Madonna col Bambino e angeli (Gregório Lopes)

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Madonna col Bambino e angeli
AutoreGregório Lopes
Data1536-1539 circa
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni125×167 cm
UbicazioneMuseo nazionale d'arte antica, Lisbona

L'Annunciazione è un dipinto del pittore portoghese Gregório Lopes realizzato circa nel 1536-1539 e conservato nel Museo nazionale d'arte antica di Lisbona in Portogallo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto Madonna col Bambino e angeli fu posto su uno degli altari della Charola del Convento di Cristo a Tomar, (Torre Tombo, Convento de Cristo, 23, fls. 187v., 188 e 196), che fu a Tomar, dal settembre 1536 all'aprile 1539, lavorando ad alcune pale destinate alla Charola del detto convento.

Nel 1903 Francisco Marques de Sousa Viterbo pubblicò una ricevuta firmata da Gregório Lopes datata settembre 1536 che prova che questo pittore reale era stato incaricato di dipingere diverse pale d'altare per i piccoli altari della Charola del Convento di Cristo a Tomar e per la cappella di Nostra Signora, sempre a Tomar, opere per il quale ha addebitato l'importo di 68.000 réis. Questo documento riguarda i pannelli Sant'Antonio che predica ai pesci, San Bernardo, che rimangono a Charola, e il Martirio di san Sebastiano e la Madonna col Bambino e angeli, che sono attualmente nel Museo nazionale d'arte antica a Lisbona.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto è una rappresentazione simbolica del culto mariano della Madonna col Bambino in primo piano circondata da angeli La Vergine è vestita di blu scuro, che contrasta con i capelli biondi che le coprono le spalle, con un manto viola drappeggiato lateralmente sul sedile e sulla vegetazione. Tiene nella mano destra un libro aperto e la mano sinistra poggia sul capo di Gesù Bambino che è mezzo inginocchiato ai suoi piedi e gioca con uno dei tre angeli alla sua destra. I due angeli a sinistra dell'immagine cantano, uno dei quali suona il liuto.

Sullo sfondo, vicino una fontana di ispirazione italiana decorata con piccole sculture, sulla cui sommità spicca un amorino, simbolo pagano dell'amore cristiano[1]. Questo ambiente allegro e bucolico è accentuato dall'inserimento di alcune note naturaliste, come i cesti di frutta (mele, uva, fichi, pere) o gli alberi rigogliosi del giardino che conducono a una casa chiusa da un cancello e una siepe. Presso la fontana alcuni angeli suonano strumenti musicali: cordofono a pizzico, violino, liuto e fisarmonica non identificati[2]

Alcuni degli elementi inseriti dal pittore hanno un significato simbolico. Al culto mariano sono legati i gigli bianchi, sinonimo di purezza, verginità e innocenza, e la chiocciola, simbolo di fertilità e periodica rigenerazione. La rappresentazione di frutti come la mela (simbolo di Cristo come Nuovo Adamo), l'uva (legata al vino, rappresentano il sangue di Cristo), i fichi (che, come la mela, è il frutto dell'Albero della Scienza del Bene e del Male), e una pera (relativa all'amore di Cristo per l'Umanità), sono chiari riferimenti cristologici.

L'ermetismo del dipinto e il suo forte contenuto simbolico lo collocano nella corrente manierista, di cui Gregório Lopes fu uno dei principali rappresentanti in Portogallo[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Museu Nacional de Arte Antiga, Coleção Museus do Mundo, Coord. João Quina, editor Planeta de Agostini, 2005, pag. 123-125, ISN 989-609-301-6
  2. ^ Duarte, Sónia (2011). O contributo da iconografia musical na pintura quinhentista portuguesa, luso-flamenga e flamenga em Portugal, para o reconhecimento das práticas musicais da época: fontes e modelos utilizados nas oficinas de pintura. 2 Volumes. Lisboa: Texto policopiado. pp. 183–186

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Figueiredo, José de - "Gregório Lopes e a Infanta D. Maria", in Lusitânia, Vol. IV. Lisboa: 1927.
  • Taborda, José da Cunha - Regras da Arte de Pintura. Lisboa: Nota da Impressão Régia, 1815.
  • Santos, Reinaldo dos - "O Mestre de São Bento é Gregório Lopes", in Boletim da Academia Nacional de Belas Artes, 2ª Série, Nº 16-17. Lisboa: 1961, pág. 3-6
  • Machado, Cyrillo Volkmar - Collecção de Memorias Relativas às Vidas dos Pintores, e Escultores, Architetos, e Gravadores Portuguezes, e dos Estrangeiros que estiverão em Portugal. Lisboa: Victorino Rodrigues da Silva, 1823.
  • Mendonça, Maria José - Catálogo da exposição de Primitivos Portugueses (texto policopiado inédito). Lisboa: Museu Nacional de Arte Antiga, 1940.
  • Figueredo, José de - "Introdução a um Ensaio sobre a Pintura Quinhentista em Portugal", in Boletim de Arte e Arqueologia, Fasc. I. Lisboa: 1921.
  • Caetano, Joaquim Oliveira - "Gregório Lopes", in Grão Vasco e a Pintura Europeia do Renascimento. Lisboa: C.N.C.D.P., 1992.
  • Calado, Maria Margarida - Gregório Lopes. Revisão da obra do pintor régio e sua integração na corrente maneirista. Texto policopiado da Tese de Licenciatura apresentada na Faculdade de Letras. Lisboa: 1971.
  • Gusmão, Adriano de - Mestres desconhecidos do Museu Nacional de Arte Antiga. Lisboa: Artis, 1957, pág. -
  • Carvalho, José Alberto Seabra de - Gregório Lopes. Lisboa: Edições Inapa, 1999.
  • Duarte, Sónia - O contributo da iconografia musical na pintura quinhentista portuguesa, luso-flamenga e flamenga em Portugal, para o reconhecimento das práticas musicais da época: fontes e modelos utilizados nas oficinas de pintura. 2 Volumes. Texto policopiado da Tese de mestrado em Musicologia Histórica apresentada à Faculdade de Ciências Sociais e Humanas da Universidade Nova de Lisboa. Lisboa: 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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