Mauro di Cesena

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Mauro, O.S.B.
vescovo della Chiesa cattolica
San Mauro di Cesena, particolare di un ex voto del XV secolo
 
Incarichi ricopertiVescovo di Cesena
 
Nato?
Deceduto21 novembre 946
 
San Mauro di Cesena
Le spoglie di san Mauro nel duomo di Cesena
 

Vescovo

 
Nascita?
Morte21 novembre 946
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleAbbazia di Santa Maria del Monte
Duomo di Cesena
Ricorrenza21 novembre

Mauro di Cesena (... – 21 novembre 946) è stato un vescovo e monaco cristiano italiano. Fu un monaco dell'Ordine benedettino e vescovo di Cesena.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Papa Giovanni X, che era stato arcivescovo di Ravenna dal 905 al 914, prima del 926 assegnò Mauro, monaco benedettino e proprio nipote, alla cattedra di Cesena[1].

Mauro aveva ottenuto dal papa il permesso di poter costruire sul Monte Spaziano (che da allora assunse il suo nome), un piccolo eremo e una chiesetta, dove ogni tanto si isolava nella preghiera e dove volle essere sepolto dopo la propria morte[2].

La sua morte è da situare in un anno precedente al 945, in cui gli atti di un concilio tenutosi a Ravenna danno presente un altro vescovo di Cesena, Gunfredo; e non di poco, perché Pier Damiani ricorda anche un Costanzo, nipote di Mauro e suo successore sul seggio cesenate[2].

Il luogo di sepoltura divenne meta di pellegrinaggi. Si diffuse la notizia che gli ammalati ottenessero la grazia della guarigione. Una signora aquitana recuperò la vista e fece costruire una chiesuola sul posto. Crebbero la fama del santuario, quello che poi diventerà l'attuale Abbazia di Santa Maria del Monte, e il numero di fedeli. Grazie alle numerose donazioni, i monaci ebbero la possibilità di costruire una basilica e un monastero. Quest'ultimo, già nel 1042, era proprietario di terre confinanti. Nel 1059 una bolla di Papa Niccolò II confermò tutti i privilegi già concessi[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sozzi, p. 44.
  2. ^ a b Sozzi, p. 45.
  3. ^ Sozzi, p. 46.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie
  • Sigfrido Sozzi, Breve storia della città di Cesena, Cesena, Circolo culturale "Rodolfo Morandi", 1973.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Cesena Successore
Petronace ? - 21 novembre 946 Costanzo
Controllo di autoritàVIAF (EN217145542619196640403 · CERL cnp00592590 · LCCN (ENn2004112643 · GND (DE129297534 · WorldCat Identities (ENlccn-n2004112643