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Individualismo metodologico

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«Solo l'individuo pensa. Solo l'individuo ragiona. Solo l'individuo agisce.»

Per Individualismo metodologico si intende una corrente di pensiero secondo la quale ogni fenomeno è riconducibile ad un'azione individuale. I fenomeni della società e le istituzioni vanno pertanto analizzati come insieme di azioni individuali. È importante far notare che l'individualismo metodologico non comporta il supporto dell'individualismo politico, sebbene sostenitori dell'individualismo metodologico si opposero con forza al collettivismo.

Scienze sociali

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L'individualismo metodologico si oppone alla visione secondo la quale la collettività sarebbe un ente autonomo in grado di prendere decisioni, e sostiene che le scienze sociali debbano basare le loro teorie sull'azione individuale. Per via di tali posizioni i sostenitori dell'individualismo metodologico si sono sempre trovati in contrapposizione alle scuole strutturalistiche e storicistiche, ed hanno sempre criticato concetti come classe sociale, ruolo di genere, etnia, nel ruolo di determinanti del comportamento individuale.

L'individualismo metodologico gioca un ruolo essenziale nella moderna economia neoclassica, che generalmente analizza le azioni collettive in termini di razionalità (massimizzazione del proprio benessere). Questa concezione è alla base del cosiddetto Homo economicus.

Possiamo trovare numerosi storici sostenitori dell'individualismo metodologico in campo economico:

In sociologia Jon Elster è famoso per sostenere la seguente posizione: “L'unità elementare della vita sociale è l'azione umana (individuale). Per spiegare le istituzioni e i cambiamenti sociali è necessario mostrare come si presentano in seguito alle interazioni e le azioni degli individui. Questa visione, spesso denominata individualismo metodologico, secondo il mio parere è banalmente vera” L'individualismo metodologico non è un argomento a favore dell'individualismo politico. Questa era la posizione di Max Weber, che all'inizio del ventesimo secolo sostenne che se un regime comunista fosse dovuto emergere stabilmente avrebbe dovuto essere analizzato secondo i principi dell'individualismo metodologico. Tuttavia, il connubio tra l'individualismo metodologico e politico (i.e., liberalismo classico) è diventato comune, sia da sostenitori che oppositori dell'individualismo.

Tra i sostenitori delle posizioni dell'individualismo metodologico vi sono celebri sociologi:

  • James M. Buchanan - Gordon Tullock, Il calcolo del consenso. Fondamenti logici della democrazia costituzionale, Il Mulino, 1998.
  • Ludwig von Mises, L'azione umana, UTET, Torino, 1956.
  • Friedrich von Hayek, Individualism and Economic Order, University of Chicago Press, 1948.
  • Friedrich von Hayek, The Sensory Order, University of Chicago Press, 1952.
  • Friedrich von Hayek, The Counter-revolution of Science, The Free Press, 1995.
  • Leone Venticinque, L'individualismo metodologico e Raymond Boudon. Con intervista a A.M. Petroni [1], Tesi di Laurea, Roma, 1999.
  • Dario Antiseri, Karl Popper, Rubbettino Editore, 2002.
  • Dario Antiseri (a cura di), Karl Popper e il mestiere dello Scienziato Sociale, Rubbettino editore, 2002.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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