Moschea superiore di Govhar Agha

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Moschea di Juma
La facciata principale della moschea dopo i lavori di restauro nel 2023
StatoBandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Divisione 1Šowši
LocalitàŞuşa
ReligioneIslam
FondatoreIbrahim Khalil Khan
ArchitettoKarbalayi Safikhan Karabakhi
Stile architettonicoArran architectural school

La moschea di Juma (lett. la moschea del venerdì), anche conosciuta come moschea superiore (Yukhari Govhar Agha), è una moschea della città di Şuşa, in Azerbaigian (fino al 2020 parte della repubblica dell'Artsakh).

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome ("superiore") deriva dal fatto che si trova nella parte alta della città e veniva così distinta dall'altro edificio, assai simile, che si trova nella parte bassa e che per questo è chiamato "inferiore" (Asgahi). Govhar Agha era il nome della figlia di Ibrahim Khalil Khan che ne ordinò la costruzione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I lavori di costruzione della moschea furono appunto commissionati nel 1768 da Ibrahim Khalil Khan ma rimasero fermi per quasi un secolo. L'edificazione fu ripresa e completata solo tra il 1883 e il 1885 dall'architetto persiano Karbalayi Sakikhan su commissione di Govhar Agha. In epoca sovietica la moschea cessò le sue funzioni di culto e al suo interno fu allestito il museo etnografico, trasferito dopo la guerra in altra sede.[1]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La sala di culto, a forma quadrata, si presenta a tre navate separate da due ordini di sei colonne. All'esterno si ergono due imponenti minareti costruiti in mattoni mentre l'edificio principale è in pietra.

Situazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

La moschea superiore e quella "inferiore" sono le uniche due sopravvissute alla guerra. Dopo i pogrom armeni degli anni Venti la città era rimasta popolata quasi esclusivamente da musulmani e contava diciassette moschee, quindici delle quali sono andate distrutte nel corso del conflitto.

Riconquistata la città da parte degli armeni, le autorità del nuovo stato si sono impegnate a proteggere le due moschee considerate patrimonio architettonico di Shushi; nel 2010 sono stati avviati lavori di restauro nella moschea di Juma che tuttavia rimane chiusa al culto essendo tutta la popolazione della città di religione cristiana.[2] I lavori di restauro sono stati in parte finanziati da una organizzazione armena di stanza in Francia.[3] Un accordo per il completamento dei lavori di restauro è stato siglato nel dicembre 2016 tra il ministero dell'Economia del Nagorno Karabakh e una società iraniana specializzata.[4]

A ottobre 2019 i lavori di restauro sono stati completati.[5]

Interno della moschea prima dei lavori di restauro

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ N.Pasqual, Armenia e Nagorno Karabakh, Guide Polaris (2010), p. 330
  2. ^ Radio Free Europe, 18-11-2010
  3. ^ IWPR, 20-09-2007, su iwpr.net. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2010).
  4. ^ News.am, 8-12-2016
  5. ^ Armenenpress, 14-10-2019, Gohar Agha Upper Mosque restored, inaugurated as Armenian-Iranian Cultural Center in Artsakh

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