Monumento a Goethe (Roma)

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Monumento a Goethe
AutoreValentino Casali
Data1904
Materialemarmo di Carrara
Altezza800 cm
UbicazioneVilla Borghese, Roma
Coordinate41°54′41.56″N 12°29′10.81″E / 41.911544°N 12.486336°E41.911544; 12.486336

Il monumento a Wolfgang Goethe[1] è un monumento in marmo di Carrara dedicato allo scrittore e poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe e situato a Roma, a Villa Borghese. Il monumento si trova lungo il viale San Paolo del Brasile, nel punto nel quale inizia il viale Goethe.[2] L'opera è il primo dei tanti monumenti dedicati a scrittori e poeti non italiani presenti nella Villa.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'opera venne progettata dallo scultore tedesco Gustav Eberlein per conto dell'imperatore Guglielmo II, che decise di donarlo alla città di Roma nel 1902 in occasione del suo compleanno.[4] Lo scultore italiano Valentino Casali si occupò di tradurre nel marmo il progetto di Eberlein.[1] L'opera venne inaugurata il 5 agosto 1904 alla presenza del re d'Italia Vittorio Emanuele III.

Con l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, il monumento rischiò di venire rimosso in quanto allora la Germania veniva vista come un nemico da combattere. Ugo Tombesi propose di sostituirlo con una targa che recitava: "Qui sorgeva la statua del grande poeta Volfango Goethe, rinviata in Germania perché dono dell'imperatore de' nuovi Unni, più feroci e più barbari degli antichi."[1] Alla fine ciò non avvenne e l'opera rimase lì.

Il monumento è stato soggetto a un atto vandalico due volte, nel 1972 e nel 2010: in entrambi i casi la testa di Mefistofele era stata rimossa e in entrambe le occasioni questa venne rimontata dopo essere stata ritrovata dalle forze dell'ordine.[5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare di Faust e Mefistofele.

Il monumento è alto otto metri circa. Al centro di un capitello ionico-corinzio (il cosiddetto capitello composito) sorge Johann Wolfgang von Goethe, raffigurato da giovane in quanto egli giunse a Roma in gioventù, durante il suo viaggio in Italia: nell'Urbe egli scrisse la tragedia Ifigenia in Tauride e le Elegie romane.[7] Alla base, il capitello è circondato da tre gruppi scultorei che ritraggono dei personaggi ghetiani, i quali sono rispettivamente: il dottor Faust e Mefistofele (che simboleggiano la filosofia), Mignon e l'arpista Lotario (che simboleggiano la poesia lirica) e Ifigenia e Oreste (che simboleggiano la poesia drammatica).[3]

Un modello del monumento alto 1,75 metri realizzato da Gustav Eberlein è attualmente esposto a Hannoversch Münden.[8]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Monumento a Wolfgang Goethe, su rerumromanarum.com. URL consultato il 10 marzo 2022.
  2. ^ Roma: Villa Borghese, su turismoletterario.com. URL consultato il 10 marzo 2022.
  3. ^ a b Romantici a Villa Borghese: il soggiorno romano di Goethe e Byron, su lestradeperdute.wordpress.com, 22 dicembre 2018. URL consultato il 10 marzo 2022.
  4. ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima, Istituto poligrafico dello stato, 1902. URL consultato il 10 marzo 2022.
  5. ^ Giorgio Piccitto, Villa Borghese, Mefistofele tornerà ad incalzare Faust, su NewNotizie.it, 16 dicembre 2010. URL consultato il 10 marzo 2022.
  6. ^ Ritrovata in una baracca «la testa del Goethe» - Corriere Roma, su roma.corriere.it. URL consultato il 10 marzo 2022.
  7. ^ Monumento a Wolfang Goethe, su roma2pass.it. URL consultato il 10 marzo 2022.
  8. ^ (DE) Hann. Mündens Goethe jetzt Blickfang in Bonn, su hna.de, 7 giugno 2019. URL consultato il 10 marzo 2022.

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