della riferita famiglia Noli di Genova "si può supponere dalla piccola città o Castello di Noli".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Una famiglia di lunga e illustre discendenza, nel corso dei secoli diverse famiglie con lo stesso cognome si sono trasferite in varie regioni italiane, dove hanno acquisito nobiltà e sono stati accolti nelle importanti cariche delle città in cui hanno vissuto. Ad esempio, i Noli di Novara risiedevano nel castello di Cameriano di Casalino sin dal XIV secolo, mentre i Noli di Milano sono menzionati nello Stemmario Tribulziano risalente al 1390. I Noli di Cesena possono essere riconosciuti dai Blasoni Cesenati del 1789, i Noli di Parma sono citati nel Dizionario Diplomatico del 1344 e i Noli Dattarino di Cremona sono menzionati nel Blasonario Cremasco. Tutti questi rami nobiliari suggeriscono un'origine comune, tanto che nella Biografia Generale dei Fratelli Firmin Didot, la famiglia Noli è indicata come facente parte di un antico patriziato.

Lo stemma dei Noli conservato a Cesena utilizza le figure di anguille, molto caratteristiche della regione piemontese dove i Noli di Novara, in qualità di signori, ospitavano il Castelllo di Camerianiall'inizio del 1400. I de Noli si trovano comunque prima a Parma, intorno al 1334, come documentato dal Codice Diplomatico Istriano. Considerando tra l'altro gli aspetti di cui sopra, nella Parte I viene discussa un'ipotesi migratoria che spiega i possibili legami genealogici e le rotte migratorie che coinvolgono i Noli a Genova (Genova, Voltri e Valleregia), a Novara, a Parma e a Cesena. È probabile che esistano anche associazioni con famiglie nobili Noli della Lombardia e di altre zone, nel contesto di una comune radice ligure/piemontese dei Noli in Italia.[3]

Gli eredi dei Noli in Sardegna[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni esponenti della famiglia Noli si sarebbero trasferiti in Sardegna, dove il cognome non è molto diffuso. La sua presenza è riconducibile all’arrivo di un nobile forestiero ligure cacciato dalla sua famiglia d’origine per motivi di eredità. L’aristocratico signore si sarebbe stanziato nelle campagne di Sibiri, nei pressi di Gonnosfanadiga, dove acquistò una vasta estensione di terra e si stabilì mettendo radici. Qui si costituì il primo nucleo familiare che ebbe larga discendenza. I seguenti atti notarili di acquisto delle terre sono poi andati perduti[4].

Raimonda Serpi in Noli[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Raimonda Serpi in Noli (1879-1970)

Raimonda Serpi in Noli, nata a Gonnosfanadiga il 23 marzo 1879, è stata una figura emblematica nella realtà della cultura del suo tempo. Di carattere forte e risoluto ha rotto ogni schema di donna che si aveva in quell’epoca. Proprietaria di una vasta area terriera nella zona di Sibiri (allora abitata da una sessantina di famiglie), oltre che saper leggere e far di conto, si occupava degli affari di famiglia, rivendeva il bestiame e lo marchiava quanto se non meglio di un uomo. Di lei si racconta che per difendere le sue proprietà dai banditi (realtà molto diffusa all’epoca), non disdegnasse di sedere in groppa a un cavallo con indosso dei pantaloni ed impugnando un fucile per fare il tragitto che la separava dal paese, anche in orari notturni. Amante del pericolo e instancabile lavoratrice, difficilmente si faceva condizionare da paure o sentimentalismi. Suoi erano anche uno spaccio e un genere alimentari a gestione familiare. Sebbene non accettò di buon grado la vecchiaia, morì alla veneranda età di 91 anni [5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ João de Barros (1562): «(Antonio di Noli) di natione genovese, et di sangue nobile, che per alcuni dispiaceri che hebbe nella patria sua se ne venne in questo regno con due navi». L'Asia, Dec. I. lib. 2. cap. I. Vincenzo Valgrisio, Venezia, 1562
  2. ^ Della Cella, Famiglie Di Genova. Antiche, e moderne, estinte, e viventi, nobili, e populari. Parte II, D.E.F.G.I.L.M.N.O./ MDCCLXXXIII. Page 293
  3. ^ http://famigliadenoli.blogspot.com/2009/11/noli-italian-bond_4907.html
  4. ^ Giuliana Zurru, “Cognomi e soprannomi di Gonnosfanadiga”, pag. 215, 216, https://www.google.it/books/edition/Cognomi_e_soprannomi_di_Gonnosfanadiga_A/YsEglQEACAAJ?hl=it
  5. ^ Giuliana Zurru, “Cognomi e soprannomi di Gonnosfanadiga”, pag. 276, https://www.google.it/books/edition/Cognomi_e_soprannomi_di_Gonnosfanadiga_A/YsEglQEACAAJ?hl=it