Luthéal

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Il lutheál e il suo meccanismo

Il luthéal è una specie di pianoforte ibrido che ha esteso le possibilità dei "registri" di un piano producendo suoni simili al cimbalom in alcuni registri, sfruttando le armoniche delle corde quando si tirano altri tiranti di registro ed anche alcuni registri che fanno risuonare altri oggetti, che erano abbassati appena sopra le corde. Lo strumento è diventato obsoleto in parte perché la maggior parte della sua meccanica era troppo sensibile e necessitava di una regolazione costante. Gli unici brani del repertorio generale che utilizzano il luthéal sono L'Enfant et les sortilèges (1920–25) e Tzigane (1924) di Maurice Ravel.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'accessorio fu creato dal costruttore di organi belga Georges Cloetens, che per primo lo brevettò il 28 gennaio 1919 e lo nominò "Jeu de harpe tirée".[1] Maurice Ravel lo usò nella sua Tzigane per violino e pianoforte, e nell'opera L'Enfant et les sortilèges.[1]

Genera tutta una gamma di colori, aggiungendo due tiranti per gli acuti e due per i bassi in un normale pianoforte a coda. Ciò gli consente di produrre, oltre al normale suono del pianoforte, timbri aggiuntivi che ricordano il cimbalom, il clavicembalo e l'arpa (o il liuto).[2]

Il luthéal era, ai tempi di Ravel, un accessorio del pianoforte relativamente nuovo che aveva diversi registri che potevano essere attivati manovrando i tiranti sopra la tastiera. Uno di questi registri aveva un suono simile a un cimbalom, che ben si adattava all'idea zingaresca della composizione. La versione stampata della partitura originale dell'opera Tzigane conteneva istruzioni per questi cambi di registro durante l'esecuzione. Il Luthéal, tuttavia, non sopravvisse: verso la fine del XX secolo la prima stampa della versione per luthéal dell'accompagnamento era ancora rintracciabile presso gli editori, ma la versione da camera del pezzo era stata ormai da lungo tempo eseguita nelle specifiche alternative di Ravel per il pianoforte normale.

Un luthéal originale sopravvissuto è stato scoperto in deposito nel museo del Conservatorio di Bruxelles ed è stato restaurato[1] da Evert Snel dei Paesi Bassi in condizioni di poter essere suonato. Evert Snel fece una copia del lutheal in un pianoforte a coda Fazioli. Un nuovo strumento fu commissionato nel 1987 dal governo francese in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Ravel, ed è ora al Musée de la Musique, Parigi.[1]

Riscoperta[modifica | modifica wikitesto]

Il violinista Daniel Hope ha registrato nel 2004[3] un'esecuzione di Tzigane di Ravel che presenta un luthéal ricostruito, che Hope descrive in un'intervista alla National Public Radio come "un incrocio tra una macchina da scrivere e un organo che si attacca alle corde di un piano" e produce "un incredibile mondo di suoni."[4] La violinista Chantal Juillet realizzò anch'essa una registrazione con Pascal Rogé al piano luthéal, che si può trovare su Ravel: The Complete Editions della Decca Records.[5] Anche la violinista Sarah Nemtanu ha registrato la Tzigane di Ravel con Romain Descharmes al piano luthéal per la Naïve Records.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Cotte, Roger J. V. 2001. "Luthéal [Piano-Luthéal]". The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.
  2. ^ Hugh Davies, "Instrumental Modifications and Extended Performance Techniques", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell (London: Macmillan Publishers).
  3. ^ 2004 album East Meets West: East Meets West
  4. ^ 2008 interview: "The Glamorous Life Of Daniel Hope", NPR.org.
  5. ^ "Ravel – The Complete Edition: Decca: 4783725", PrestoClassical.co.uk.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anon. 1973. "Séances de la Société: séance du jeudi 14 juin 1972". Revue de Musicologie 59:317. [Report on Roger Cotte, Un instrument de musique peu connu, le luthéal, utilisé par Maurice Ravel.]
  • Cotte, Roger J. V. 1976. "Le luthéal". Hi-fi stéréo: 221–24
  • Davies, Hugh. 1988. "Maurice Ravel and the Luthéal". Experimental Musical Instruments 4, no. 2 (August): 11–14.
  • DeVoto, Mark. 2000. "Harmony in the Chamber Music". In The Cambridge Companion to Ravel, edited by Deborah Mawer, 97–117. Cambridge Companions to Music. Cambridge: Cambridge University Press. ISBN 0-521-64026-1 (cloth); ISBN 0-521-64856-4 (pbk).
  • Marcuse, Sibyl. 1975. Musical Instruments: A Comprehensive Dictionary. The Norton Library. New York: W. W. Norton & Company, Inc. ISBN 0-393-00758-8.

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